La Stampa - 23.08.2019

(WallPaper) #1

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ALBERTO CIRIO Il presidente del Piemonte

“Sì al voto subito, serve un timoniere forte”

“Salvini ha fatto bene


a staccare la spina


Su Tav e autonomia


procediamo spediti”


LIDIA CATALANO


A

ppena aveva iniziato
a trapelare da ambien-
ti parlamentari, nel di-
cembre 2018, l’opera-
zione era stata subito ribattezza-
ta dall’allora governatore Ser-
gio Chiamparino uno «scippo
olimpico». Il riferimento è al ma-
xiemendamento alla manovra
di bilancio con il quale viene ri-
chiesto alla Agenzia Torino
2006, creata per realizzare gli
impianti e gestire il post-olimpi-
co, di consegnare all’erario 29
milioni di euro «risparmiati gra-
zie all’oculata gestione delle ri-
sorse». Fondi, tuonava allora
Chiamparino, «che avrebbero
dovuto essere utilizzati per in-
terventi di sostegno alle nostre
valli montane e al sistema neve
e che invece finiscono del calde-
rone del bilancio statale».
Una beffa che si era sommata
a quella già cocente per l’uscita
di scena di Torino dalla partita
dei Giochi 2026. Due pagine da
dimenticare, oppure da riscrive-
re mettendo in campo delle con-
tromosse. Come quella messa a
punto ieri durante il tavolo in
Regione che ha dato il via alla
costituzione di un comitato pro-
motore della candidatura di To-
rino alle Universiadi invernali e
agli Special Olympics del 2025.
Il faccia a faccia tra il presidente
Alberto Cirio e l’amministrazio-
ne comunale, rappresentata
dall’assessore alle Politiche Gio-
vanili Marco Giusta, è stata l’oc-
casione per condividere un pia-
no last minute - anche se reso
più complesso dalla crisi in atto
a Roma - per salvare il tesoretto
olimpico. «Abbiamo tempo fi-
no a settembre per presentare
un emendamento alla finanzia-
ria che ci consenta di trattenere

per noi quelle risorse che ci spet-
tano di diritto, perché frutto di
una gestione virtuosa», ha sotto-
lineato Cirio.
Che ieri, insieme all’assesso-
re regionale allo Sport Fabrizio
Ricca, al presidente del Cus Tori-
no Riccardo D’Elicio e ai rappre-
sentanti di Università, Politecni-
co e Special Olympics ha ribadi-
to la volontà di puntare «sui
grandi eventi sportivi come vo-
lano per promuovere il turismo
e l’economia del territorio».
Proprio in quest’ottica in au-
tunno la Regione lancerà la pri-
ma Sport Commission in Italia:
un progetto che, sulla scia di
quanto già avviene con succes-
so per il cinema attraverso la
Film Commission, doterà il terri-
torio di uno strumento per at-
trarre grandi eventi sportivi e
trovare le risorse necessarie a
realizzarli. Le idee non manca-
no. «Uno degli obiettivi è far pa-
rire il Tour de France dal nostro

Piemonte», svela Cirio. Ma i pro-
getti sono tanti. «Il governo ci ha
già dato il via libera su Universia-
di e Special Olympics - aggiunge
Ricca - Ma nel 2025 vorremmo
portare a Torino anche la prima
edizione delle para Universiadi
e l’anno prima, nel 2024, i Win-
ter Masters Games». Per l’asses-
sore comunale Giusta, che si oc-
cupa anche di promuovere Tori-
no come città universitaria,
«questi eventi sono un’occasio-
ne per realizzare nuove residen-
ze studentesche, di cui Torino
ha estremo bisogno».
Il prossimo incontro per por-
tare avanti le candidature si
terrà il 5 settembre in Comu-
ne. Un segnale di disgelo da
parte del nuovo inquilino di
piazza Castello, dopo i primi
due mesi di convivenza non
proprio pacifica con la sindaca.
È già il tempo dei buoni proposi-
ti d’autunno. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

