18 Mercoledì 21 Agosto 2019 Il Sole 24 Ore
Mondo
Bruxelles gela Londra: la clausola
sul confine irlandese non si tocca
Michele Pignatelli
Comincia sotto i peggiori auspici il
tour europeo di Boris Johnson, il de-
butto da premier del leader britanni-
co che oggi lo porterà a Berlino (dove
incontrerà la cancelliera Angela Me-
rkel), domani a Parigi dal presidente
francese Emmanuel Macron e, nel fi-
ne settimana, a Biarritz per il G dei
capi di governo. La Ue ha infatti boc-
ciato compatta la proposta di riaprire
il negoziato su Brexit, formulata da
Johnson in una lettera inviata lunedì
sera al presidente del Consiglio euro-
peo Donald Tusk. Un muro contro
muro che ha aggravato le perdite del-
la sterlina, sensibile al rischio di
un’uscita di Londra senza accordo il
ottobre prossimo e precipitata a li-
velli vicini ai minimi da tre anni nei
confronti di euro e dollaro.
Oggetto del contendere, tanto per
cambiare, il backstop, la polizza per
evitare il ripristino di un confine tra
Repubblica di Irlanda e Irlanda del
Nord, inserita nell’accordo di divorzio
faticosamente negoziato tra Bruxel-
les e Londra e poi bocciato dal Parla-
mento britannico. In base al backstop,
fino al raggiungimento di un’intesa
sui futuri rapporti commerciali con la
Ue il Regno Unito resterebbe allineato
all’unione doganale - almeno ai prin-
cipi generali - con l’Irlanda del Nord
ancora più strettamente integrata nel
mercato unico europeo.
Nella lettera a Tusk Johnson chie-
de di stralciare dall’accordo il back-
stop, definito «antidemocratico» e
«incompatibile con la sovranità delRegno Unito» (perché l’applicazione
delle regole del mercato unico all’Ir-
landa del Nord di fatto la separerebbedal resto del Paese), addirittura peri-
coloso per il delicato equilibrio rag-
giunto nell’isola con gli Accordi di pa-ce del Venerdì santo. Al posto di que-
sta clausola di salvaguardia, secondo
il premier, l’intesa di divorzio do-vrebbe inserire un impegno a trovare
«accordi alternativi» per evitare il ri-
torno a un confine fisico tra le due Ir-lande: una frase già utilizzata nei
mesi di negoziati per riferirsi a po-
tenziali soluzioni tecnologiche per icontrolli alla frontiera.
La risposta di Tusk, secca, non si è
fatta attendere, anche se non chiudecompletamente la porta al dialogo.
«Chi è contro il backstop e non pro-
pone alternative realistiche - ha twit-tato - nei fatti sostiene il ripristino di
un confine, anche se non lo ammet-
te». Sulla stessa lunghezza d’ondauna nota della Commisione europea
e del Consiglio inviata ai governi dei, in cui le dichiarazioni di Johnson
vengono definite «errate» e «ingan-
nevoli», visto che è solo il diritto co-munitario a garantire il retroterra co-
mune necessario a scongiurare con-
trolli negli scambi commerciali, altri-menti necessari per «proteggere la
salute dei consumatori, l’integrità del
mercato unico e il posto che al suo in-terno occupa l’Irlanda».
A Bruxelles la sensazione è che
Johnson, intenzionato a portare Lon-dra fuori dalla Ue il ottobre con o
senza accordo, non abbia in mente
colloqui costruttivi ma stia solo gio-cando a “scaricabarile”, con l’intento
di dare ai partner europei la colpa del
fallimento dei negoziati. Un gioco acui Bruxelles «non intende partecipa-
re», ha precisato ieri la portavoce della
Commissione Natasha Bertaud.Difficile che in questo clima gli in-
contri di oggi e domani con Merkel e
Macron, inevitabilmente dominati daBrexit, possano produrre schiarite
decisive, anche se la cancelliera tede-sca - pur respingendo l’ipotesi di ridi-
scutere l’accordo con Londra - ha vo-
luto lasciare aperto ieri uno spiraglio,sottolineando che la Ue si impegnerà
a cercare «soluzioni pratiche» sul
confine irlandese per evitare che ilbackstop entri in vigore. Lo stesso
Johnson in serata ha sottolineato chela Ue è «un po’ pessimista» sulle pro-
spettive di un accordo che, tuttavia, a
suo dire si può trovare.Per il premier britannico c’è però
anche una partita interna tutta da gio-
care: le critiche via via crescenti sullasua strategia per attuare la
Brexit; tanto più dopo la diffusione,
da parte del Sunday Times, di docu-menti governativi segreti sugli scena-
ri apocalittici di un’uscita senza ac-
cordo. L’Operazione Yellowhammer- questo il nome in codice del piano di
emergenza in caso di no deal - preve-
de pesanti conseguenze per il RegnoUnito nel periodo successivo a Brexit:
tre mesi di caos nella Manica e nei por-
ti, con conseguente riduzione del traf-fico e tracollo del commercio, difficol-
tà nell’approvvigionamento di cibi
freschi, medicinali e carburante, pro-teste e tensioni sociali. Senza contare,
naturalmente, la questione irlandese.
