Sono appena tornato
e non ho voglia di
pensare molto al
razzismo. Senza
buttarla in politica
spero almeno
che le cose siano
migliorate
STEFANO NICOLI/LAPRESSE
f
g
Non ho certo paura
di fallire, sono nella
mia città, può darmi
più di qualsiasi altro
posto. Se sono qui
per destabilizzare
la squadra? Sì
ma in senso positivo
La Nazionale?
L’Europeo è un mio
obiettivo in modo
assoluto. Da quando
c’è Mancini dipende
solo da me. Con gli
altri ct purtroppo
non era così
Quindi?
«Ora non conosco personalmente il
caso Sarri, ma non gli consiglierei di
andare in panchina sabato.
Suggerirei piuttosto, a partire da
subito, o da quando è stata
diagnosticata la polmonite, il più
classico dei riposi domiciliari
aspettando che l’antibiotico faccia
effetto nei primi tre giorni di
assunzione».
Niente strascichi?
«Se ben curata la polmonite non
lascia tracce. Ma bisogna guardarsi
dai giorni successivi: di solito si parla
di quattro settimane di
immunodepressione durante la
quale il paziente, o meglio l’ex
paziente, è più esposto».
Gli consiglierebbe di smettere di
fumare?
«Sì».
— e.si.
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MARCO CANONIERO/SYNC
dal nostro inviato
Enrico Currò
BRESCIA — Per essere Itaca, ieri, al
Novotel di Brescia 2 mancava la
spiaggia. E per essere Ulisse, a Ma-
rio Balotelli mancava la certezza
di avere fatto una scelta astuta, at-
traccando al porto di casa dopo
lungo e agitato periplo. Adesso sol-
tanto lui, giocando come sapreb-
be, potrà cancellare le due grandi
incognite del suo riapprodo in A:
quella sull’ennesimo ritorno in Na-
zionale, in tempo per Euro 2020
(«Io lo voglio assolutamente»), e
quella sulla riapparizione negli sta-
di di un’Italia incattivita e ostaggio
dei razzisti, per i quali la pelle di
Balotelli, simbolo dell’integrazio-
ne, resta tra i bersagli prediletti.
Di sicuro, quando Mario si è af-
facciato dalla finestra al primo pia-
no dell’albergo in cui il Brescia neo-
promosso ha organizzato la sua
presentazione perché la sede so-
ciale sarebbe stata troppo piccola,
si è capito una volta di più quale
sia l’unico sentimento che il cen-
travanti più istintivo d’Italia non
genererà mai: l’indifferenza. Nella
sua città sta già generando affetto,
ricambiato. Nelle altre chissà, non
ci vorrà molto per capirlo. Il suo
collega Sturridge, attaccante del
Liverpool, dopo la vittoria nella fi-
nale di Champions raccontò a Re-
pubblica che la lotta contro il razzi-
smo nel calcio si è fatta più compli-
cata e rivelò di avere condiviso
questa preoccupazione proprio
con Balotelli. Il quale non dribbla
mai l’argomento: prova a esorciz-
zarlo: «Non voglio pensarci ora,
ma mi auguro che certi episodi
non si ripetano». Concetto appro-
fondito per Mediaset: «Non voglio
entrare in politica, né a destra né a
sinistra. Ma una cosa vorrei dire,
che mi viene dal cuore: vorrei che
il popolo italiano fosse un po’ più
umano». Traduzione: non stru-
mentalizzate le mie parole, però
respingere le barche dei migranti
non è umano.
Cellino, il presidente del Bre-
scia, non ha fatto finta di nulla: sa
che il rischio delle provocazioni
razziste a Balotelli esiste e suggeri-
sce l’antidoto: «Quando eravamo
in Inghilterra, Mario e io, ci siamo
incontrati ed eravamo tristi, per-
ché c’era razzismo verso i non in-
glesi. Ora gli dico: tappati le orec-
chie, non bisogna dare ai malvagi
la possibilità di farsi sentire».
