Corriere della Sera - 20.08.2019

(C. Jardin) #1


36 Martedì20Agosto2019CorrieredellaSera


Spettacoli


LaclassificaFimi
IrapperdiMacheteancoranumerouno
Per la sesta settimana è ancora «Machete mixtape 4» il disco più
venduto/ascoltato in streaming in Italia. Ilcollettivo di rapper
capitanato da Salmo, HellRaton e Slait guida la classifica Fimi/Gfk,
seguito da Ultimo che siconferma al secondo postocon «Colpa delle
favole» e al quartocon «PeterPan». Nuova entrata al tre per gli
Slipknot, metal band americanacon «We are not your kind», anche
primi nei vinili. Al quinto posto Salmocon «Playlist». Intesta ai singoli
rimane «Una volta ancora» diFred DePalma con Ana Mena.

Ildramma
L’attore Pietro
Taricone,
compagno di
Smutniak, è
morto nel 2010
dopo un lancio
col paracadute

ConleFrecce
L’attrice in volo
a bordo di un
jet delle Frecce
Tricolori in uno
scatto
pubblicato su
Instagram

Inpiscina
Una scena di
«Venetika», il
corto di Ferzan
Ozpetek che
verrà
proiettato a
Venezia

L


ihafesteggiati pochi
giorni fa. E anche se i
40 sonoinuovi 20,
l’idea di esserealla
boa della vita non si
può ignorare. «I 40 anni sono
una data simbolo — ammette
Kasia Smutniak —. La fine del
primotempo, l’inizio del se-
condo. Si tirano le
somme, si scrive
una nuovasce-
neggiatura».
Come per un
film.
«Sì, ma qui
la storiaèla
tua. Chea20
anni vuoi fare
millecose, a 40
meno. Moltele
hai realizzate,
molteaccanto-
nate.Posso dire
che oggi sono più
tranquilla, mi ac-
cettoper quel che
sono, una donnacon
affetti saldi, una mam-
macon due figli».
Sophie, 14 anni, nata
dall’unioneconPietro
Taricone, e Leone, anni 5,
conl’attualecompagno, il
produttoreProcacci. Una
stabilità inseguita da sempre.
«Mio padre era un militare,
sono cresciuta spostandomi
dicontinuo in mezzaPolonia,
ho girato il mondocome mo-
della, da 20 anni vivo in Italia.
Le radici si allungano, la mia
animaènomade, il bagaglio
leggero. Sempreprontaari-

partire».
Propositi prossimiventuri?
«Li ho messi nero su bian-
co. I più importanti sono per-
sonali».
Niente lavoro?
«No, il lavoro è tuttofortu-
na. Io parlo di obiettivireali,
che dipendono da me.Per
esempio, nuotarecon le bale-
ne. Ovolare, la mia passione.
Ho il brevetto da pilota e dire-
centehoavutolafortuna di
saliresuunjet delle Frecce
Tricolori!».
Momenti da brivido.
«No, di pura bellezza.Vo la-

reti offre un punto di vista di-
verso, guardarelaTerra dal-
l’altoaiutaaridimensionare
le cose. L’adrenalina nonc’en-
tra.Stai sopra le nuvole,vedi
luciecolori straordinari.
Un’esperienza intima, quasi
mistica. Chi ha lettoSaint-
Exupéry mi puòcapire».
Inevitabile pensare alvolo fa-
tale che le ha portato viaTari-
cone. Un doloreterribile da
lei trasformatoinsperanza
creandocon la PietroTarico-
ne Onlus una scuola in Nepal.
«La Ghami Solar School tra
le montagne del Mustang è
diventata per tanti bimbi
un’occasione di partenza, per
la comunità una possibilità di
riscatto.Vogliamo allargarla,
abbiamo bisogno di aiuti. So-
stenerelaraccoltafondicon
il crowdfunding, sarebbe
per me il più belregalo».
A se stessa haregalato un
anno sabbatico.
«Anziché raccontare
le vite degli altri, mi so-
no data un po’ ditempo
per vivere la mia. Quel-
la quotidianità che
tantomimanca: se-
dermi al barconun
caffè, leggere i giornali,
andareaprendereifigli a
scuola... Cose semplici e dif-
ficili, nonvoglio rinunciarci
più. Non ho fretta ditorna-
resul set. Lo faròsolo se
nevale la pena».
Per esempio sec’è unre-
gistacome Ozpetek.
«SeFerzan chiama, io

rispondo!Unartista genero-
so, sacoinvolgerticon geniale
leggerezza. È statocosì perAl-
lacciate le cintureeora per
Venetika,ideatocome opera
d’arte per la Biennale.Unpic-
colo film suggestivo, onirico,
sull’essenza acquaticadiVe-
nezia. Complesso darealizza-
re, tutto girato dentro una pi-
scina, trattenendo il fiato».
E«Venetika» la riporterà il 3
settembre alla Mostra del Ci-
nema, dove il film, evento
clou della Campari Lounge,
verrà proiettatosuuna piat-
taforma galleggiante.
«Sono molto legata al Lido.
Nel 2012 sono stata madrina
della Mostra. Due settimane
bellissime, mi alzavoall’alba
per non perdermi un film».
Tra poco lavedremo anche in
«Dolce fine giornata».
«Unfilm polaccogiratoin
Toscana daJacek Borcuch. La
storia di una poetessa premio
Nobel (interpretata da Krysty-
naJanda, musa diWajdandr)
che decide direstituirlo. Io in-
terpreto sua figlia. Sono fiera
di farpartediquestopiccolo
film moltoimportante. Che
parla del peso delle parole, di
comevengono usate. E anche
degli steccati tra popoli. Io so-
no nata oltreilMuro, ho vis-
sutosulla mia pellecosa vuol
dire stare “dietro”.Per questo
credo nell’Europa e mi batterò
sempreperché di muri non
nevengano più eretti».
GiuseppinaManin
©RIPRODUZIONERISERVATA

