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CLAUDIA LUISE
Il futuro per lo stabilimento di
San Mauro Torinese di Cnh In-
dustrial è tracciato: non si pro-
durranno più macchine movi-
mento terra ma diventerà un
polo della logistica 4.0 avanza-
to e dotato di tutte le più impor-
tanti tecnologie del settore.
Una strada che prevede l'inve-
stimento nel Torinese di 20 mi-
lioni per la riconversione del si-
to e l'assicurazione di un rias-
sorbimento, dopo quindici me-
si di cassa integrazione straordi-
naria, di oltre due terzi dei 370
lavoratori. Secondo quanto
spiegato dai sindacati resteran-
no circa 220 addetti più 25 im-
piegati mentre altri 120 circa sa-
ranno gli esuberi che verranno
gestiti offrendo loro opportuni-
tà di ricollocazione interna o
esterna. Inoltre il capoluogo
piemontese diventerà centrale
nel percorso di elettrificazione
delle propulsioni: Torino Moto-
ri inizierà la produzione di bat-
terie elettriche, mentre Torino
Drive Line quella di assali elet-
trici per clienti terzi.
Le sigle perplesse
Il nuovo assetto produttivo è
stato illustrato a Fim, Fiom,
Uilm, Fismic, Ugl e Associazio-
ne Quadri, in un incontro all'U-
nione Industriale di Torino,
dal responsabile delle relazio-
ni industriali, Vincenzo Retus.
Una scelta che lascia perplessi
i sindacati, perché la conside-
rano un rischio. «Ancora una
volta il nostro territorio perde
un'opportunità di occupazio-
ne stabile e di qualità - spiega
Dario Basso, segretario Uilm
di Torino -. Capiamo lo sforzo
dell'azienda di contenere l'im-
patto sociale riconvertendo e
movimentando le produzioni
ma rigettiamo la volontà di di-
smettere l'attività produttiva e
di dichiarare 120 esuberi». Poi
un appello al governo: «E' posi-
tivo che Confindustria chieda
di istituire a Torino la cabina
di regia sull'elettrificazione
dell'automotive, ma il ragiona-
mento sul futuro industriale
non può prescindere da realtà
importanti e radicate come
Fca, Cnh Industrial e tutto l'in-
dotto», conclude il segretario
della Uilm torinese.
Il Mise in campo
Dal Mise trapela la volontà di af-
frontare il caso, sia direttamen-
te durante la visita di Conte, sia
incontrando le parti. «Vediamo
una medaglia con due facce, da
un lato si rafforza Ftp con la par-
tenza di alcune produzioni,
dall'altro perdiamo una produ-
zione storica come quella dei
piccoli escavatori della New
Holland per una riconversione
sulla logistiche che può anche
avere senso in base al nuovo
piano ma che comporta esube-
ri e questo per noi è inaccettabi-
le. Il tempo che avremo da ora
al 2021 sarà necessario per tro-
vare soluzioni e risposte», spie-
ga il segretario torinese della
Fim, Claudio Chiarle. All'attac-
co il segretario della Fiom Edi
Lazzi: « Quello che accade real-
mente non è il rilancio ma la di-
minuzione degli addetti, il ridi-
mensionamento degli stabili-
menti, la cessazione di attività
produttive e l'uso massiccio de-
gli ammortizzatori sociali».
I timori su Kuehne+Nagel
Il vero timore tra i sindacati è
che questa scelta possa provo-
care una reazione a catena e se
oggi il problema è gestire gli
esuberi Cnh Industrial, suona-
no parecchi campanelli di allar-
me su una realtà vicina. Un al-
tro polo logistico a pochi chilo-
metri, quello di Kuehne+Na-
gel per Iveco che serve tutta l'a-
rea e che ha un livello di auto-
mazione nettamente inferiore.
Al momento occupa circa 400
persone e, anche se la cautela è
d'obbligo e per ora si tratta solo
di supposizioni non conferma-
te da posizioni ufficiali, le pre-
occupazioni di dover gestire
un'emergenza in due fasi sono
molto sentite. —
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110
I dipendenti in esubero
Verranno ricollocati
con possibilità
interne o esterne
DARIO BASSO
SEGRETARIO UILM
DI TORINO
EDI LAZZI
SEGRETARIO
FIOM TORINO
Siamo alla strategia
dell'abbandono
Non c’è un rilancio
ma una riduzione
degli addetti
Ancora una volta
il territorio perde
un'opportunità
di occupazione
stabile e di qualità
l’attacco della fabi. ma le filiali in città sarebbero salve
Tagli e dipendenti trasferiti a Milano
“Il piano di Bim è una macelleria sociale”
Cnh Industrial, nasce il polo logistico
“Ma ora bisogna evitare gli esuberi”
Investimento da 20 milioni su San Mauro, stop alla produzione. E i sindacati si mobilitano
Cnh Industrial riorganizza gli stabilimenti e prepara la riconversione dello stabilimento Case New Holland di San Mauro Torinese
«Il piano industriale è una
macelleria sociale inaccetta-
bile». Una presa di posizione
netta per il segretario gene-
rale della Fabi (la Federazio-
ne autonoma bancari italia-
ni), Lando Maria Sileoni,
che commenta l’avvio della
procedura di negoziazione
sul piano industriale della
Banca Intermobiliare. Bim
ha presentato un conto sala-
to per i lavoratori del grup-
po, in particolare a Torino. Il
piano prevede 140 esuberi
su 423 dipendenti, la chiusu-
ra di 9 filiali su 23, mancati
rinnovi di contratti a tempo
determinato, l’accentramen-
to a Milano di alcune funzio-
ni con conseguente trasferi-
mento di lavoratori dalla se-
de di Torino, la trasformazio-
ne volontaria del personale
commerciale in consulenti fi-
nanziari senza contratto di
lavoro subordinato.