C

ome cittadino e co-
me espressione di
una forza politica di
centrodestra, Alber-
to Cirio auspica che si vada al
voto subito «perché il Paese
sta affrontando una fase di
grande difficoltà, il mare è in
tempesta e ha bisogno di un ti-
moniere forte, che proceda sul-
la rotta senza tentennamen-
ti». Ma come presidente del
Piemonte non teme per i dos-
sier aperti, a partire dalle infra-
strutture «perché molti proget-
ti sono già blindati e perché so-
no certo che qualunque cosa
accada prevarranno il buon
senso e il rispetto istituziona-
le».
Presidente, cosa pensa dell’i-
potesi di un governo
Pd-M5S?
«Mi auguro che sia un’ipotesi
infondata, lo spero nell’inte-
resse del Paese. Perché sareb-
be di fatto un governo di mino-
ranza nell’opinione pubblica,
nel sentire delle persone. Io
credo nell’unica soluzione
possibile in questi casi e che la
democrazia impone: dare la
parola ai cittadini. Per rispet-
tare la volontà popolare, che
è stata chiara anche dall’esito
delle ultime elezioni europee.
C’è stata un’esperienza di go-
verno che non ha portato un
esito positivo, quindi è giusto
cambiare. Poi c’è chi ha paura
del voto e vuole realizzare so-
luzioni innaturali. Ma l’espe-
rienza insegna che questo ti-
po di soluzioni durano poco e
fanno danni».
Un governo tecnico sarebbe
più digeribile?
«Non credo. Se fosse per una
necessità contingentata nel
tempo potrebbe anche avere
un senso, ma il timore è che
dietro a un governo tecnico ci
sia la volontà mascherata di te-
nere in piedi questa legislatu-
ra per assecondare il desiderio
di qualcuno di conservare la
propria poltrona».
Quindi ha fatto bene Salvini a
staccare la spina?
«Sì, e lo dimostrano esperien-
ze come quella del Piemonte,
dove il centrodestra unito ha
vinto le elezioni. Allo stesso
modo una coalizione di centro-
destra al governo potrebbe of-

frire un progetto chiaro da at-
tuare. Diamo la parola ai citta-
dini e permettiamo che siano
loro a decidere».
Non crede che le turbolenze
di Roma potrebbero rimette-
re in discussione il progetto
Tav?
«No, l’ho già ribadito più volte.
Ovviamente continuiamo a vi-
gilare, ma con il via libera ai
bandi di gara per il lato italia-
no del tunnel l’opera è ormai ir-
reversibile».
E il suo piano per rientrare
nella partita dei Giochi 2026?
«Anche su quel fronte proce-
diamo senza indugi. È chiaro
che la sponda di cui abbiamo
beneficiato fino ad ora a Roma
ha agevolato il dialogo, ma re-
stiamo convinti della bontà
della nostra proposta, che con-
sente di risparmiare enormi ri-
sorse pubbliche e ridurre l’im-
patto ambientale utilizzando
gli impianti esistenti».
Teme per la battaglia sull’au-
tonomia?
«Su quel fronte si dovrà vede-
re. Ma non è una battaglia con
un colore politico: la richiede
l’Emilia di centrosinistra come
il Veneto di centrodestra. È un
percorso in cui crediamo mol-
to e che entrerà nel vivo nei
prossimi giorni, con il confron-
to in Consiglio regionale. Re-
sto convinto che quei dieci mi-
liardi di euro in più che oggi i
piemontesi pagano al governo
senza ottenere nulla in cambio
sono un lusso che la Regione
non può più permettersi. Indi-
pendentemente da chi cgover-
na qui o a Roma».L.CAT. —
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Un emendamento alla finanziaria per provare a salvare i fondi che l’erario ha chiesto indietro

“Quelle risorse sono frutto di una gestione virtuosa e vanno reinvestiti per Torino e per le valli”

Il piano di Regione e Comune


per tenere il tesoretto olimpico


ALBERTO CIRIO
PRESIDENTE
REGIONE PIEMONTE

FABRIZIO RICCA
ASSESSORE REGIONALE
ALLO SPORT

MARCO GIUSTA
ASSESSORE COMUNALE
ALLE POLITICHE GIOVANILI

ALBERTO CIRIO
PRESIDENTE
REGIONE PIEMONTE

2025
l’anno in cui Torino,
se risulterà vincitrice,
ospiterà Universiadi
e Special Olympics

INTERVISTA

Il sopralluogo della giunta regionale a Chiomonte lo scorso 9 agosto


Il voto in Piemonte
ha dimostrato
che il centrodestra
unito è la soluzione
di governo vincente

La pista dell’Oval Lingotto: uno degli impianti olimpici realizzati dall’Agenzia Torino 2006

IL CASO

A ottobre lanciamo
la Sport Commission:
puntiamo a far
partire dal Piemonte
il Tour de France

L’autonomia è una
battaglia senza
colore politico: la
chiede anche l’Emilia
di centrosinistra

Oltre a Universiadi
e Special Olympics
vogliamo puntare
anche ai Masters
Games del 2024

Questi eventi sono
un’occasione per
realizzare residenze
per studenti, di cui
c’è estremo bisogno

29
i milioni di euro
in mano all’Agenzia
Torino 2006 che lo Stato
chiede di restituire

VENERDÌ 23 AGOSTO 2019LASTAMPA 43
CRONACA DI TORINO

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