La Stampa - 23.08.2019

(WallPaper) #1
.

GIGI D’AGOSTINO Il dj diventato leggenda ha già in programma il compleanno in Olanda

“Nel 1999 l’Amour Toujours


cambiò la dance e la mia vita


Torino, tornerò per la festa”


PAOLO FERRARI


T


ra le opportunità
diurne e gratuite del
TOdays Festival c’è
la mostra «A Blessing
In Disguise», che si inaugura
oggi alle 14 alla galleria d’arte
Gagliardi e Domke. Greta Eli-
sabetta Vio e Marco Curiale
hanno curato la prima perso-
nale di Alessandro Putignano,
24 anni, fotografo torinese al
debutto in pubblico con una vi-
vida indagine per immagini
sulla scena punk attuale dei
sobborghi londinesi. Ragazze
e ragazzi mezzi nudi che si
spintonano, lividi, colori incen-
diari inattesi per una sottocul-
tura legata alle tinte scure. Un
colpo di fulmine per il giovane
artista nato e cresciuto a Ciriè,
che ora mette quelle emozioni
forti a disposizione di tutti. «A
luglio dell’anno scorso mi resi
conto che Torino e l’Italia non
mi offrivano più stimoli - dice
Alessandro -. Sono partito per
Londra alla cieca, l’unica cer-
tezza era che potevo contare
sull’ospitalità di un’amica».
Arrivato in Inghilterra, il fo-
tografo imbraccia l’attrezzatu-
ra, mette da parte la passione
per jazz e rap e si catapulta a
un concerto punk. «Un bene in-
sperato», come recita il titolo
della mostra: «C’era un’ener-
gia straordinaria, il pubblico
era composto da gente di età
compresa tra i 16 e i 23 anni.
Avevo trovato quel che cerca-
vo. Entrare nella loro comuni-
tà è stato semplice, non sono
diffidenti come i punk di un
tempo. Ciascuno coltiva la pro-

pria creatività, molti suonano,
altri disegnano, e io sono stato
accolto a braccia aperte. Il bal-
lo è un atto spontaneo, libera-
torio, i movimenti sono casua-
li e gli spintoni fanno parte di
un gioco». Ma senza regole:
«Sono stato anche a un paio di
concerti punk vecchia manie-
ra e ho notato la differenza. Lì
mentre fotografi puoi ritrovar-
ti steso per terra e i movimenti
non sono così naturali, la gen-

te si muove come seguisse pro-
tocolli prestabiliti».
I nomi delle giovanissime
band sono magari al limite del
presentabile, Pussyliquor su
tutti, il topless a un certo pun-
to della serata prende il soprav-
vento e l’atmosfera si sposta
senza inibizioni dal punk al
pop. Merito anche dei colori
fluo e dell’arcobaleno creato
dai vestiti sgargianti di ragaz-
ze e ragazzi: «Tutto è rappre-

sentato nelle foto così com’è,
non ho sovraccaricato niente
in questo senso. I miei unici in-
terventi hanno riguardato i
contrasti, con quelli ho un po’
giocato, ma lo stile che si perce-
pisce visitando la mostra rap-
presenta la realtà di una comu-
nità che ho conosciuto e foto-
grafato con gli occhi di un bam-
bino». L’urgenza punk, del re-
sto, si avverte anche nei tempi
in cui il progetto è nato da zero

ed è approdato al prestigioso
cartellone di TOdays nella se-
zione TOLAB, sostenuta dalla
Compagnia di San Paolo: Puti-
gnano è arrivato a Londra il 5
luglio 2018 e ora già espone i ri-
sultati di quell’esperienza
esplosagli tra le mani. La galle-
ria d’arte è in via Cervino 16 e
la mostra si può visitare oggi,
domani e domenica dalle 14 al-
le 18 con ingresso gratuito. —
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INTERVISTA

PAOLO FERRARI


W

ikipedia ha fat-
to cilecca. Il di-
sco «L’Amour
Toujours» di Gi-
gi D’Agostino non uscì il 21
agosto 1999, bensì a fine no-
vembre dello stesso anno.
L’errore ha tradito i social,
che inneggiano al popolare
dj torinese e all’album che lo
trasformò in fenomeno inter-
nazionale, iscrivendo Torino
al registro delle capitali dan-
ce mondiali. La sindaca Ap-
pendino lo ha invitato con un

post a tornare in città per fe-
steggiare e lui si è detto onora-
to: a novembre sarà festa.
D’Agostino, come nacque
quel disco?
«Sperimentando, non certo
col pensiero che potesse ave-
re un successo del genere.
Avevo iniziato a cantare nel
1997, prima di allora ero mol-
to restio a usare la voce, pro-
venivo da una formazione un-
derground e diffidavo da tut-
to quel che poteva suonare
commerciale. Prendendo
maggior confidenza sono ve-
nute fuori “Elisir”, “Another
Way”, “L’Amour toujours” e
ho capito che si poteva lavora-