Sorriso
L’attrice Kasia
Smutniak ha
compiuto 40
anni lo scorso
13 agosto

IeriseraaTorredelLago


Cinzia Tedesco: «Il mio Puccini in versione jazz»


G


iacomo Puccini, grande
innovatore, ha anticipa-
toil musicalesenon
fosse mortocosì presto sareb-
be arrivatoalla dodecafonia.
Ma si è mai sentito Puccini in
chiave jazz?
Ieri sera alFestival pucci-
niano diTorre del Lago lavo-
calist CinziaTedesco hatenu-
tounrecitalcon il suo gruppo
(Stefano Sabatini al pianofor-
te, Luca Pirozzi alcontrabbas-
so, Pietro Iodice alla batteria,
più gli archi dell’Orchestra del
Festival), anticipandocosì
l’uscita del suocdMister Puc-
cini. «Il titolo ricorda un disco
di Ella Fitzgerald, il mio faro,
Mister Paganini.Poi mi piace

l’utopia di poterincontrare
PucciniaNewYork, che era
un po’ americano nella sua vi-
sionarietà, senza scomodare
LaFanciulla delWest».
Dateleicolori,comeaCa-
varadossi, allacantantepu-
gliese che fu lanciata da Pippo
Baudo in tv, e ridipingerà l’au-
torediTosca. Dunque ecco
Recondita armonia«come
uno swing»;E lucevan le stel-
lediventa «una sorta di haba-
nera»colsax diJavier Girot-
to»;Quando men vodaLa
bohèmeè«uno standardsu
tempo dispari e non il classi-
co4/4»;Vissi d’arteha la fi-
sarmonicadiAntonello Salis
eChe gelida maninala trom-

ba diFabio Boltro. Gli arran-
giamenti di PinoJodiceri-
compongono le tavolozze
pucciniane incasa del creato-
re. Rispetto delle melodie ori-
ginali e niente virtuosismi.

Cinziacanta anche le arie
deitenori,esièpermessa lo
sfizio, o il lusso, di scrivereun
testoalCoro abocca chiusa
della Butterfly, «sono parole
d’amore, perché muore
d’amore, è il grido di una don-
na innamorata».
Errori da evitare? «La pre-
tenziosità, latentazione di
strafare, evitareloscatper
esempio, cioè laforma jazz
che imita gli strumenticon la
voce. Non imito icantanti liri-
ci. È Puccinicome lo vive una
musicista di oggi. Sono una
jazzista, ho immaginatouna
lettura moderna».
Puccinieledonne: eraca-
pacesolo di amori simulta-

nei. «Se nella musica sfiorò la
dodecafonia, nella vita era
monocromatico!». La lirica
non era la passione di Cinzia
Tedesco.Reazioni dal mondo
accademico? «Positive. Il pro-
getto è sostenuto dallaFonda-
zione delFestival e patrocina-
to dallaFondazione Puccini di
Lucca.Avevofattoun’opera-
zione analogacon Ve rdi, è an-
data bene, ha avutouna ri-
stampa. All’inizio erano tutti
scettici. Si sono ricreduti.
Puccini soltanto in apparenza
èpiù facile».Avrà successo?
Tra non molto,Un bel dì ve-
dremo.
ValerioCappelli
©RIPRODUZIONERISERVATA

Sulpalco
La cantante e
compositrice
Cinzia Tedesco. Il
suo ultimo album
è «Verdi’s Mood»

Chiè


●Cinzia
Tedesco,
pugliese ma
cresciuta
artisticamente
a Roma, non ha
mai studiato né
ascoltato da
ragazza l’opera
lirica. Dopo
«Verdi’s
mood»,
prosegue nella
rilettura jazz
dell’opera con
l’album «Mister
Puccini»

VersoVeneziaL’attrice sarà alla Mostra, protagonista di un corto di Ozpetek sull’acquaelac ittà


Kasia, voglia di volare


«Hoappenacompiuto40anni,iniziailsecondotempodellamiavita


Adessocercoobiettivireali,pilotareaereiaiutaaridimensionarelecose»


❞Non ho
fretta
di tornare
sul set,
mi manca la
quotidianità
Anziché
raccontare
le vite
degli altri,
mi sono
data tempo
per vivere
la mia

❞Sono nata
oltre
il Muro,
ho vissuto
sulla mia
pelle cosa
vuol dire
stare
«dietro»
Credo
nell’Europa
emibatterò
contro
imuri
Free download pdf