La Stampa - 30.08.2019

(avery) #1

.


ALBERTO AIMONE CAT
PRESIDENTE
COOPERATIVA TAXI

*

CLAUDIO LAUGERI

L

e tariffe dei taxi au-
mentano. E i tassame-
tri vanno in tilt. Colpa
di un software, instal-
lato su molte auto pubbliche e
marchiato «Taxitronic», mar-
chio legato a un’azienda a ge-
stione familiare con sede a
Barcellona e sbarcata a Tori-
no nel 2002, passata nel 2010
sotto il controllo di un’altra so-
cietà, la «Interfacom» legata
al «Flexitron Group». A scopri-
re il «baco» è stato Marco For-
chini, 47 anni, titolare della
«Ctt Torino», installatore di
tassametri autorizzato dal Co-
mune assieme alla «Taxicar»
in via Rivarossa 10 e «Aladina
radio», in strada Altessano 55.
Tanto per intenderci, sono lo-
ro a «piombare» le apparec-
chiature, per garantire che
nessuno possa modificare le
tariffe a piacimento. Quei tec-

nici installano i tassametri. E
quando serve, aggiornano i
software. Come è accaduto do-
po l’approvazione delle tariffe
avvenuta il 12 giugno.

I problemi
Il 24 luglio, «Taxicar» mette a
disposizione degli installatori
il software con le tariffe ag-
giornate. «Ho scaricato il pro-
gramma e ho incominciato a
testarlo, come sempre», spie-
ga Forchini. Per l’operazione,
utilizza un tassametro con il
nuovo programma affiancato
a uno con la vecchia tariffa. Il
lavoro «è complesso, ci ho
messo un paio di giorni. Il soft-
ware gestisce molti aspetti e
anche il calendario di cinque
anni, con giorni festivi e feria-
li, distinzione che incide
sull’attivazione delle varie ta-
riffe». E spunta l’errore: con
una certa tariffa, gli scatti av-

venivano ogni 12 secondi an-
ziché ogni 13. Una differenza
non da poco, che poteva far sa-
lire il costo di una corsa da 26
a 30 euro. «Ho avvertito il pre-
sidente della cooperativa dei
taxi», spiega. E lui, ha chiesto
alla società spagnola di rime-
diare, avvisando i colleghi di
rinviare l’aggiornamento del
software. E gli altri due instal-
latori? Nessuna comunicazio-
ne. Salvo le telefonate di «ri-
chiamo» ai tassisti già serviti.
Il 29, «Taxicar» mette a di-
sposizione l’aggiornamento
del programma. Forchini è in
ferie. E gli altri due installatori
provvedono a mettere mano
ai tassametri.
Lunedì, Forchini rientra al
lavoro e ripete i test. Altra ano-
malia: il tassametro non ade-
gua in automatico la tariffa
(superati i limiti degli 8 e dei
13 euro) nelle corse andata e

ritorno con partenza da Tori-
no verso l’area metropolitana.
«Quell’operazione è sempre
stata fatta a mano dal tassista,
il regolamento non prevede-
va e non prevede l’automati-
smo», sostiene Alberto Aimo-
ne Cat, presidente della coope-
rativa taxi che riunisce le ex
«5737» e «5730». Mille e 400
auto bianche sotto la stessa
centrale operativa. Gestita da
un software della spagnola
«taxitronic».

Tesi contrapposte
«Non è così, l’automatismo c’è
sempre stato, c’era nella pri-
ma versione del programma
ed è saltato nell’aggiornamen-
to», spiega Forchini. D’altra
parte, avrebbe poco senso im-
maginare un tassista con gli oc-
chi incollati al display per esse-
re pronto ad attivare la tariffa
appena scocca la soglia degli 8

euro. Di più: sui tassametri
montati dalla «Digitex» (altra
ditta produttrice), la funzione
è automatica. C’è, poi, un’argo-
mentazione legata al regola-
mento comunale. In materia
di «Tariffa progressiva multi-
pla», nell’allegato B viene spie-
gato: «L’applicazione di que-
sto sistema tariffario consente
all’utente, a fine corsa, di corri-
spondere al tassista l’importo
indicato a tassametro più
eventuali supplementi, non in-
seribili automaticamente a tas-
sametro, escludendo in tal mo-
do l’intervento dell’operatore
nella scelta della tariffa da ap-
plicare». Ma se è per questo, la
legge prevede anche un con-
trollo ogni due anni degli «stru-
menti di misura». Sui tassame-
tri, la competenza è del Comu-
ne. E quei controlli non ci sono
mai stati. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

