.
CUADRADO SHOW
GARANZIA BONUCCI
CR7 SPIETATO
PAGELLE
BARCELLONA
INTER
Sky Sport 1 Ore 21
Barcellona (4-3-3): 1 Ter Stegen; 2 Ser-
gi Roberto, 3 Piqué, 15 Lenglet, 24 Junior
Firpo; 21 De Jong, 5 Busquets, 8 Arthur;
27 Carles Perez, 9 Suarez, 17 Griezmann.
All.: Valverde.
Inter (3-5-2): 1 Handanovic; 2 Godin 6
De Vrij, 37 Skriniar; 33 D’Ambrosio, 23
Barella, 77 Brozovic, 12 Sensi, 18 Asa-
moah; 7 Sanchez, 10 Martinez.
All.: Conte.
Arbitro: Skomina (Slovenia)
ROBERTO CONDIO
INVIATO A BARCELLONA
L’interista che entra nel Camp
Nou ha un unico splendido ri-
cordo, destinato a durare in
eterno: il pensiero va a quei
90’ più recupero, di indicibile
sofferenza prima e sfrenata
gioia poi, che agli eroi del Tri-
plete valsero la trionfale finale
di Madrid. Anche quella del 28
aprile 2010 fu però una partita
persa. Come le altre tre gioca-
te in casa blaugrana in Cham-
pions. Fanno 4 ko su 4, senza
aver mai segnato. Il quinto ten-
tativo è stasera e, confrontan-
do la situazione delle due riva-
li, il sentimento nerazzurro fi-
no a ieri alle 19 era quello del
«se non ora, quando?». Da una
parte l’Inter che, tolta la falsa
partenza in Europa con lo Sla-
via, con Conte è ripartita a mil-
le e scoppia di salute. Dall’altra
un Barcellona tra i più proble-
matici della storia recente, no-
nostante gli ultimi due successi
in Liga: pesano, dopo l'impro-
duttivo Neymar-gate estivo, la
difesa malmessa e il gioco che
non decolla, le frizioni club-gio-
catori e i troppi infortuni con
Messi già due volte ai box e in
campo per 121’ su 720’.
Attacco agile
Poi, però, in fondo alla confe-
renza stampa della vigilia, Con-
te ha dato la notizia che soltan-
to chi aveva visto partire l’Inter
da Malpensa conosceva e che
può complicare i suoi buoni
propositi catalani: Lukaku è ri-
masto a Milano. «Da una deci-
na di giorni lamenta un piccolo
affaticamento al quadricipite -
spiega il tecnico -. Gli esami
strumentali hanno dato esito
negativo, ma bisogna rispetta-
re le sensazioni del ragazzo».
Trapela ottimismo per la Juve,
nella partitissima di domenica
da non toppare, ma stasera là
davanti sarà sicuramente un’In-
ter agile come in casa Samp e
senza un riferimento centrale
di peso. Un’assenza che con
ogni probabilità farà il paio con
quella di Messi. Anche a questo
giro, il 32enne Leo difficilmen-
te sfiderà l’Inter dopo aver salta-
to i due incroci della scorsa sta-
gione: ha ripreso ad allenarsi
parzialmente in gruppo soltan-
to lunedì e, con la sosta dietro
l’angolo e l’incubo di ricadute,
dovrebbe partire dalla panchi-
na, pronto solo in caso di vera
emergenza. «L’unica certezza è
che non ci prenderemo rischi»,
avvisa Valverde.
I più forti in 4 giorni
«Ma il Barcellona, con o senza
Messi, è squadra abituata a gioca-
re per vincere la Champions e, al-
dilà degli alti e bassi di cui sento
parlare, al Camp Nou fa rispetta-
re la sua legge», dice Conte che
ha potuto accorgersene di perso-
na un anno e mezzo fa, perden-
do 3-0 il ritorno degli ottavi e arri-
vando al capolinea della Cham-
pions alla guida del Chelsea. Que-
sto nerazzurro è invece un per-
corso appena avviato «e la cresci-
ta passa proprio dai confronti
con i top team. Sembra strano sfi-
dare nel giro di 4 giorni le squadre
dei due giocatori più forti del mon-
do, ma sono queste le partite da af-
frontare con più gioia, quelle in
cui dimostrare che siamo sulla
strada giusta». Cercando il risulta-
to, ma non a qualunque costo.
