Libero - 24.08.2019

(ff) #1

CLAUDIO SAVELLI


■Ogni anno a quest’ora si di-
ce che la Juve è favorita, ma an-
che che la serie di 8 scudetti
potrebbe averla appagata, al
contrario dell’ossessiva ricerca
della Champions. Stavolta il ri-
schio che i campioni siano an-
noiati o distratti non esiste, can-
cellato dalla stessa Juve nel mo-
mento in cui ha salutato Alle-
gri. Non cambia il pronostico, i
bianconeri sono sempre i favo-
riti perché la rosa rimane supe-
riore (per qualità e profondità),
ma è cambiata la Juve. Molto,
se non tutto, dipenderà dalla
velocità con cui Sarri riuscirà a
trasformare la squadra, a farla
giocare comevuole e alla sua
capacità di adattarsi a calciato-
ri, contesto e difficoltà. Si dice
che l’unico avversario della Ju-
ve sia la Juve: spesso è retorica,
stavolta è verità.


ICARDI AVRÀ IL 7...

Il Napoli è il contrario della
Juve, per questo può insidiarla:
ma deve migliorarsi. Il primo
anno con Ancelotti è servito a
valorizzare i giocatori, a render-
li più responsabili, incisivi e de-
cisivi. È mancato il salto di qua-
lità perché il cambiamento era
enorme. Ora vanno raccolti i
frutti, anche perché Manolas e
Lozano sono ciò che serviva.
Il terzo incomodo al vertice
è Conte: tutti lo temono, soprat-
tutto la Juve che lo conosce.
L’Inter è nelle sue mani, dipen-
de dalla sua mano: se giocherà
come Antonio comanda, potrà
andare oltre le sue reali possibi-
lità. Non è da scudetto, ma pa-
re l’unica che può diventarlo.
Intanto ieri il mister ha fatto al-
lenare la squadra di sera a San
Siro, in vista del debutto di lu-
nedì col Lecce. C’era anche
Icardi per la seduta atletica, la
società ha ufficializzato che
avrà il numero 7: se resterà...


OCCHIO A INZAGHINO

L’ammucchiata per l’Euro-
pa è divisa in due: chi ricomin-
cia (la Roma, la cui incognita è


l’umore dell’ambiente attorno
a Fonseca, e il Milan, che do-
vrà attendere l’effetto Giam-
paolo e intanto potrebbe cede-
re Kessie al Monaco per 30 mi-
lioni) e chi prosegue: l’Atalan-
ta, che potrebbe pagare la fati-
ca per la Champions, il Toro
pericolosamente fermo sul
mercato, e la Lazio. Quest’ulti-
ma può essere la sorpresa, pro-
prio perché non è più una sor-
presa: la squadra non è cam-
biata, Milinkovic-Savic è anco-
ra al suo posto in un centro-

campo che poco ha da invidia-
re alle prime della classe, Va-
vro potrebbe completare la di-
fesa e Lazzari è l’esterno destro
perfetto per Inzaghi e il suo gio-
co di transizione.

LA TERRA DI MEZZO

La vera differenza del prossi-
mo campionato è in mezzo al-
la classifica. Di solito qui tutti
vivacchiano, pensano che l’az-
zardo sia un rischio e quindi
rimandano all’anno successi-

vo la scommessa per il salto di
qualità. Ma questa estate ha
spezzato la routine. L’esempio
è il Cagliari e il suo mercato fuo-
ri dalla logica. Può migliorarsi,
a patto che Nainggolan torni in
sé. In silenzio, sottotraccia, il
Sassuolo si è completato, ha
ora una rosa ordinata, e può
sfruttare fino in fondo il primo
anno di addestramento con
De Zerbi. Il campionato sta ri-
trovando anche la Fiorentina,
di Commisso, di Ribery, e anco-
ra di Chiesa: se tornerà anche

il vecchio entusiasmo di Firen-
ze, i punti aumenteranno.

SCOMMESSA SUL GIOCO

Le genovesi vanno a braccet-
to: entrambe scommettono sul
gioco. La Samp tuttavia rischia,
non tanto perché ha snobbato
il mercato, quanto perché le
tracce di Di Francesco sono
l’opposto rispetto a quelle di
Giampaolo, ormai radicate nei
giocatori, che non sono cam-
biati. Il rischio coinvolge anche

il Genoa: scegliere Andreazzoli
è il miglior modo per richiama-
re il pubblico, a patto che Pre-
ziosi non si rimangi l’idea alla
prima difficoltà. In mezzo a lo-
ro, sale il Parma, che ha costrui-
to una rosa solida da serie A.

LOTTA MENO SCONTATA?

In coda, la lotta sembra me-
no scontata. Il Verona è “diver-
so”, indecifrabile. Lecce e Bre-
scia, invece, hanno mantenuto
l’impalcatura della B, aggiun-

OGGI COMINCIA IL CAMPIONATO


Attacco all’Impero Juve


Nonostante gli 8 scudetti di fila, i bianconeri restano favoriti ma sarà la capacità di Sarri di farsi capire in fretta dai suoi a definire


gli equilibri: è qui che Napoli e Inter proveranno a inserirsi. E dietro le grandi scalpitano le “provinciali”: l’Atalanta ha fatto scuola


■Non stupitevi se vedrete sventolare un car-
tellino giallo sotto il naso di un allenatore che ha
preso a male parole il quarto uomo, oppure se
l’arbitro (Maresca, nella fotoLaPresse, dirige
Parma-Juve alle 18) fischierà e fermerà il gioco
dopo essere stato toccato dal pallone. Sono solo
due regole del nuovo pacchetto che entreranno
a pieno regime nelle discussioni dei tifosi italia-
ni. Non si tratta di una rivoluzione, non sarà
niente di paragonabile a quando venne vietata
al portiere la possibilità di raccogliere con le ma-
ni un retropassaggio volontario. Eppure, gli

espertoni della Fifa ritengono tali aggiustamenti
cosa buona e giusta per velocizzare il gioco e
risolvere zone d’ombra del regolamento (proba-
bilmente, naturalmente, ne verranno create del-
le altre...). Già entrate in vigore per il Mondiale
Under 20, la Uefa ha reso operative le novità dal
primo turno preliminare di Champions del giu-
gno scorso, le abbiamo già testate fra amichevo-
li e Coppa Italia ed oggi debuttano in serie A.
Queste le principali.
Il fallo di manosarà sanzionato, ovviamen-
te, se volontario. Ma da oggi sarà sempre punito

ogni tocco della palla se il braccio sarà all’altez-
za delle spalle o sopra la linea delle stesse e, in
ogni caso, ogni volta in cui il braccio sarà più
largo del corpo e in posizione innaturale, au-
mentando il volume della “figura”. In più, qual-
siasi gol segnato con un tocco di mano, anche
involontario, non sarà più convalidato.
Attaccanti e barriera:i giocatori avversari
dovranno stare lontani almeno un metro dalla
barriera sui calci di punizione, sparisce così la
classica situazione dell’uomo piazzato in posi-
zione strategica per ostacolare la visuale del por-

LiberoSport


Cosa cambierà nelle partite


Le nuove regole:


dai falli di mano


al “giallo” ai mister


28
sabato
24 agosto
2019
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