*

La fila fuori la cabina telefo-
nica per un ti amo da dire o
un appuntamento da fissa-
re. I gettoni da inserire per
evitare che le parole riman-
gano sospese. Chiudersi la
porta alle spalle per avere
un po’ d’intimità, con il mon-
do fuori in movimento. Per
molti queste scene sono lon-
tani ricordi. Ma ancora oggi
le cabine telefoniche eserci-
tano un grande fascino. Co-
me una vecchia radio o un gi-
radischi. Funzionano anco-
ra, ma sempre meno perso-
ne le utilizzano. Agicom e
Tim nel 2010 hanno lancia-
to un programma condiviso
di razionalizzazione della te-
lefonia pubblica. A Torino e
provincia, dati aggiornati al
6 giugno di questo anno, so-
no 870 le postazioni di tele-
fonia pubblica dislocate sul
territorio, di cui 635 solo in
città. Il piano locale di razio-
nalizzazione prevede che
nel 2019 ne vengano rimos-

se in tutto 32, 27 a Torino.
Numeri simili a quelli del
biennio 2017-2018, quan-
do Tim ha tolto 36 cabine.
La riduzione pianificata pro-
cede costantemente, ma
non è repentina. Anche per-
ché la telefonia pubblica
consente ancora agli utenti
di poter chiamare gratuita-
mente i numeri di emergen-
za in caso di necessità. La ri-
mozione delle postazioni
pubbliche non avviene da
un giorno all’altro: con lar-
go anticipo viene affisso sul-
la cabina in questione un
adesivo che annuncia la da-
ta in cui verrà rimossa e fino
a quel momento, chiunque
voglia presentare delle la-
mentele, può inviare una
mail ad Agicom. Sarà il Ga-
rante a decidere se avallare
o no la richiesta. E. VEN. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Un lettore scrive:
«Nella mattinata di oggi, ve-
nerdi 23 agosto, mi sono re-
cato al mercato rionale di
Santa Rita. Mentre mi ac-
cordavo con la gentile com-
messa per l’acquisto di due
generi alimentari, un pove-
ro ragazzo migrante cerca-
va di chiedere a me ed ai ti-
tolari del banco una elemo-
sina da posare nel solito
cappellino. Il titolare del
banco lo ha invitato a tende-
re il braccio per sfida ovve-
ro maneggiando un coltello
lungo per il taglio del pane.
Subito, imbarazzato, crede-
vo scherzasse magari cono-
scendolo, poi il migrante si
è rivolto ad un altro ambu-

lante a fianco chiamandolo
“fratello” e questo ha inizi-
to ad inveirgli contro “io ho
un vero fratello, non osare
dirlo piu”.
«Ho quindi capito che era
tutto dannatamente serio,
che la lama vagante era una
minaccia reale. Al che ho ab-
bandonato la mia spesa già
preparata, nello stupore
della commessa, urlando ai
due cialtroni “è solo una

persona, vergognatevi”
scappandomene via.».
DANILO

Un lettore scrive:
«Condominio via Nallino an-
golo piazza Omero. di fron-
te ingresso condominiale
,sono presenti tre piante
pubbliche i cui rami arriva-
no ormai quasi a terra impe-
dendo il passaggio e, nono-

stante reiterate richieste
del nostro amministratore,
non vengono potate! inol-
tre lungo la rete attigua al
passo carraio adiacente sta
crescendo una sorta di fore-
sta nel più assoluto disinte-
resse».
BC

Una lettrice scrive:
«Ho letto che a Moncalieri

c’è un’iniziativa per la puli-
zia fai da te È una bellissi-
ma iniziativa Mio papà, og-
gi ottantaquattrenne, da
40 anni tiene pulita la stra-
dina comunale in cui abitia-
mo. Per senso civico, senso
del dovere e per amore del
bello.
«Se tutti facessero un po’ di
lavoro la nostra città sareb-
be più bella».
BRUNA TABACCO

Un lettore scrive:
«Ora che agosto volge al termi-
ne a consuntivo possiamo valu-
tare la pessima gestione FS del-
la linea suddetta.
«Nei giorni feriali c’è un treno
ogni ora e nei festivi ogni due
ore.
«Detta linea serve dieci paesi del-
le Vallate Olimpiche e il dram-
ma subito dai viaggiatori nei
giorni festivi è da terzo mondo.
«Treni soppressi, treni fermati
a metà percorso perché sofraf-
follati, ridicoli bus sostitutivi
ecc. Tutto a danno di un turi-
smo che ama la montagna. Per-
ché a luglio e agosto non si pro-
gramma un treno ogni ora co-
me nei giorni feriali? ».
FRANCO BUSSO

L’adeguamento della
tariffa per le corse
andata e ritorno fuori
Torino è sempre
avvenuto a mano

L’errore potrebbe
comportare per i
clienti una spesa
maggiore


  1. l’installatore Marco Forchini, che ha scoperto
    le anomalie nel software. 2. Due tassametri a
    confronto, fra quelli installati sui taxi in circola-
    zione a Torino. 3 Le auto bianche


2

Specchio dei tempi

«Minacce a chi chiede l’elemosina» - «Aspettiamo che il Comune ci liberi dai rami»
«Il nonno che si rimbocca le maniche» - «Torino-Bardonecchia da terzo mondo»

Un errore della società informatica ha messo in difficoltà due volte i guidatori delle “auto bianche” e i loro passeggeri

Le anomalie sono state scoperte da un installatore autorizzato. Altri due avevano ricevuto il software difettoso

La sindaca adegua le tariffe dei taxi

Ma i tassametri vanno subito in tilt

IL CASO

1

DONA PER IL DAY HOSPITAL ONCOLOGICO DEL SANT’ANNA - http://www.specchiodeitempi.org - [email protected] - info: 011.6568376

3

la strategia tim

Entro l’anno

via 27 cabine

Ma i telefoni

resistono

Una cabina telefonica

VENERDÌ 30 AGOSTO 2019LASTAMPA 43
CRONACA DI TORINO

T1 PR
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