«Perché - è la consegna contiana
- dev’essere la conseguenza di
quel che proporremo. Preferi-
sco, a prescindere dall’esito fina-
le, una prestazione con coraggio
e determinazione, piuttosto che
venire qui con l’elmetto a difesa
della porta per sgraffignare qual-
cosa. Sarebbe andare contro la
crescita che chiedo ai miei». Ba-
rça e Juve devono dire a che pun-
to è arrivata. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Pasticcia quando azzarda il dribbling,
però mura Higuain e due volte Ronaldo.
Sui gol non ha colpe specifiche.
FUORICAMPO
Chi sale
Hradecky
6
CHAMPIONS LEAGUE: FACILE SUCCESSO ALLO STADIUM. A SEGNO HIGUAIN, BERNARDESCHI E RONALDO
DECOLLO JUVE
I bianconeri strapazzano il Bayer che non tira mai in porta: in cantiere il passaggio agli ottavi
Poco spettacolo ma molta concretezza: ora Sarri è libero di pensare al big match con l’Inter
32
Il filotto di gare senza
sconfitte interne in
Champions del Barça:
29 vittorie e 3 pari
4
Le partite di
Champions dell’Inter
al Camp Nou:
4 ko e 0 gol segnati
SKY SPORT 1
18:55
CALCIO
CHAMPIONS
GENK-NAPOLI
A Fukuoka, comincia malissimo la Coppa del Mon-
do dell'Italia senza i big, battuta 3-0 (25-17,
25-19, 25-21) dal Giappone padrone di casa. Ama-
ro il ct Blengini: «Ho provato a cambiare qualcosa
durante la gara ma non è bastato. Non sono soddi-
sfatto». Oggi alle 8 sfida con gli Usa.
Il verdetto sul campo dei vice campioni d’Europa
del Tottenham fa sensazione: a Londra, il Bayern
Monaco ne fa sette contro i due degli inglesi. Per i te-
deschi show di Gnabry (nella foto) autore di un po-
ker personale, con Lewandowski a segno due vol-
te: la panchina di Pochettino comincia a traballare.
Il Real Madrid frena ancora con il Bruges, 2-2 al Ber-
nabeu. Doppio vantaggio per la squadra belga gra-
zie alla doppietta di Dennis in gol al 9' e al 39' minu-
to. Nella ripresa Sergio Ramos ha riacceso le spe-
ranze degli spagnoli al 10' con un gol assegnato gra-
zie alla Var e il brasiliano Casemiro ha fissato il pa-
reggio al 40'. Il Psg passa sul campo del Galatasa-
ray 1-0: decide Icardi.
ANTONIO CONTE
ALLENATORE DELL’INTER
SV SZCZESNY
Un solo brivido dopo 77’, sul pallonetto alto di
Paulinho, ma non deve mai fare un intervento.
7 CUADRADO
Sta vivendo una seconda giovinezza da terzi-
no: difende con intelligenza, attacca senza so-
sta e serve cross al bacio. Propizia l’1-0, serve
Ronaldo con una perla (sprecata) e spende an-
che l’ammonizione nel modo giusto per evita-
re un pericoloso contropiede.
6,5 BONUCCI
Festeggia le 60 presenze in Champions
con una prova limpida. Zero rischi e una bel-
la chiusura su Volland al 26’.
6,5 DE LIGT
Torna nello Stadium che aveva stregato e
castigato in una notte di aprile. La sua pri-
ma partita casalinga in Champions è dolce:
attento e deciso in ogni momento.
6 ALEX SANDRO
Sarà il fuso orario o l’Inter dietro l’angolo,
ma si limita a gestire le energie.
6 KHEDIRA
Gioca il suo derby con la giusta intensità e
qualche buona giocata (dal 29’st BENTAN-
CUR 6: se la cava ancora da mezzala).
6,5 PJANIC
Sempre nel vivo dell’azione, sforna anche
lanci d’autore.
6 MATUIDI
Pasticcia più del solito, però è il vero uo-
mo-ovunque.