Su Torino si parla di circa
una sessantina tra esuberi e
trasferimenti anche se la chiu-
sura delle filiali sembra esse-
re scongiurata. I numeri pre-
cisi per le singole città verran-
no comunicati dall'azienda il
10 ottobre ma la sede di Tori-
no è la più grande dopo quel-
la di Milano, quindi anche
quella che patirà di più i tra-
sferimenti. E tra le persone
che dovranno lasciare la pro-
pria città per spostarsi nel ca-
poluogo lombardo se vorran-
no continuare a mantenere il
lavoro, si stima che circa il
10% saranno casi difficili,
con condizioni familiari com-
plicate o problemi legati alla
condizione fisica. «Già era sal-
tata una procedura a giugno
perché le condizioni poste
dall'azienda erano social-
mente irricevibili e riguarda-
va una ottantina di lavorato-
ri. Ora ne hanno aperta un'al-
tra aumentando il numero
dei coinvolti», spiega Rober-
to Marras della Fabi, che se-
gue Torino.
Il piano di esuberi e trasfe-
rimenti è legato a una ricapi-
talizzazione da parte del
fondo Attestor che detiene
la maggioranza: si è impe-
gnato a sottoscrivere tra set-
tembre e gennaio 2020 44
milioni di aumento sui 100
milioni totali previsti dal
piano 2019-2024 della pri-
vate bank, che punta a tor-
nare all’utile nel 2022 an-
che sviluppando l’invest-
ment banking. Ma per i lavo-
ratori il rilancio non può pas-
sare dai tagli. «Non accette-
remo scelte che penalizzino
ancora i dipendenti. I nume-
ri messi sul tavolo sono
inammissibili». C.LUI. —
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ANSA
ECONOMIA
2020
Ad aprile cesserà
la produzione
nell’impianto
di San Mauro Torinese
IL PUNTO
Lavazza
premiata
per l’impegno
ambientale
L'impegno per l'am-
biente si concretiz-
za in una modalità
capace di coinvolgere tut-
te le generazioni: grandi
murales che parlano al
cuore dei cittadini. Per
questo motivo Lavazza è
stata insignita del Premio
Internazionale Res Publi-
ca 2019, che viene asse-
gnato a singoli, associa-
zioni e fondazioni che si
prodigano a favore del be-
ne comune. L’associazio-
ne «Premio Res Publica
per Senso civico e Buon
governo», ha scelto l’a-
zienda torinese «per lo
straordinario impianto
socio-etico» che ha realiz-
zato negli anni, anche at-
traverso la sua Fondazio-
ne, e in particolare per il
progetto TOward 2030
What Are You Doing: un
percorso artistico a cielo
aperto che testimonia e
amplifica i 17 (+1) obiet-
tivi delle Nazioni Unite a
favore dello sviluppo so-
stenibile e la loro divulga-
zione rappresentata dal
Goal 0. La consegna del ri-
conoscimento avverrà a
Mondovì, domenica 27
ottobre, alle 15, nella sto-
rica sede della confrater-
nita della Santa Croce.«Il
linguaggio universale del-
le opere di street art spon-
sorizzate da Lavazza e
splendidamente realizza-
te da urban artist fra cui
Ernest Zacharevic – spie-
ga Antonio Maria Costa,
già vice segretario gene-
rale della Nazioni Unite –
è unico nell’efficacia.
Quindi la giuria ha inter-
pretato l’impegno di La-
vazza come coerente con
la missione del premio
Res Publica«. Oltre a La-
vazza, per questa secon-
da edizione del premio so-
no state identificate, due
eccellenze: didattica e
giornalistica. I vincitori
delle sezioni didattica e
giornalistica saranno co-
municati nei prossimi
giorni. C.LUI.
Bim ha presentato un conto salato per i lavoratori del gruppo
MERCOLEDÌ 2 OTTOBRE 2019LASTAMPA 43
CRONACA DI TORINO
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