re in quella direzione».
In che Torino era cresciuto?
«La città industriale, i miei
erano arrivati da Salerno e io
sono nato a Mirafiori. Dopo
le mediemi ero iscritto all’i-
stituto tecnico, il Galileo Ga-
lilei che stava in via Nizza. Ci
rimasi solo un anno, giusto il
tempo di imparare a monta-
re la centralina delle luci psi-
chedeliche. Poi abbandonai
gli studi, in condotta eroin-
gestibile».
E approdò ai club?
«Iniziai per l’appunto come
tecnico luci, era abitudine
che a quelli come me dopo un
po’ venisse concesso di met-
ter su anche qualche disco.
Eravamo al Woodstock, in
corso Moncalieri lungo il fiu-
me dalla parte opposta delle
Molinette. Dopo un po’ con i
miei amici prendemmo in ma-
no la situazione delle serate».
Fino ad approdare al gigan-
tesco Ultimo Impero di Aira-
sca, un colosso da 8. 000 per-
sone. È un caso che il club ab-
bia chiuso nel 1998 e il suo
best seller sia uscito l’anno
dopo?
«Sì, anche perché io all’Ulti-
mo Impero organizzavo le se-
rate all’inizio, tra il 1993 e il
1994, in seguito mi esibivo

soltanto come ospite. Suona-
vo cupo, minimale. Poi mi so-
no aperto, ma se mi avessero
detto che un giorno sarei sta-
to percepito come pop non ci
avrei mai creduto».
Cos’ha in programma per fe-
steggiare il ventennale de
“L’Amour Toujours”?
«Per adesso un grande even-
to in Olanda e poi una lunga
serie di concerti in Europa,
dal momento che si accorse-
ro del disco prima all’estero
che in Italia. E poi vediamo co-
sa si potrà combinare a Tori-
no, non vedo l’ora di tornar-
ci».
Dove vive ora?
«In Svizzera, vicino a Luga-
no, dove ho la casa e gli studi
di registrazione».
A Torino ha sempre i genito-
ri però: è vero che suo papà
Nicola suona la fisarmoni-
ca?
«Eccome, sono cresciuto in
un contesto folk. Purtroppo
non ha avuto la possibilità
di fare il musicista di profes-
sione, iniziò come operaio
in fabbrica e poi fece altri la-
vori. Ma l’orecchio lo devo
anche a lui e che io viva di
musica è una specie di se-
gno deldestino». —
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ELISABETTA ROSSO
A fine gennaio il blues torna a
casa. Dagli angoli di mondo,
esponenti del genere si ritrova-
no a Memphis, per l’Internatio-
nal Blues Challege, avvolti nel

caldo abbraccio della musica
meticcia. E l’Italia ha scelto i
suoi ambasciatori: giovani, in-
tensi, sono Boogie Bombers.
Andrea «Boris» Borasco, voce e
armonica a bocca, 31 anni, Joe-
le «Joe» Musso, chitarra, 30 an-
ni, Simone Marazzo, alla batte-
ria, 31 anni e Marco Lorandi, al
basso, 29. «Il nostro professore
di italiano ci ha presentati, già
suonavamo blues, abbiamo co-
minciato con le jam, poi abbia-
mo sentito la necessità di fare
qualcosa di nostro».
Così Joele e Boris, nel 2004, in-
nescano il progetto, reso poi soli-

do dall’arrivo della trama ritmi-
ca: Marco e Simone. Musica spor-
ca, con l’anima rurale, e che ti la-
scia addosso l’odore della polve-
re da sparo. Fedeli alle radici, i
Boogie Bombers sperimentano,
rubano e attualizzano il blues,
mantenendone l’anima ibrida e
cangiante. Le sponde del Missis-
sippi sono inquinate da un sound
che tocca rock, funky, hip hop
senza perdere quel retrogusto di
guano, fango e zanzare. «I primi
esperimenti nascono nel 2014,
con la registrazione di alcuni
brani, fra cui Radioactive Ma-
ma e la nostra versione di Chic-

ken in the Corn» dice Joele. Poi
nasce Docks Dora Session, rac-
colta di inediti registrati in presa
diretta, con l’impronta del live.
«Avevamo vinto 15 ore di regi-
strazione, ma non sapevamo co-
me si registrasse un album» con-
fessa Marco.
E dalle ceneri del lavoro na-
scono nuove idee, che matura-
no, anche a causa di un inghip-
po legale che li porta a chiudersi
per sei mesi in sala prove. «All’i-
nizio ci chiamavamo Fratelli Ta-
basco, poi un giorno ci comuni-
cano che abbiamo violato un no-
me sottoposto a copyright, dicia-

mo che dal problema si è inne-
scata la miccia per una meta-
morfosi». Nome diverso, stesse
facce, la reincarnazione dei Fra-
telli Tabasco, porta con sé muta-
zioni genetiche. Il sound punta
all’essenziale, il blues rimane co-
me cardine concettuale, ma am-
micca ai primi Black Keys, ri-
prendendo qualcosa dai Queen
of the Stone Age, con un richia-
mo ai The North Mississipi All-
stars. «Vogliamo ricreare un
blues personale, che arrivi diret-
to, senza fronzoli, siamo fra il sa-
cro e il profano, con una nostra
identità».

