La Stampa - 02.10.2019

(Ron) #1
.

LUCA MANA
NUOVO PRESIDENTE
DI FONDAZIONE ACCORSI

Un interno della Fondazione Accorsi, in via Po

RENATO RIZZO


U


na simbolica connes-
sione tra passato e fu-
turo: l’ultimo «do-
no» di Giulio Omet-
to al Museo Accorsi di cui è sta-
to amorevole padre-padrone
per quasi trent’anni è arrivato
proprio nelle ore in cui l’istitu-
zione di via Po ha eletto per la
prima volta nella sua storia un
direttore e guarda al domani
con uno spirito nuovo. E, così,
è spettato a Luca Mana, 39 an-
ni, storico dell’arte, già respon-
sabile delle collezioni, appena
chiamato dal consiglio d’ammi-
nistrazione a dirigere il museo,
scartare materialmente il pre-
zioso pacco arrivato da Roma:
conteneva un pezzo unico al
mondo, un clamoroso vassoio
«piqué» in tartaruga ricco di in-
serti in madreperla, oro e otto-

ne del quale Ometto, affianca-
to dallo stesso Mana, aveva
trattato l’acquisto con la vedo-
va del marchese Aleramo Del
Carretto di Moncrivello, anche
se non era riuscito a perfeziona-
re l’operazione perché stronca-
to dalla malattia il 18 giugno.
«Le contrattazioni – ricorda
Mana – sono, però, continuate,
favorite da una rete di Amici
del Museo sparsa in varie città
italiane. E, così, finalmente, an-
che nel rispetto della volontà
del nobiluomo scomparso il
quale desiderava che l’opera
tornasse in Piemonte, il vasso-
io donato nel 1749 da Papa Be-
nedetto XIV a Leopoldo Del
Carretto, ministro degli Esteri
di Casa Savoia, è entrato nelle
nostre collezioni vincendo la
possibile concorrenza di altri
musei».
L’opera, realizzata attorno
al 1745 probabilmente dal
maestro napoletano Giuseppe

Sarao, è un «unicum» per gran-
dezza (quasi 90 centimetri) ed
eleganza della decorazione
con lo stemma della famiglia
nobiliare intarsiato secondo
una raffinatissima tecnica. Nel
museo «dialogherà» con un al-
tro pezzo di gran pregio: la caf-
fettiera in argento considerata
tra le più belle del Settecento,
che reca incise le stesse «armi»

dei Del Carretto dai quali l’ac-
quistò Pietro Accorsi.
Forte delle sue eccellenze, l’i-
stituzione di via Po si schiude a
nuove iniziative. Il 12 ottobre
una rinnovata illuminazione
dello scalone metterà in evi-
denza la bellezza dei marmi an-
tichi delle collezioni, tra i quali
spicca il magnifico Bacco Alto-
viti. «Il 3 dicembre, poi – ag-

giunge il neo direttore – aprire-
mo due nuovi spazi: quello de-
dicato alle donazioni nel quale
brilleranno anche i quadri e le
sculture del Cignaroli apparte-
nuti alle famiglia Fubini, e la sa-
la gotico-rinascimentale dove,
attraverso le opere, verrà ricor-
dato il ruolo di Accorsi mercan-
te prestigioso nell’acquisizio-
ne di capolavori legati a quei se-
coli, ma anche tramite per la
realizzazione di importanti
mostre. Qui un “totem” consen-
tirà un’interazione con i pezzi
esposti attraverso un sistema
touch screen».
Nei progetti di Luca Mana so-
no previste più strette collabora-
zioni con Università, centri stu-
di, musei per favorire mostre
che tocchino anche l’arte mo-
derna e contemporanea in un’i-
bridazione stimolante per un’e-
sposizione che si specchia essen-
zialmente nel Seicento e nel Set-
tecento. L’anno prossimo, intan-
to, partirà un accordo con la
Reggia di Venaria che metterà a
disposizione due sale dove rac-
contare l’importanza di Pietro
Accorsi e Giulio Ometto nella ri-
scoperta del Barocco piemonte-
se: qui verranno ospitate, in co-
modato d’uso, alcune opere ap-
partenute in gran parte alla col-
lezione privata dell’ultimo presi-
dente: tra queste, quadri del Ci-
gnaroli, mobili francesi del XVII
e XVIII secolo, ritratti della Cle-
mentina. —
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Il 3 dicembre
apriremo due nuovi
spazi: la sala
dedicata alle
donazioni
e quella gotico
rinascimentale

