La Stampa - 09.09.2019

(avery) #1
.

FUORI GIRI

JACOPO D’ORSI
INVIATO A MONZA

C

ome festeggio? Ve
lo dirò alla prossi-
ma gara». Charles
Leclerc non sta nel-
la pelle, dal podio ha appena
visto un fiume rosso ai suoi
piedi andando «oltre i sogni
di bambino». A 21 anni Mon-
za è sua, dopo Spa: grazie a
lui la Ferrari ha vissuto un
giorno di gloria che aspetta-
va dal 2010.
Charles, che cosa significa
vincere qui?
«Vale dieci volte di più, in
termini di emozioni. Ci tene-
vo tantissimo, è il primo
week-end in cui ho pensato
solo al primo posto. C’era
tanta pressione, è stato più
difficile che in Belgio la scor-
sa settimana».
In una parola, che cosa ha
provato al traguardo?
«Una liberazione, i 53 giri
mi sono sembrati molti di
più. A due dalla fine ho co-

minciato a crederci, a guar-
dare i tifosi impazziti di gio-
ia in tribuna. Poi mi sono det-
to: guarda la pista, resta con-
centrato. Mai stato così stan-
co, per fortuna non ho paga-
to un paio di errori».
Mattia Binotto, il team prin-
cipal Ferrari, ha detto via ra-
dio di averla perdonata per
sabato...
«La qualifica è stata vista nel
modo sbagliato, non volevo
certo danneggiare il team.
Me lo ha detto più per ridere
che per altro, sa benissimo co-
me è andata, sanno tutti che
non è stata colpa mia».
Quali sono i suoi primi ricor-
di della Ferrari?
«In storia vado male... Ricor-
do solo il mio primo Gp, visto
sul balcone di casa di amici a
Montecarlo, giocando con la
macchinina rossa».
La sua prima volta a Mara-
nello?
«Mi ci portò Jules Bianchi,
voleva farmi entrare ma non
mi fu concesso. Ora per me è
un po’ più facile varcare la
porta...».

Hamilton si è lamentato per
la manovra da ammonizio-
ne (bandiera nera e bianca)
alla Roggia.
«Dopo l’Austria siamo più li-
beri di lottare, quel Gp mi ha
aiutato a cambiare approc-
cio: anche per questo ho vin-
to. Mi piace correre così».
Un anno fa l’annuncio del
suo arrivo in Ferrari: a chi la
riteneva troppo giovane,
che cosa risponde adesso?
«Che forse ero più pronto di
quanto pensasse qualcuno,
ma riconosco che puntare su
di me non era facile: ringra-
zio la Ferrari».
Quanto l’ha aiutata la Dri-
ver Academy?
«Tantissimo, vedrete presto
uscire altri talenti».
Le è mancato l’aiuto di Vet-
tel?
«In due sarebbe stato più faci-
le, ma Sebastian è stato mol-
to sfortunato».
È il compagno più forte che
ha avuto?
«Sicuramente: esperto, me-
todico, veloce. Ho imparato
tanto da lui».
Il sorpasso in classifica cam-
bia qualcosa?
«Non so se terrò questa posi-
zione, vuole battermi e io al-
trettanto: dobbiamo lavora-
re insieme per dare il massi-
mo alla squadra».
Lei ha detto di sentirsi pron-
to a lottare per il titolo: que-
sti due gran premi vinti so-
no un punto di svolta per la
Ferrari?
«Bisogna essere onesti, non
credo che nelle prossime pi-
ste saremo così competitivi
come a Monza».—
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

STEFANO MANCINI
INVIATO A MONZA
«Predestinato» è già un aggetti-
vo vecchio. Il destino di Char-
les Leclerc è oggi, è subito: due
vittorie consecutive e altamen-
te simboliche, prima in Belgio
sulla pista più impegnativa del
Mondiale, poi a Monza, dove
le Rosse non festeggiavano dal
2010 con Fernando Alonso.
Nel giro di due domeniche la
Ferrari ha salvato l’anno e tro-
vato un campione. Non è solo
per il risultato: questo ragazzo
di 21 anni, nato in una delle po-
che famiglie non ricche di Mon-
tecarlo, ieri ha avuto dietro, in-
collato agli scarichi per quasi
50 giri Lewis Hamilton. E si è di-
feso con le buone e con le catti-
ve. Ha preso una bandiera bian-
ca e nera (è l’ammonizione,
poi scatta l’espulsione), ha ta-
gliato una chicane, ha lottato
centimetro dopo centimetro e
al traguardo ha esultato con
un urlo liberatorio, una serie di
«yes» e poi in italiano: «Mam-
ma mia, siete i migliori per sem-
pre». Mattia Binotto, il team
principal, l’ha ringraziato così:
«Oggi sei perdonato». Il riferi-
mento è alle qualifiche: sabato
Charles si era fatto aiutare da
Vettel seguendone la scia, ma
non aveva restituito il favore al
compagno di squadra, che or-
mai ha perso la serenità: 13° po-
sto dopo un testacoda al giro 7,
un incidente con Stroll che gli
dà dell’idiota, 10 secondi di
stop and go e tre punti tolti dal-
la superlicenza (altri tre e do-
vrà saltare un Gran premio).

