di Sara Bennewitz^
milano — Azioni di risparmio, ad-
dio. I nuovi sistemi di governance e
il voto multiplo mandano in soffitta
le azioni senza diritto di voto. «Chi
investe vuole contare - spiega Artu-
ro Albano, esperto di corporate go-
vernance di Amber Capital- le rispar-
mio non convertibili o rnc vanno
contro i principi di buona governan-
ce e sono antieconomiche in un mo-
mento di tassi negativi». Non solo,
negli ultimi vent’anni non si è più
quotata un’azienda che avesse an-
che titoli senza diritti di voto, ma
nel frattempo la maggior parte delle
aziende che avevano questa classe
di azioni le ha convertite, volontaria-
mente, in ordinarie. È successo a
Cir, Cofide, Unicredit, Italmobilia-
re, Intesa e da inizio anno anche Ita-
liaonline e Zucchi hanno lanciato
Opa per ritirare le loro risparmio
non convertibili. «Sono uno stru-
mento anacronistico- spiega Dario
Trevisan, legale e rappresentante
degli azionisti di alcune rnc - e con-
vertirle non è solo un opportunità,
ma anche una necessità per attrarre
gli investitori esteri». Per motivi sto-
rici Banco di Sardegna rnc (54 milio-
ni di capitalizzazione) e Edison rnc
(110 milioni) sono quotate solo attra-
verso le risparmio: in entrambi in ca-
si però di tratta di titoli illiquidi. Con-
siderando anche le Intek rnc (16 mi-
lioni di capitalizzazione), solo un pu-
gno di aziende ormai da distinzione
tra azioni con e senza diritti di voto,
e anche in questo caso qualcuno sta
già considerando la possibilità di
convertirle. Vale per Telecom Italia,
dove l’ad Luigi Gubitosi allineando-
si ai proclami del socio Elliott, ha
più volte fatto sapere di voler con-
vertire le rnc (tanto che lo sconto si
è ridotto all’1,4%, con il rendimento
minimo lordo pari al 5,18%), ma an-
che per Buzzi Unicem (dove invece
lo sconto è al 36,5% e il rendimento
all’1%), che a prescindere dalle smen-
tite, già in passato aveva provato a
promuovere la conversione. Secon-
do un recente studio di Jp Morgan, il
costo del capitale delle rnc di Tele-
com è diventato insostenibile, dato
che il privilegio sul dividendo fa sì
che l’azienda spenda il 15% l’anno
per le risparmio (contro il 9% delle
ordinarie). Jp Morgan calcola che
dal 2014 ad oggi gli azioni rnc hanno
incassato un miliardo di dividendi:
troppo date le scarse risorse del
gruppo telefonico impegnato con in-
genti investimenti nelle reti, non-
ché a ripianare 24,5 miliardi di debi-
ti giudicati “spazzatura” dalle agen-
zie di rating (Bb+). Non solo la con-
versione aumenterebbe la liquidità
di Tim, ma per Jp Morgan migliore-
rebbe anche la governance: Vivendi
si diluirebbe dal 23,9 al 17% del capi-
tale, Cdp al 7%, mentre Elliott scen-
derebbe all’8%, dato che possiede
sia il 9,8% delle ordinarie sia il 3%
delle rnc. Chi invece tira dritto è Da-
nieli (con lo sconto è al 37% e il rendi-
mento lordo all’1,7%), dato che il pri-
vilegio della cedola delle rnc non è
tale da persuadere la famiglia azioni-
sta a diluirsi per migliorare la gover-
nance. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
milano — Nuovo colpo del miliar-
dario ceco Daniel Kretinsky. Il pro-
prietario del gruppo dell’energia
Eph (che in Italia ha rilevato un
maxi pacchetto di impianti ter-
moelettrici da E.On) nonché di
una quota di Le Monde e noto per
il fallito tentativo di comprare Me-
tro, gigante della grande distribu-
zione, è entrato attraverso Czech
media invest (Cmi) in Prosieben-
sat, il gruppo televisivo tedesco
del quale Mediaset è primo azioni-
sta con il 9,9% dei diritti di voto. La
quota acquistata da Cmi è del
4,07% del capitale ed è stata suffi-
ciente per far ripartire gli acquisti
in Borsa su Prosieben, che ha chiu-
so a Francoforte in rialzo del 4,6%.
La mossa sottolinea l’interesse
del magnate per la televisione ge-
neralista. «Prevediamo che Prosie-
ben rappresenterà un investimen-
to sia a lungo termine che strategi-
co nel nostro portafoglio media -
ha commentato Branislav Misko-
vic, direttore finanziario del grup-
po Cmi - siamo convinti che i mag-
giori gruppi televisivi europei sia-
no in grado di reagire rapidamen-
te allo sviluppo del mercato e ab-
biano un buon potenziale econo-
mico anche a lungo termine. Non
condividiamo lo scetticismo della
maggior parte del mercato con il
calo delle valutazioni» sul settore,
ha concluso. Il gruppo ha presen-
tato l’operazione come del primo
passo nell’ambito di una strategia
per acquistare quote di minoran-
za di società media europee. Cmi
ha già pacchetti in quattro quoti-
diani, diversi periodici, siti web e
canali radiofonici.
L’azionariato di Prosiebensat,
in base agli ultimi aggiornamenti
riportati dalla Bafin (l’authority te-
desca di supervisione dei mercati
finanziari), vede The Capital
group companies al 10,26%, Media-
set al 9,61% e Blackrock poco sotto
il 5%. Non a caso anche Mediaset è
ripartita in Borsa: il titolo del Bi-
scione in Piazza Affari è salito
dell’1,3% finale a 2,69 euro.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Televisione
Kretinsky
compra il 4%
della tedesca
ProsiebenSat
37%
Lo sconto di Danieli
Dato che Danieli non ha mai
voluto eliminare le azioni rnc,
lo sconto si è allargato al 37%
1 miliardo
Le cedole Tim rnc dal 2014
Le rnc Tim dal 2014 hanno
pagato un miliardo di cedole:
costano al gruppo il 15% l’anno
I numeri
Anche Telecom
si prepara a cambiare
dopo l’ondata di
conversioni in Borsa
Il lungo addio delle azioni risparmio
ripudiate da soci e aziende
La diversity nei consigli di
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Italia da Invesco Asset Management S.A. *Ambientale, Sociale e Governance.
pagina. (^24) Economia Martedì, 22 ottobre 2019