Corriere della Sera - 01.09.2019

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CorrieredellaSeraDomenica1Settembre2019
CORRIEREDELLADOMENICA


29


L’iniziativa


CentoAngelidelBello


scendonoinpiazza


controimozziconi


«DeturpanoFirenze»


L’


abbandono dei
mozziconi di sigaretta
non è soltanto un
problema di degrado, ma una
fonte di inquinamento: un
mozzicone può impiegare da
un mese a 15 anni per
degradarsi; nevengono
dispersi nel mondo circa
800.000tonnellate all’anno, e
nella sola Firenze, si stima
che gli 80.000 fumatori
producano 1 milione di
cicche.Per questo oltre 100
volontari dellafondazione
Angeli del Bello (3.500, tra
iscritti evolontari, che si

prendono cura della cittàcon
azioniconcrete) sono scesi
ieri mattina in piazza della
Signoria per distribuire oltre
2 mila porta mozziconi
tascabili, partendo dagli spazi
adiacenti alla statua equestre
di Cosimo I. «Una bellafesta
— hacommentato il
presidente Giorgio Moretti —
in cui speriamo di aver
coinvolto i cittadini e la loro
coscienza perché ognuno
possa fare una piccola azione
checontribuisca al decoro e
al rispetto di Firenze».
©RIPRODUZIONERISERVATA

ILPERSONAGGIO


Insieme
Greta
Thunberg
con il padre
Sventa
Thunberg
all’arrivo negli
Usa dopo 15
giorni
di traversata
atlantica(Afp)

«M


asua figlia Greta non si
annoiaastarferma su
una sedia per oread
ascoltareidiscorsi dei
politici?». SvanteThun-
berg sorride: «Avoltemelochiedo anch’io.
Però, no. Lei ascolta tutti, è davverocoinvolta e
attenta».Èorgoglioso della notorietà che ha
raggiunto? Il sorriso si apreancor di più. «È
brava, bravissima anche a scuola, un esempio
per tutti noi». In uncorridoio del Senato italia-
no, il papà della sedicenne più famosa del
mondo mi ha raccontatocosì la «sua» Greta.
Aspettava fuori dalla porta,con l’aria dimessa
daexribelle — i lunghicapelli raccolti acoda,
la giaccastazzonata —, che lei finisse le inter-
vistecon la stampa. Più che un suggeritore,
uno chaperon.
Costrettoaduna vita dacomparsa, prima
come attore di serie tv (l’apparizione più nota,
nel 1997, in un episodio di Skargardsdoktorn,
saga di un medico svedese), poicome marito-
manager della bella e talentuosa mogliecan-
tanted’opera Malena Ernman, sposata nel
2004, oggicome ombra onnipresente al fianco
della sua figlia maggiore (l’altra, Beata,canta, e
nonostante abbia avuto la benedizione sui so-
cial della sorella, ancora non riuniscefolle
adoranti).
Cinquant’anni, nato aStoccolma, Svante è il
figlio d’arte degli attori Olof Thunberg e Mona
Andersson. Da giovane harecitatocon lacom-
pagnia delRoyal Dramatic Theatreedel Rik-
steatern e poi hatentato lacarriera cinemato-
graficacome protagonista di un film sulcom-
positoreJoseph Martin Kraus. Il suo ruolo più
riuscito, però,èquello di accompagnatore,
chauffeur, protettore. Svante, a differenza del-
la consorte mezzosoprano, è presente a tutti i
summit, gli scioperi internazionali, leconfe-
renze, sui treni che hanno solcato mezza Euro-

pa e perfino sulla barcaa vela a pannelli solari
che dall’Inghilterra lo ha portatocon Greta e lo
skipper principino di MonacofinoaNew
York. Come un genitorequalunque sièfatto
fotografarecon levaligie sulla banchina della
stazione o agganciato alla randa in mezzo al-
l’Oceano Atlantico. Ma in famiglia,daunbel
pezzo, non è più protagonista.
Qualcuno ha suggerito maligno che sia stato
proprio lui — oforse l’ambiziosa mamma Ma-
lena—amanovrarelapiccola pervendere
qualche libro in più («Scene dal cuore», scritto
a quattro mani dai due genitori in cui mescola-
no la storia della loro famigliacon quella della
crisi ambientale). Se anchefosse,ediprove
noncene sono, la potenza mediatica di Greta
ha superato di gran lunga il progetto dei suoi
procreatori.
All’inizio, sul podio degli oratori, salivano in
realtà insieme. Qualcosa si èrotto il 9 dicem-
bre scorso, durante uno degli incontricollate-
rali delvertice sul clima diKatowice, inPolo-