Ritocco d’ingaggio
Binotto vede la fine del tunnel
da cui la squadra faticava a usci-
re. Restano sette gare e già dal-
la prossima a Singapore ci sa-
ranno nuovi pezzi. Ma, più di
tutto, c’è la conferma di avere
al volante il futuro della F1.
«Ventun anni fa è nata una stel-
la, con Charles vogliamo co-
struire qualcosa di unico» dice
il team principal. Dopo i primi
due successi dell’anno e della
carriera già si parla di un sostan-
zioso ritocco dell’ingaggio: nel

20 20 Leclerc passerebbe da tre
a nove milioni più i premi. Il
piano è quello di allungargli il
contratto che scade nel 2022 e
ricostruire intorno a lui, un pez-
zo alla volta, un dream team
che ricordi l’era Schumacher.
La gara è vissuta sul duello
all’ultimo respiro tra Leclerc e
gli inseguitori. La Ferrari è subi-
to scattata in testa braccata dal-
le Mercedes. Due contro uno.
Al cambio gomme Hamilton e
Bottas sono passati alle mesco-
le medie, Leclerc a quelle dure,
una scelta che lo ha fatto soffri-
re per i primi giri, ma che gli ha
dato nel finale un margine di
vantaggio su Bottas, che nel
frattempo aveva passato il com-
pagno di squadra. La strategia
decisa al muretto rosso era co-
raggiosa: ha funzionato grazie
al talento del pilota. «Sapeva-
mo che avremmo dovuto strin-
gere i denti - spiega Binotto -.
Charles è stato bravissimo». In
serata è arrivato il messaggio
del presidente John Elkann:
«Vincere a Monza, a casa no-
stra davanti ai nostri tifosi è
un'emozione straordinaria. È
il regalo più bello con cui pos-
siamo festeggiare i nostri 90 an-
ni. Bravissimo Charles, e com-
plimenti a Mattia e a tutta la
Scuderia».

La frecciata di Lewis
Anche Hamilton fa i compli-
menti: «Bravo, te lo sei merita-
to». Ma non trattiene una frec-
ciata per quella manovra (un
cambio di direzione in frena-
ta) che è costata a Leclerc la
bandiera bianca e nera: «Le re-
gole vanno applicate in manie-
ra coerente. Oggi non sono sta-
te rispettate, probabilmente
gli steward si sono alzati con il
piede sbagliato». Malgrado il
terzo posto, il leader del Mon-
diale ha fatto un passo avanti
verso il sesto titolo. Però ha an-
che scoperto che il prossimo
anno ci sarà un ostacolo in più
tra lui e il record (sette) di
Schumacher. Un avversario ve-
loce e cattivo, come lo sono tut-
ti i campioni. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

HAMILTON SBAGLIA


GIOVINAZZI SUBLIMA


IL MADE IN ITALY


Forse ero più pronto
di quanto pensasse
qualcuno, ma
puntare su di me un
anno fa non era facile

CHARLES LECLERC
PILOTA
DELLA FERRARI

JOHN ELKANN
PRESIDENTE FERRARI

DALL’INVIATO A MONZA

MATTIA BINOTTO
TEAM PRINCIPAL
DELLA FERRARI


  1. Charles Leclerc, 21 anni, in
    trionfo sul podio 2. Il ferrarista
    prima del via 3. La gioia condivi-
    sa con i meccanici 4. La doccia
    di champagne 5. Sempre al
    comando, fin dalla pole 6. La
    festa con i tifosi sulla pista


PAGELLE

In testacoda e insultato da Stroll


Vettel tocca il punto più basso


LAPRESSE

REUTERS

AFP

RAISPORT

18:30

TG SERA
NOTIZIARIO
SPORTIVO

Nella Vuelta, 15ª tappa con 4 GpM e arrivo in salita, 1º
il 24enne Sepp Kuss (Usa), 2º Guerreiro (Por, 39”), 3º
Hart (Gbr, 40”), a 2’14” Roglic e Valverde, a 2’55” Lo-
pez e Pogacar, a 3’50” Quintana. Classifica: 1. Roglic;


  1. Valverde 2’25”; 3. Pogacar 3’42”; 4. Lopez 3’59”;

  2. Quintana 5’09”. Oggi altre montagne e salita finale.


Ciclismo: allungano Roglic e Valverde
SKYSPORTARENA

14:00

BASKET
FRANCIA-
AUSTRALIA

SKYSPORT1

14.30

BASKET
STATI UNITI-
BRASILE

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CICLISMO
VUELTA
DI SPAGNA

OGGI IN TV RAISPORT

20:30

CALCIO
SERIE C: MODE-
NA-PADOVA

CANALE 20

20:45

CALCIO
NORD IRLANDA
SPORT -GERMANIA


Atletica: Tortu e Re sfidano gli Usa

Due big azzurri in pista nella prima giornata del match Euro-
pa-Usa di Minsk, in Bielorussia. Filippo Tortu nei 100 metri,
alle 18,30, sfida lo statunitense Mike Rodgers nell’ultima
gara prima dei Mondiali di Doha, per confermare le buone
impressioni destate nel rientro di Rovereto: «Bello aver ri-
cevuto la proposta di partecipare, è una manifestazione in-

teressante e mette voglia di gareggiare». Davide Re, redu-
ce dalla doppia vittoria agli Europei a squadre nei 400 e con
la 4x400, corre alle 19,58 nel giro di pista, specialità di cui
ha il record italiano (44”77). Domani in gara Desalu (200),
Crippa (3000), Bogliolo (100 hs) e Folorunso (400 hs). Il
match Europa-Usa è visibile in diretta streaming dalle ore
18 sul portale Eurovision.