6,5 BERNARDESCHI
Sarri a sorpresa lo schiera trequartista titola-
re: lui parte bene, poi sparisce dal radar e alla
fine si regala la gioia del suo primo gol in
Champions, rompendo 9 mesi di digiuno con
il gol più facile dopo averci provato con 56 tiri
(dal 32’ st RAMSEY 6: timbra il cartellino).
7,5 HIGUAIN
Di tutto e di più: tira, segna, corre, manda in
gol i compagni e difende. Un campione ritro-
vato, con la soddisfazione di realizzare un
gol che in Champions mancava dal 7 marzo
2018 quando stregò Wembley ed eliminò il
Tottenham (dal 38’ st DYBALA 6,5: entra e
spedisce Ronaldo in buca).
7 RONALDO
Il 1° ottobre 2003 debuttava in Champions
a Stoccarda, ieri notte ha festeggiato il suo
16° compleanno europeo con un gol al
Bayer Leverkusen dopo averci provato in
tutti i modi ed averne mangiati qualcuno di
troppo. È la sua 33ª vittima in coppa, egua-
glia Raul. G. ODD.
GIANLUCA ODDENINO
TORINO
N
on credeva ai suoi oc-
chi, Gonzalo Hi-
guain. In una notte
così lontana dal Na-
tale, per data e temperatura,
un signore vestito di rosso gli
ha fatto piovere dal cielo un re-
galo tanto dolce quanto gradi-
to. Il Pipita l’ha scartato subito
quel dono inaspettato, rispolve-
rando una delle migliore gioca-
te del suo repertorio, e dopo po-
chi minuti si è tolto una soddi-
sfazione doppia: perché non se-
gnava da quasi seicento giorni
in Champions e una partita del
genere ha rischiato di non gio-
carla più con la maglia della Ju-
ve. Le strade del mercato sono
spesso infinite, ma anche la pa-
zienza del centravanti argenti-
no non scherza: Higuain ha resi-
stito ad ogni ipotesi di cessione
estiva, dopo essere rientrato da-
gli infruttuosi prestiti semestra-
li con Milan e Chelsea, riconqui-
stando la fiducia del suo mento-
re Sarri e trovando subito la giu-
sta sintonia con Ronaldo. È ri-
partito con il 21 addosso e non
l’amato 9: contro il Napoli era
stato tra i grandi protagonisti
nel folle 4-3 dello Stadium, ma
un mese dopo ha sublimato la
sua permanenza bianconera
con una prestazione perfetta.
Fiducia ripagata
Non c’è solo il gol del vantag-
gio, ma anche un tentato bis
con il tiro respinto al 39’ e l’assi-
st per il raddoppio. Higuain ha
macinato chilometri e giocate,
uscendo con la standing ova-
tion dei tifosi. «È sempre bello
giocare queste partite – ha sorri-
so –: la Juve ha fatto una gran-
de gara, è così che si fa strada.
Io sono contento di lavorare
con Sarri: sono tornato con de-
terminazione, voglio dimostra-
re che posso stare qui. Non mi
fermo». Anche perché domeni-
ca c’è l’Inter. «Un’altra batta-
glia – sottolinea dopo il 23° gol
in 77 partite di Champions -
che ci può dire su che cosa pos-
siamo fare in campionato».
Bayer Leverkusen
Resta negli occhi l’errore clamoroso che
innesca Higuain e spiana la vittoria della
Juve, però le imperfezioni sono tante.
Le qualità dei singoli
contro un avversario modesto
ANTONIO BARILLÀ
TORINO
Vittoria tonda, primato con l’A-
tletico Madrid, decollo verso il
passaggio del turno che è il pri-
mo step d’una stagione ambizio-
sissima. La Juventus esce a testa
alta dal confronto con il Bayer
Leverkusen, trafitto tre volte e
mai capace di incidere, inchio-
dato in fondo a una classifica
che non rispecchia il cammino
in Bundesliga. Il risultato ri-
schia d’abbagliare, lo spettacolo
s’è visto solo a strappi, però la
squadra è sempre più sciolta e
convinta, sa comunque intrec-
ciare cinismo e «movimiento».
