Corriere della Sera La Lettura - 15.09.2019

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DOMENICA15SETTEMBRE2019 CORRIEREDELLASERALALETTURA 55


La «BookReview» del «NewYork Times» ha
dedicato unaShortlist, curata da JeffStein,
alla Cia.Per gli appassionati di spionaggio i
quattro libri da non perdere sono:Black Site
di Philip Mudd (Liveright, pp. 247, $ 27,95);

The Targeterdi Nada Bakos(Little, Brown,
pp. 354, $ 29);The Moscow Rulesdi Antonio e
Jonna Mendezcon Matt Baglio (PublicAffairs,
pp. 238, $ 28) eSurprise, Kill,Vanishdi Anne
Jacobsen (Little, Brown, pp. 544, $ 30).

{


Downtown
diStefanoRighi

IquattrovangelidellaCia

UniversiLacompagniaPeepingTomportaaTorinodanza


perlaprimavoltainformacompletalatrilogiadedicataallafamiglia


Viaggionellamente


di padre, madre, figli


U


n camper. Il pubblico segue dai finestrini ciò
che accade all’interno, le piccole attività quo-
tidiane di unacoppia, Gabriela e Franck. L’ef-
fettoèparadossale, intimoescabrosoaun
tempo,con lo spettatore nel duplice ruolo di
ospiteevoyeur. Lo stessocamper diCaravana(1999)
riapparirà, dieci anni dopo, in32rueVandenbranden, in
Italiaforse l’opera più famosa diPeepingTom, lacom-
pagniacon sede a Bruxellesfondata nel 2000 da Gabrie-
la Carrizo (Argentina) e Franck Chartier (Francia).
Insieme a un gruppo fisso di attori acrobati, i dueco-
reografi creano sul palco universi irrazionali che sfidano
le logiche ditempo e spazio. Solitudini checonducono a
mondi onirici di incubi, paure e desideri attraverso cui i
duecoreografi mettono in evidenza il latooscurodel-
l’individuo o dellacomunità. Ma è soprattutto la fami-
glia,costellazione chiusa e claustrofobica, a nutrire l’im-
maginario creativo diPeepingTom. A essa è dedicata la
trilogia che, per la primavolta informacompleta,Tori-
nodanzaFestival presenta dal 1° al 5ottobre alleFonde-
rie Limone di Moncalieri (Torino):Vader(«Padre»;
2014),regiaecoreografia di Franck Chartier;Moeder
(«Madre»; 2016),regia ecoreografia di Gabriela Carrizo;
eKind(«Figlio»; 2019), che porta la firma di entrambi.
«Ci piace lavorare — spiega Chartier — sullerelazioni
familiari e sugli universi mentali dei personaggi. La fa-
miglia è un microcosmo che introduce atemi più ampi,
che hanno a che fare sucome ciconfrontiamocol e sul
mondo». Carrizo: «Lavoriamo sullerelazioni familiari
fin dall’inizio.Forse perché anche noi siamo una fami-
glia, abbiamo una figlia,Uma.Èuntema riccoche ci
consente di esplorareconcetticome intimità,conflitti,
paure. La paura dell’altro che nonconosciamo; di perde-
reun figlio, la posizione o il ruolo sociale. La paura può
bloccare, ma anche mettere in movimento lecose».

La dimensione psicologicaèsemprepresentenelle
opere diPeepingTom, che sembrano seguire un viaggio
onirico in untempo fluttuante tipico del sogno. «Alcu-
ne pièce sono più narrative di altre — puntualizza Carri-
zo— ma lo svolgimento dell’azione raramente segue un
corso logicoocronologico. Rappresentiamo iltempo
dei sogni e del subconscio, iltempo di un mondo men-
tale, interiore. Proprio ora, mentre noi stiamo parlando,
può essere che il tuo pensiero divaghi per qualche istan-
teprima ditornare alla nostraconversazione. È questo
tempo checerchiamo di mettere in scena, allungando-
lo,elasciando che la storia si biforchi per seguireun
personaggio dentro ai suoi pensieri, per poitornare al