Il volto dei Boogie Bombers
prende forma nel nuovo lavoro:
«I brani ci sono, gli arrangiamen-
ti pure, ma è un lavoro più matu-
ro, studiato, e necessita di tempo
e strategia, uscirà nel 2020». Per
un’anteprima di ascolto, i Boogie
Bombers si esibiranno il 30 ago-
sto al Vinovo Blues. «Il nostro
obiettivo è portare il live in stu-
dio, è nel live che esce la nostra ve-
ra natura». Lo dimostra una frase
scritta da Boris, estrapolata da
uno dei primi brani portati in sa-
letta: «Non mi fido di chi non su-
da». E come dargli torto, si può
forse rimanere fermi davanti a
chitarre abrasive e voci sangui-
gne? Il sudore è il pegno, quello
che devi pagare, per avere acces-
so a una musica grezza, tirata e
rude, che ti entra in pancia e si im-
prime sulla pelle. —
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Alcuni scatti di Alessandro Putignano, 24 anni, fotografo torine-
se: la sua mostra «A Blessing In Disguide» allestita in occasione
del TOdays Festival è stata curata da Greta Elisabetta Vio e Marco
Curiale. Aperta fino a domenica dalle 14 alle 18. Ingresso gratis.

AL COLOSSEO

Lunga coda

e sold out

per la street art

a teatro

Parte bene la mostra «Street
Art in Blu» aperta al Colos-
seo. Ieri pomeriggio alle 15,
in pieno periodo di ferie esti-
ve quando in genere la città è
deserta, una lunga coda si è
formata all’ingresso del Tea-
tro. Fino al 29 settembre sa-
ranno esposte, tra palco e
platea in una location inedi-
ta, opere di Banksy, Blu e al-
tri street artists. —

Gli imperdibili

Al TOdays Festival
gli psichedelici Blind
e gli Spiritualized

L’invito della sindaca Appendino

Il dj torinese Gigi D’Agostino: il suo album «L’Amour Toujours» compie 20 anni a novembre

SOCIETÀ, CULTURA & SPETTACOLI

EVENTO

La mostra di foto “A Blessing In Disguise”


s’inaugura oggi alla galleria Gagliardi e Domke


Trasgressivi

ma più pop

Ritratto

dei punk 4.0

Gli imperdibili del TOdays di
oggi sono gli inglesi Blind, na-
vigata band a trazione psiche-
delica in concerto alle 22. Li
precedono sul palco di via Ci-
gna 211 l’americano Bob
Mould, che apre il festival alle
18, gli Spiritualized del visio-
nario britannico Jason «Space-
man» Pierce e l’indie rock dei
Deerhunter di Atlanta. Alle 23
all’Ex Incet di via Cigna 96/17
si scatena la festa «Paradiso
tropicale», scaldata dalla cum-
bia digitale degli argentini
Chancha Via Circuito, dal duo
peruviano mascherato Den-
gue Dengue Dengue e poi mes-
sa in elettronica pura dal tede-
sco Wolf Müller e dall’olande-
se Interstellar Funk. Si chiude
alle 4 del mattino. Tra le attivi-
tà del cartellone TOLAB, alle
15 al Mercato Centrale di Por-
ta Palazzo c’è l’incontro ravvi-
cinato con gli umbri Fast Ani-
mals Slow Kids, invitati dalla
Scuola Holden a svelarsi al
pubblico fuori palco tra rac-
conti e canzoni, mentre la gal-
leria Gagliardi e Domke ospi-
ta il workshop «L’autoperce-
zione nella musica», protago-
nisti, tra gli altri, Dardust e
Bianco. Il biglietto per lo Spa-
zio 211 costa 30 euro, per l’Ex
Incet 15 euro, l’abbonamento
giornaliero 40 euro. Gli eventi
TOLAB sono gratuiti. P. FER. —
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La sindaca Chiara Appendino, con un post su Facebook, ha invitato il dj
torinese, diventato un mito internazionale grazie alle sue hit, a festeg-
giare il compleanno di L’Amour Toujours a Torino: «Ti aspetto a Palaz-
zo Civico così a novembre si festeggia come si deve». La risposta non
si è fatta attendere: «Con grande onore» ha scritto D’Agostino. —

Borasco, Joele «Joe» Musso, Simone Marazzo e Marco Lorandi

FOTO DAL PROFILO FACEBOOK

I “boogie bombers” saranno in concerto il 30 agosto

“Il nostro blues sperimentale ha l’anima che odora di fango e sudore”


I Boogie Bombers: Andrea «Boris»

In cerca di una dimensione
o in fuga dalle etichette:
sono le band emergenti che
incrociano Torino. Viaggio
tra i gruppi che
sperimentano, contagiano,
attirano le nuove
generaioni e osano fra
palco e garage.

VENERDÌ 23 AGOSTO 2019LASTAMPA 51

T1 PR
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