FORMULA 1: IL GRAN PREMIO D’ITALIA NEL SEGNO DEL GIOVANE RAMPANTE


FENOMENO


ROSSO


Leclerc domina a Monza e regala alla Ferrari una gioia che mancava dal 2010


Tiene dietro le Mercedes per 53 giri e bissa l’impresa di Spa: “È nata una stella”


Gare così rimangono
nella memoria:
Charles sta crescendo,
vogliamo creare
qualcosa di unico

REUTERS

Il regalo più bello per
festeggiare i nostri
90 anni: bravissimo
Charles, un'emozione
straordinaria

LAPRESSE
DALL’INVIATO A MONZA

10 LECLERC
Velocità e coraggio di andare anche oltre
i limiti, se necessario: i campioni vincono
così. Spietato con Hamilton alla Roggia,
dopo esserlo stato sabato con Vettel. Al-
tro che futuro: è già il presente della Fer-
rari, come certifica il sorpasso in classifi-
ca sul blasonato compagno.

8 RICCIARDO
Un raggio di luce in una stagione nera, ne
aveva bisogno.

7,5 GIOVINAZZI
Primo italiano a punti a Monza dopo Fisi-
chella e Trulli: era il 10 settembre 2006.
Complimenti.

6,5 BOTTAS
Dipende da cosa gli si chiede. «È la tua
vittoria», lo incitano via radio quando si ri-
trova dietro a Leclerc, ma suona come
una presa in giro perché di avvicinare
Charles - come di riaprire la lotta Mondia-
le - non se ne parla. Però consolida il 2°
posto in classifica dopo aver dato strada
a Hamilton al via: gregario perfetto.

6 HAMILTON
Perde il braccio di ferro con Leclerc, cerca
scuse («Forse gli steward si sono sve-
gliati dalla parte sbagliata del letto») e
promette vendette («Mi ha insegnato co-
me comportarmi con lui»), quindi è me-
no scaltro del rivale nel tagliare la prima
variante dopo il bloccaggio che gli costa
una posizione.

4 VETTEL
Più Leclerc va forte, più va in crisi: film
già visto. La combina grossa alla variante
Ascari e fa ancor peggio rientrando in pi-
sta contro Stroll: il giusto stop&go di 10"
gli costa l’umiliazione del doppiaggio.

4 STROLL
Dà dell’idiota a Vettel ma pochi secondi
dopo lo imita, dunque definisce così an-
che se stesso. J. D’O.

ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

Il cigno è diventato un brutto anatroccolo. La parabola
discendente di Sebastian Vettel è un caso da psicologia
dello sport. La sua carriera: a 21 anni pole e primo suc-
cesso a Monza al volante di una Toro Rosso, a 22 è 2° nel Mon-
diale con la Red Bull, dai 23 ai 26 conquista quattro titoli, uno
all’anno. Ha già vinto quanto Prost all’età in cui Prost debutta-
va. La Formula 1 si esalta in fretta per i nuovi talenti, ma qui
eravamo di fronte ad un fenomeno fatto e finito. Sei anni di
gloria seguiti da sei anni in altalena con la Ferrari. Vettel gal-
leggia, a ogni inizio stagione annusa l’occasione di compiere
l’impresa: ripetere i successi del suo mentore, Michael Schu-
macher, un altro tedesco sul Cavallino. L’arrivo del giovane
Leclerc ha devastato i piani, ha messo a nudo le sue fragilità e
ha mostrato come Raikkonen fosse un avversario troppo ar-
rendevole. Furioso per il tradimento subìto in qualifica, Seba-
stian sabato sera vagava per il paddock di Monza alla ricerca
della sua moto. Ieri, invece, vagava in pista, tormentato dal
complesso di inferiorità. Quando è finito in testacoda e ha ten-
tato di ripartire, ha centrato Lance Stroll, che gli ha dato dell’i-
diota. Lo prenda come il punto più basso della sua carriera
(non il testacoda, ma l’insulto di Stroll): e da Singapore co-
minci a risalire. S. MAN.

INTERVISTA

CHARLES LECLERC. Il pilota monegasco e un successo che è già storia


«Monza vale dieci volte di più: ci tenevo tantissimo, ma quante pressioni»


“Oltre i sogni di bambino


Ho capito come si vince


dopo aver perso in Austria”


La prima volta a
Maranello con Bianchi,
ma non fu concesso
l’ingresso: ora mi è
un po’ più facile...

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LUNEDÌ 9 SETTEMBRE 2019LASTAMPA 33
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