suo oggetto. Questo processo ci permette dizoomare, di
amplificare situazioni o ricordi».
Vader, il primo tassello della trilogia, è ambientato in
unacasa di riposo. Leo de Beul, 81 anni, è il padre del
titolo. «Per prepararmiaquestospettacolo—ricorda
Chartier—misonoconfrontato, sei oreasettimana,
con un gruppo di anziani sultema del rimpianto. Mi so-
noconcentratosullo sguardoesui sentimenti dei pa-
zienti, e sulla memoria. Ho lavorato molto anche sul tra-
scorrere deltempo, untema affascinante inrelazione al
movimento. Chi è “attivo” vive incostante accelerazione;
in unacasa di riposo iltempo ha una scansione diver-
sa».Moeder, interviene Carrizo, «scava nella memoria e
nel subconscio per rivelare ciò che la madre porta inter-
mini di desiderio, paura, sofferenza o violenza. Non par-
la di una madre, ma delle madri; di maternità, assenza,
morte. La scenografia rappresenta diversi spazi,come la
molteplicità delle madri. L’azione si svolge in un museo,
ma uno studio diregistrazione sul palco si trasforma in
camera mortuariaoinsala parto,conincubatrice. In
questolavorohoproiettato, anche inconsciamente,
molto di me stessa, del lutto per mia madre».
L’ultimocapitolo della trilogia,Kind, mette a fuoco la
relazione genitori-figlio. I duecoreografi hanno lavora-
toincollaborazionecon le scuole, incontrando bambini
di diverse fasce d’età invarie città. «Siamo partiti da una
serie di interrogativi. Comereagiscono i bambini quan-
do mancano i genitori? Comecercano laverità ecome
organizzano il loro mondo? Abbiamo osservato il modo
in cui manifestano le loropaure, indagando il loro
sguardo sul mondo e sui “grandi” intorno a loro. Ci inte-
ressavaosservarecome il puntodivistacambiacon
l’adolescenza e l’età adulta,come ilcambiamento si tra-
duce nei gesti e nel linguaggio delcorpo».
Come in tutte le produzioni dellacompagnia, il set è
statouno dei punti di partenza della creazione. «Non
siamo più in unacasa di riposocome inVader, né nel
museo-obitorio diMoeder: inKindlo spazio è dominato
da unaforesta accanto ad alte scogliere. Siamo nel mon-
do mentale del bambino, checostruisce la propria iden-
tità mentrecercadi decodificare il mondo esterno».Un
mondo daicontorni sfumati, sfuggenti, ostile.Un’infan-
zia solitaria in cui persino l’amoresembra sospetto. Il
ruolo principale è affidato all’attrice e soprano Eurudike
de Beul;con lei sul palco altriottoperformer. Lavedia-
mo pedalare su una mini-bici,rotolarsi aterra, saltare in
ogni direzione per interagirecon i personaggi che po-
polano il suo universo. «L’universo infantile —conclu-
de Carrizo —è tutt’altro che giocoso e innocente. Intatto
non significa avverso alla violenza e al dolore».
©RIPRODUZIONERISERVATA

dallanostrainviataadAmsterdamLAURAZANGARINI

Lacompagnia
PeepingTom è una
compagnia diteatro-danza
fondata in Belgio nel 2000
da Gabriela Carrizo
(Argentina) eFranck
Chartier (Francia), danzatori
e coreografi,connotata da
un’e stetica iperrealista
ancorata ad ambientazioni
concrete: un giardino, un
soggiorno e unacantina
nella loro prima trilogia (Le
Jardin, 2002;Le Salon, 2004;
Le Sous Sol, 2007);
duecamper nella neve
di32 rueVandenbranden
(2009); unteatro bruciato
inA Louer(2011)
Latrilogia
ATorinodanzaFestival
PeepingTom presenta, in
prima europea, alleFonderie
Limone di Moncalieri (via
Eduardo de Filippo,tel.
011.5169555),A Family
Trilogy, un progetto sulla
famigliacomposto daKind
(1° ottobre; nellafotouna
scena dello spettacolo),
Moeder(3 ottobre) eVader
(5 ottobre). Orario: 20.45.
Biglietti: prezzo speciale per
i tre spettacolie31.50. Info:
torinodanzafestival.it.
La sola rappresentazione
diKindandrà in scena
alTeatro Ariosto diReggio
Emilia il 27 settembre
(ore 20.30) e il 28 (ore 20).
Info: 0522.458811

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