questa sera all’hiroshima

Per i 40 anni dei The Ex


il palcoscenico trema


a suon di punk e hardrock


Il gruppo olandese The Ex

IL CASO

CRISTINA INSALACO
Il terzo ciclo dei «Marte-
dì sera al centro congres-
si dell’Unione Industria-
le» inizia eccezionalmen-
te di mercoledì per via
della partita di ieri sera
della Juve: «Lo abbiamo
deciso per andare incon-
tro al pubblico» spiega
Giancarlo Bonzo, ammi-
nistratore delegato del
centro congressi. «Nono-
stante io sia dell’Inter»,
scherza. Si tratta di una
rassegna di quattro in-
contri che «vuole essere
un’occasione di riflessio-
ne per un pubblico di tut-
te le età, in una sala appe-
na ristrutturata».
Il primo appuntamen-
to è questa sera alle 21 in
via Vela 17 con il presi-
dente della Regione Al-
berto Cirio in dialogo
con il vicedirettore de La
Stampa Andrea Malagu-
ti. Cirio racconterà i suoi
primi 100 giorni, in una
serata dal titolo «Un’al-
tra velocità per il Piemon-
te». Si parlerà del piano
di sviluppo strategico, di
bilancio e fondi europei.
Di autonomia e della sbu-
rocratizzazione, di alta
velocità e della cultura
come motore dell’econo-
mia.
Martedì 8 Piero Bia-
nucci e Alberto Agliotti
presenteranno invece
«Camminare sulla Lu-
na», e il 15 Giuseppe
Varlotta, regista e scrit-
tore, dialogherà con
Alessandro Cecchi Pao-
ne e il giornalista Rober-
to Coalea sul libro «Gli
spazi del novecento».
Ultimo appuntamento
il 22 con il professore di
Medicina Interna dell’U-
niversità di Ferrara Ro-
berto Manfredini e la
giornalista Nicoletta
Carbone per presentare
«Un tempo per ogni co-
sa. Vivere in sintonia
con il proprio orologio
biologico». —
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PAOLO FERRARI
La stagione indoor di Hiroshi-
ma Mon Amour entra oggi nel
vivo con il concerto del gruppo
olandese The Ex. Una sorta di
monumento nell’ambiente
della musica alternativa senza
compromessi, alla luce di 40
di carriera autogestita: «Quan-
do ci formammo non c’era in-
ternet, iniziava la rivoluzione
in Iran e The Gangster degli

Specials era prima in classifica
nel Regno Unito. Per capire
quante cose siano cambiate ba-
sta ascoltare la hit parade in-
glese di adesso». Quel che non
è mutato è lo spirito: «Mentre
noi cominciavamo come The
Ex molte band punk nate tre
anni prima e che ora vengono
definite leggendarie stavano
venendo a compromessi con
l’industria discografica e della

moda, finendo per produrre
mediocri canzoni pop rock.
Noi lo spirito, l’idea e l’energia
punk li prendemmo sul serio.
Penso a The Fall, Gang Of
Four, Birthday Party, Slits, Pe-
re Ubu, Sonic Youth, Talking
Heads». Il punk non come suo-

no e look, ma come chiave di
lettura per avvicinare anche al-
tri mondi. Come l’Africa, com-
ponente di rilievo nel lavoro
del gruppo: «Prima di andare
abbiamo ascoltato musica etio-
pe per anni. Una volta là si creò
subito un feeling formidabile

con i musicisti e i ballerini loca-
li che culminò nell’incontro
con il sassofonista Getachew
Mekuria. Non sapeva nulla del
punk, noi suonavamo alla no-
stra maniera, lui nel suo stile,
eppure tutto funzionò magnifi-
camente». Il suono d’Africa, il
jazz, il rumorismo e il punk
rock si fondono con naturalez-
za nei dischi e nei concerti: «Il
suono si evolve, ma le radici
hardcore punk restano. Per
noi vuol dire mantenere l’indi-
pendenza artistica e l’autono-
mia organizzativa». Il live di
oggi in via Bossoli è preceduto
alle 21,30 dal concerto di due
artisti visuali, Daniele Gallia-
no e Pierluigi Pusole, alias
Compagnia di Musica Popola-
re Terrestre. E domani tocca ai
Modena City Ramblers. —
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Pezzo unico al mondo: Papa Benedetto XIV lo donò a Leopoldo Del Carretto, ministro dei Savoia


Il fondatore di Fondazione Accorsi trattò l’acquisto prima di morire lo scorso 18 giugno


Un vassoio di tartaruga e oro


è l’ultimo regalo di Ometto


conservatorio

Orchestra Polledro
apre la stagione
col flautista Jacot

Vassoio da parata, 1749 circa, tartaruga, madreperla, oro e ottone

Questa sera, concerto
inaugurale della stagione
dell’Orchestra Polledro,
con ospite Sebastian Ja-
cot, primo Flauto Solista
della Gewandhaus Orche-
stra di Lipsia. Suonerà su
un raro Haynes di legno
del 1999, e su un Parme-
non 14k. La stagione com-
prende 5 concerti e si inti-
tola «A complemento del
genio: celebrare Beetho-
ven attraverso modelli,
colleghi, discepoli e poste-
ri». F.CASS. —

unione industriale


Alberto Cirio

e i suoi primi

cento giorni

di Regione

SUSANA MARTINS

56 LASTAMPAMERCOLEDÌ 2 OTTOBRE 2019
CULTURA & SPETTACOLI

T1 PR
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