VanityAlleUrne
Un agosto di campagna elettorale, in Italia come nel resto del mondo.
L’estate 2019 sarà ricordata come quella della crisi di governo, innescata
da Matteo Salvini ai danni del governo M5S-Lega guidato da Giuseppe
Conte. In attesa di capire se ci saranno le elezioni a ottobre, in altri Paesi
c’è già la certezza delle urne: dal Nord Africa al Medio Oriente, dall’Europa
all’Asia centrale, che siano presidenziali piuttosto che parlamentari poco
importa, la politica sarà la protagonista delle prossime settimane. Per gli
amanti delle statistiche il primo appuntamento è il 24 agosto, con le elezioni
a NAURU, IN PIENO OCEANO PACIFICO: la più piccola repubblica del
mondo rinnova il suo micro-Parlamento di 19 membri. Oltre l’Atlantico due
leader sono in piena campagna: il premier canadese Justin Trudeau, che
si è affidato a un consistente rimpasto di governo in vista del voto del 21
ottobre, e il presidente argentino Mauricio Macri, che ha appena perso le
primarie che porteranno al voto del 27 ottobre. Ecco gli altri appuntamenti.
TUNISIA
15 SETTEMBRE
Il Paese che ha dato il via alla
Primavera araba e l’unico ad
aver compiuto una vera svolta
democratica è chiamato a
eleggere, due mesi in anticipo, il
proprio presidente, dopo la morte
a luglio di Beji Caid Essebsi. Tra
i candidati c’è l’imprenditore Nabil
Karoui, proprietario di Nessma,
principale canale tv privato del
Nord Africa. Confermate
per il 6 ottobre le legislative.
Nel giugno del 2016, pochi giorni dopo il referendum sul-
la Brexit, la giornalista dell’Observer Carole Cadwalladr (al
centro) si recò nel Galles del Sud per indagare il motivo per
cui il 62% degli elettori – la percentuale più alta di tutto il
Regno Unito – aveva scelto di votare a favore dell’uscita
dall’Unione Europea. Arrivata a Ebbw Vale, città che cono-
sceva bene perché ci era cresciuta, rimase sorpresa da quanto
fosse cambiata negli ultimi anni: nuove infrastrutture tra cui
un centro per l’imprenditoria, un centro sportivo, strade mi-
gliori, scuole, e tutto grazie ai finanziamenti europei. Eppure,
giustificando il loro voto, i cittadini parlavano di problemi di
immigrazione, dell’Europa che non aveva fatto nulla, di una
imminente invasione straniera. Quello che Cadwalladr
scoprì poco dopo e che è diventato il centro del suo lavoro
investigativo, è che i cittadini di Ebbw Vale nelle setti-
mane precedenti il referendum erano stati bombarda-
ti su Facebook con video e post dal tono terroristico
facenti riferimento a una imminente entrata della
Turchia nell’Unione Europea.
Oggi sappiamo che quelle false informazioni
erano frutto di una campagna simile a quella
messa in atto in occasione delle elezioni pre-
sidenziali Usa del 2016 finite con la vittoria di
Trump, quando ai cittadini degli Stati in bilico
furono indirizzate notizie false sulla salute di
Hillary Clinton e sul suo coinvolgimento in un giro di prosti-
tuzione minorile. «Ci sono dietro le stesse persone,
le stesse aziende, gli stessi dati, le stesse tecni-
che, lo stesso utilizzo dell’odio e della paura», affer-
ma la giornalista. Che la democrazia sia in pericolo in tutto
il mondo è anche una delle conclusioni di The Great Hack,
il documentario prodotto da Netflix sullo scandalo Cambrid-
ge Analytica, la ex società di consulenza responsabile di aver
utilizzato in modo illecito i dati provenienti da 87 milioni di
utenti Facebook.
Grazie alle inchieste di Cadwalladr e alle informazio-
ni fornite da Christopher Wylie (che però compare poco)
e della enigmatica Brittany Kaiser – ex responsabile della
campagna social di Obama nel 2008, poi passata a Cambri-
dge Analytica, ora attivista per il diritto di ciascuno di
possedere i propri dati – sappiamo che la conoscenza
delle pagine a cui mettiamo like, quelle che visitiamo,
i nostri hobby, le nostre preferenze possono essere poi
utilizzati per creare messaggi che facciano leva sul-
la nostra emotività, spingendoci in una direzione
invece che in un’altra. Si chiama psicografi-
ca ed è una procedura di marketing: una
volta che conosco bene le abitudini e i gusti del
mio target, predirne e influenzarne i comporta-
menti non è poi così difficile. Anche quando il
di SIMONA SIRI
Elezioni? Vi spieghiamo perché
non saranno più libere
Pensate che solo in Russia il voto non sia libero, o che la Brexit e Trump
siano «errori» del sistema? Sbagliato: la democrazia è in pericolo
LA CAMPAGNA
ELETTORALE È QUI
di SIMONA VERRAZZO
LaPresse, AGF, Getty Images, Shutterstock