nia.Pochi giorni prima dello straordinario in-
tervento che ha lanciato Greta nell’Olimpo de-
gli eco-eroi, papà e figlia sono, fianco a fianco,
ad unaconferenza dell’organizzazione «Scien-
tistWarning». I moderatori fanno più doman-
de al padreche alla figlia,forse intimoriti da
quel visettodabambina timida. Svanteperò,
nonostante lavoceimpostata d’attore e i pro-
fondi occhi azzurri, non è un oratore efficace
come sua figlia. Incespicacon le parole e chie-
de scusa mentre racconta di quando in fami-
glia si mangiavaancoracarneesiguidava
un’auto di grossa cilindrata. Intercala con mil-
le «you know» (sai...) mentrespiegacome il
mondo abbia bisogno di «uncambiamento ra-
dicale di sistema»,einfine balbetta quando
deve tirare leconclusioni. E allora, inaspettata-
mente, sottogli occhi attoniti di noi cronisti
del clima, Greta gli sfila il microfono e sicura
di sé scandisceinuninglese perfettoquello
che papà non riesce a dire: «Practice whatyou
preach», metti in pratica quello che predichi.
La scena è rubata (per sempre) e Svante, da
allora, si è autorelegato nelleretrovie. Oggi si
limita a raccontare ai giornalisti una storia che
ormaiconoscono tutti: Greta undicenne
che smettedimangiareeparlare, la sin-
drome di Asperger, la depressione, dico-
me li haconvinti a diventarevegani e a ri-
nunciareaivoli in aereo, perfino all’auto
elettrica in garage («non possiamo guida-
reauto private sevogliamo raggiungere il
target degli accordi diParigi»,concorda
lui).
Quando iniziano ad invitarla atenere
discorsi pubblici, papàemammaten-
tennano. Sono preoccupati dai periodi
di mutismo selettivoassociati alla sin-
drome di Asperger. Greta non molla. E
quando alla Cop24 diKatowice arringa
la platea,conquistandola, Svantecon-
fessa: «Ho pianto».
Lui ci tiene molto a ricordare che il
suo nome viene da Svante Arrhenius,
scienziatosvedeseepremio Nobel,
che nel 1896 per primocalcolò il rap-
portofra emissioni ed effettoserra.
Unnome, un destino. D’altronde, si
sa, dietro una grande personac’è sempre
una grande mamma e/o un grande papà.Re-
legatonell’ombra.Inumeri socialconferma-
no: Greta ha 1,25 milioni difollower su Twit-
ter. Papà appena 2.340. Ormai lacomparsa
Svantesièabituata al ruolo di seconda fila e
dopo le 3.000 miglia percorse in barcaa vela, si
appresta al nuovotour deforceal seguito della
eco-figlia. Qualche giorno di riposo, poi
l’agenda prevede due summit Onu — il 23 set-
tembreaNewYorkeindicembreaSantiago
—trescioperi climatici globaliesvariati in-
contri traUsa, Canada, Messico e Sud America.
Svante, ma non è stanco? «Sì, un po’ — ci ha
confessato —. Ma questa storia mi hacambia-
tola vita in meglio».
©RIPRODUZIONERISERVATA

diSaraGandolfi


Svante,l’exribelle


fal’angelocustode


«MiafigliaGreta


micommuove»


OrgoglioetimoridipapàThunberg,50anni



Chiè


ATTORE


Svante Thunberg, il papà
di Greta, è attore e
sceneggiatore. È stato il
direttore e produttore
dellacantante lirica
Malena Ernman, sposata
nel 2014. Ha accompagna-
toGreta alla Cop24 di
Katowice (Polonia) e a
NewYorkcon la traversata
diCarlottaLombardo atlantica a impattozero


1


Labattaglia
Nel 2018 Greta
diventa un’icona
manifestando tutte le
settimane davanti al
Parlamento svedese
per sensibilizzare la
politica e l’opinione
pubblica sui problemi
dell’ambiente

2


Ilmovimento
Nasce #FridaysFor-
Future, movimento
sfociato nello scio-
pero mondiale per il
clima (15 marzo
2018). Partecipa alla
Cop24 (Conferenza
sul Cambiamento
Climatico) con un
discorso emozionante

3


L’impegno
Il «Time» la inserisce
tra i 25 teenager più
influenti e, a marzo
2019, viene
candidata al Nobel
per la Pace. Il 23
settembre
parteciperà al
summit sul clima
all’Onu a New York

Letappe

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