Per ora si sentono cose belle.
Quattrocento tifosi hanno accolto
il concittadino (e il fratello Enock,
che giocherà nel Pontisola) con un
coro («se saltelli segna Balotelli»),
felice correzione di un altro, maca-
bro e di pessimo gusto. Lui ha ri-
sposto accennando appunto un
saltello. Anche se il dato dei quasi
10 mila abbonati risale a prima del-
la notizia del lussuoso ingaggio
(1,5 milioni netti l’anno, con l’auto-
matismo della rescissione in caso
di Serie B e del prolungamento a
4,5 per altre 2 stagioni in caso di
salvezza), Cellino sa che il ristrut-
turato stadio Rigamonti da 20 mi-
la posti sarà quasi sempre pieno
anche per vedere il centravanti:
«Ma non l’abbiamo preso per mar-
keting, è qui perché è forte. E Ma-
rio, col suo agente Raiola, ci ha per-
messo di essere preso». Mino Raio-
la è passato tra la folla come un
principe, tra selfie, ringraziamenti
e sussurri sul fatto che possa porta-
re anche l’ex milanista Abate, per
rafforzare la squadra eliminata in
Coppa Italia: Marchisio ha detto
no («In Italia solo la maglia della Ju-
ve») e Benatia è una voce prima del
debutto di domenica a Cagliari, im-
portante per l’allenatore Corini.
Il ventinovenne figliol prodigo
entrerà in scena soltanto il 25 set-
tembre contro la Juventus: avrà
tempo di trovare la forma in grup-
po, dopo gli allenamenti persona-
lizzati col preparatore Stefano Bra-
setti, per le 4 giornate di squalifica
rimediate col Marsiglia per un’e-
spulsione, il suo punto debole. È la
metafora del suo perenne purgato-
rio: Brescia si offre per la redenzio-
ne. «Nessuna città mi potrebbe da-
re di più e a nessun’altra io potrei
dare di più. Mia mamma ha pianto,
quando le ho detto che potevo gio-
care qui. Mio papà ne sarebbe sta-
to orgoglioso. Non ho alcuna pau-
ra di fallire. E so che tornerò in Na-
zionale. Gli altri ct non mi convoca-
vano, con Mancini basta che io gio-
chi e che giochi bene». Tra il dire e
il fare, stavolta, c’è di mezzo Itaca.
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Calcio donne Bonansea, piede fratturato
Barbara Bonansea, protagonista del Mondiale azzurro,
dovrà essere operata: durante il match di Women’s
Cup contro il Psg l’attaccante della Juventus ha subito
la frattura del quinto metatarso del piede sinistro.
il personaggio
Balotelli e la strada di casa
“Sogno un’Italia più umana”
A Brescia la presentazione dell’attaccante che torna in Serie A a tre anni dall’ultima apparizione
“Mia madre ha pianto quando le ho detto che potevo giocare qui. Papà sarebbe stato orgoglioso”
kL’ovazione
Mario Balotelli si affaccia alla
finestra dell’hotel scelto per
la presentazione: mostra ai
tifosi la maglia numero 45
e lancia il suo cappellino
Champions L’Ajax cerca un posto
Via al playoff per conquistare un posto in Champions
League: oggi (ore 21) andata di Apoel-Ajax, Cluj-Slavia
Praga, Lask Linz-Bruges. Domani D. Zagabria-Rosenborg,
Olympiacos-Krasnodar, Young Boys-Stella Rossa.
Premier League United, pari con i Wolves
Finisce 1-1 il posticipo fra Wolverhampton e United:
vantaggio di Martial, pari di Ruben Neves. Nei Wolves,
Cutrone è entrato al 90’. Pogba ha sbagliato un rigore.
Solo Liverpool e Arsenal a punteggio pieno.
60 anni
Maurizio Sarri a
Villar Perosa: al
tradizionale
appuntamento
del 14 agosto
l’allenatore era
già
febbricitante
. Martedì, 20 agosto 2019^ pagina^39