Apre Higuain, rapace su inge-
nuità di Tah, poi nella ripresa si-
gillano Bernardeschi e l’imman-
cabile Ronaldo. Adesso Sarri è li-
bero di pensare all’Inter, alla sfi-
da attesissima con Conte.
Il tecnico disegna ancora il
4-3-1-2, però con Bernardeschi
trequartista anziché Ramsey. Al
centro dell’attacco torna Hi-
guain, sulla corsia sinistra riappa-
re Alex Sandro, così Matuidi vie-
ne restituito alla mediana. Il
Bayer ribatte con il 4-1-4-1, mo-
dellato da Aranguiz davanti alla
difesa e Alario unico riferimento
offensivo. In rifinitura, Lars Ben-
der, annunciato in formazione,
si fa male: Weiser lo sostituisce
sulla destra, Retsos scende dalla
tribuna alla panchina. I tedeschi
confermano la forte attitudine al
possesso che vale il record in Ger-
mania, però s’impastoiano in un
esercizio inutile, senza sbocchi
che impensieriscano la Juve. Un
paio di palle danzano in area,
scoccate dalle fasce dove qual-
che spiraglio si apre, però non c’è
nemmeno un tiro degno: Szcze-
sny deve limitarsi all’ordinario,
annotato semmai un salvatag-
gio di Bonucci che intercetta il
più infido dei due traversoni.
Un altro record di CR7
Mancano precisione nella rifini-
tura e costante lucidità nel presi-
dio, così la Juve riesce a far brec-
cia senza sforzo, nonostante
Bernardeschi resti a tratti
nell’ombra dopo qualche spun-
to iniziale e Ronaldo si ritrovi de-
filato, inciampi addirittura in
inusuali errori tecnici. Provvede
Higuain, implacabile come ai
bei tempi: griffa il vantaggio av-
ventandosi su un pallone con-
trollato maldestramente da Tah
e sfiora il raddoppio con una bot-
ta intercettata da Hradecky. At-
torno, schegge di sarrismo, pal-
leggio discreto ma ritmi blandi,
in assoluto si dipana una partita
di poche emozioni in cui la Juve
si staglia più per praticità che
per gioco.
Bosz modifica squadra
nell’intervallo, toglie Demir-
bay e innesta Amiri: casuale
che sbocci in fretta un pericolo
- tiro fuori di Aranguiz - però lo
schema su angolo è confezio-
nato dal gioiello di origini afga-
ne. Specchio mancato ancora,
comunque, mentre il portiere
tedesco deve di nuovo far mu-
ro su CR7, che in genere palle
così non le sbaglia. Nulla può,
poco dopo, sull’azione Ronal-
do-Higuain conclusa da Ber-
nardeschi in area e sancita, do-
po qualche secondo di suspan-
ce, dalla Var. Il Bayer è in bam-
bola, come testimonia il pastic-
cio di Hradecky che s’impappi-
na nel controllo, e la Juve disin-
volta come dimostrano le nuo-
ve conclusioni di Ronaldo, re-
spinta la prima, in porta la se-
conda a colorare un altro re-
cord: nessuno ha vinto più par-
tite di lui in Champions. Tre
gol a zero, nessun tiro subito:
indicazioni confortanti aspet-
tando l’Inter. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Gonzalo Higuain, 31 anni, ha portato in vantaggio la Juventus al 17’: in Champions League non
segnava dal 7 marzo 2018. Poi il Pipita ha fatto anche l’assist per Bernardeschi nel gol del 2-0
Lautaro Martinez, 22 anni: stasera guiderà l’attacco dell’Inter
Bayern esagerato: ne fa 7 al Tottenham Volley, Cdm: Italia, pessimo debutto
ITALIA 1
13:05
SPORT
MEDIASET
NOTIZIARIO
RAISPORT
15:30
ATLETICA
MONDIALI
DOHA
RAIDUE
18:30
TG SPORT
NOTIZIARIO
SPORTIVO
OGGI IN TV SKY FOOTBALL
21:00
CALCIO
LIVERPOOL-
SALISBURGO