Westminster dovrebbe riprenderei lavori il settembre, ma cento depu-
tati hanno firmato una lettera per
chiedere a Johnson di richiamare iparlamentari dalle ferie per discutere
appunto l’accelerazione su una hard
Brexit per la quale - sostengono - ilprimo ministro non ha un mandato.
Jeremy Corbyn, leader dell’opposizio-ne laburista, lunedì si è impegnato a
fare tutto il necessario per scongiura-
re un’uscita senza accordo. Tra le op-zioni, un voto di fiducia sul governo
Johnson e, in caso di successo ed ele-
zioni anticipate, un nuovo referen-dum su Brexit. Ai Comuni il primo mi-
nistro può contare su una maggioran-
za risicatissima: appena un voto.© RIPRODUZIONE RISERVATARISCHIO HARD BREXIT
No alla richiesta di Johnson
di stralciare il preaccordo
e riaprire i negoziati
Oggi il premier incontra
Merkel che prova a ricucire:
cerchiamo soluzioni pratiche
Scommessa su Brexit. Il primo ministro britannico Boris Johnson
EPADEBUTTO EUROPEO PER JOHNSON
Tra Berlino e Parigi
Il debutto mondiale da premier diBoris Johnson andrà in scena oggi
a Berlino, dove l’ex sindaco di
Londra incontrerà Angela Merkel.La cancelliera continua a sostenere
il dialogo per scongiurare una hard
Brexit, ma il mondo del businesstedesco inizia a pensare che
un’uscita senza accordo sia meglio
della perdurante incertezza.Domani Johnson sarà a Parigi.
L’Eliseo ha fatto sapere che il
presidente Macron e il premierbritannico avranno un pranzo di
lavoro incentrato su Brexit. Anche
Parigi non vorrebbe un no deal masi sta preparando.
LA GIORNATA
Appena giorni dopo essersi for-
malmente ritirati dal trattato sulleForze nucleari a raggio intermedio
(Inf) con la Russia, gli Usa hanno
condotto il primo test missilisticoche sarebbe stato vietato dalle sue
disposizioni, suscitando aspre rea-
zioni da parte di Mosca e di Pechino.Il Pentagono ha annunciato ieri che
il test è stato condotto domenica
scorsa con successo: ilmissile lanciato da terra
(nell’isola di San Nicolas,
al largo della California)ha percorso una traietto-
ria di chilometri, col-
pendo il bersaglio. Il trat-tato da cui Washington si
è ritirata accusando la
Russia di violarlo proibivail lancio di missili capaci di
trasportare testate nucle-ari con una gittata tra i e i .
km. Il portavoce del Cremlino hasottolineato che non sarebbe stato
possibile preparare il test in poche
settimane o mesi, il che dimostre-rebbe che da tempo Washington
preparava l’uscita dall’accordo. Se-
condo il viceministro degli esteriSergei Ryabkov, Washington «ha
chiaramente deciso per una escala-
tion delle tensioni milita-ri», ma ha detto che la
Russia non intende essere
trascinata in una costosacorsa agli armamenti e
non dispiegherà nuovimissili se gli Usa non lo fa-
ranno. Anche Pechino ha
accusato gli Usa di fo-mentare una nuova corsa
agli armamenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATALa Chief executive di Hong Kong
Carrie Lam ha lanciato ieri segnali di
apertura al dialogo e ad accettare unaparte delle richieste dei dimostranti,
accolti però con scetticismo da buo-
na parte del movimento che da oltresettimane organizza imponenti
manifestazioni di protesta. Lam si è
detta disponibile ad aprire una«piattaforma di dialogo» con i citta-
dini, ad ampliare il campo di investi-gazioni sull’operato della
polizia e a condurre un
ampio studio, con il coin-volgimento di personalità
internazionali, sugli ulti-
mi avvenimenti. L’inizia-tiva è parsa evidenziare un
ammorbidimento della li-
nea delle autorità, nella ri-cerca di un compromesso
che possa abbassare le tensioni reso
urgente anche dalle minacce di unintervento cinese. Tra gli ultimi svi-
luppi, si segnala che Twitter e Face-
book hanno accusato la Cina di esse-re fonte di campagne di disinforma-
zione: i due gruppi hanno sospeso
una serie di account ritenuti partedegli sforzi di Pechino per screditare
le proteste a Hong Kong. Il governo
britannico, infine, si è detto «estre-mamente preoccupato»
per la sorte di un impiega-
to del consolato, il enneSimon Cheng, che secon-
do alcune fonti sarebbe
stato arrestato duranteuna trasferta a Shenzhen e
di cui non si hanno più no-
tizie dall’ agosto.© RIPRODUZIONE RISERVATAPrime aperture.
La governatriceCarrie Lam
PENTAGONO
Gli Usa testano un missile
dopo l’uscita dal trattato Inf
HONG KONG
Accolte con scetticismo
le aperture di Lam al dialogo
500
CHILOMETRI
La traiettoria del
missile lanciato
domenica scorsa,
capace di portare
testate nucleari.
Mosca e Pechino
accusano: si
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