SKY SPORT 1
21:00
CALCIO
BARCELLONA-
SPORT INTER
Preferisco coraggio
e determinazione
a una gara
con l’elmetto in testa
per sgraffignare
qualcosa
LAPRESSE
Stasera al camp nou contro Barcellona. Il belga dovrebbe esserci con la Juve
Messi più no che sì, Lukaku a casa
Conte scopre a che punto è l’Inter
JUVENTUS 3
BAYER LEVERKUSEN 0
Juventus (4-3-1-2): Szczesny sv; Cua-
drado 7, Bonucci 6,5, De Ligt 6,5, Alex
Sandro 6; Khedira 6 (29’ st Bentancur
6), Pjanic 6,5 Matuidi 6; Bernardeschi
6,5 (32’ st Ramsey 6); Higuain 7,5 (38’
st Dybala 6,5), Ronaldo 7. All.: Sarri 7
Bayer Leverkusen (4-1-4-1): Hradec-
ky 6; Weiser 5,5, Tah 4, S. Bender 5, Wen-
dell 5; Aranguiz 5,5 (35’ st Sinkgraven
sv); Havertz 5,5, Baumgartlinger 5, De-
mirbay 5 (1’ st Amiri 5,5), Volland 5,5;
Alario 5 (21’ st Paulinho 6). All.: Bosz 5
Arbitro: Collum (Scozia) 6,5
Reti: pt 17’ Higuain; st 17’ Bernardeschi,
44’ Ronaldo
Ammoniti: Aranguiz, Cuadrado
Spettatori: 34.525 per un incasso di
2.570.100 euro.
Di nuovo a segno in Champions
Il Pipita 600 giorni dopo
“Non voglio fermarmi”
Gonzalo Higuain, 31 anni
TORINO PERSONAGGIO
GIGI GARANZINI
Non una Juve da strapparsi i capelli. Quella che ba-
stava, e a gioco lungo è avanzata, per aver ragione di
una squadra modesta come il Bayer già battuto a do-
micilio dal Lokomotiv all’esordio. Così modesta da farsi
male da sola, quando ancora la Juve stava studiando la
partita, con un regalo ad Higuain che ha avuto tutto il tem-
po di sciogliere il nastro e di scartarlo in souplesse pren-
dendo la mira. Gran serata del Pipita, come in Coppa è ac-
caduto di rado. Un’altra occasione fallita nel primo tem-
po, ghiotta anziché no. Ma poi, senza dimenticare un mo-
vimento continuo negli spazi a suggerire gioco e a dettare
profondità, una ripresa da uomo assist al servizio di Ronal-
do. Due palloni al bacio, entrambi da sinistra, che Ronal-
do ha ciccato nel primo caso facendo involontario velo al-
la trasformazione di Bernardeschi, e nel secondo ha scari-
cato sul corpo del portiere in uscita come da lui non ti
aspetteresti. Ronaldo si è poi rifatto nel finale grazie a Dy-
bala, ma è stato Higuain il migliore in campo. Con presta-
zioni rassicuranti in fase difensiva anche se i pericoli era-
no relativi assai, e un’altra nota di merito per Cuadrado:
perché un conto è adattarsi a giocarsela da terzino, un al-
tro interpretare il ruolo con quella personalità anche nel-
la fase di copertura che non gli appartiene per vocazione.
Giustiziata all’ultimo secondo da un contropiede firma-
to Solomon, l’Atalanta è attesa ora dal doppio confronto
col City: dunque è quasi fuori dai giochi, a dispetto di un av-
vio brillante e del gol di vantaggio di Zapata dopo un rigo-
re fallito da Ilicic. Il verdetto è crudele, ma è vero che gli
ucraini sono stati bravi a risalire la corrente quando i Ga-
sperini-boys sembravano padroni del campo. Le notizie di
serata sono due. Il gran ritorno al vertice del Bayern con la
goleada londinese, e il Real salvato a stento dal doppio
vantaggio del modesto Bruges: con la rimonta partita da
un gol di Ramos prima annullato e poi convalidato da una
Var sospetta di strabismo, come tanti arbitri e guardali-
nee del passato al Bernabeu.
Chi scende
Tah
4
34 LASTAMPAMERCOLEDÌ 2 OTTOBRE 2019
SPORT