88 IODONNA^2 MARZO^2019
ve, donne preoccupate da
questoclima».
Il ddl Pillonè unaltro punto caldo
e l’8 marzo di quest’annonon può non te-
nerlo in agenda, mentre sulla proposta del
senatore leghista continuanole audizioni
inParlamento. «Il nostroallarmenon è
rientratoanche seil testo verrà probabil-
mente modificato» commental’avvoca-
ta Manuela Ulivi dalla Casa delle donne
maltrattate di Milano.
Pillon:ritornoalpassato
«Psicologi, assistenti sociali, alcu-
nimagistrati, molti avvocati, la rete dei
centri antiviolenza, tantissimeassocia-
zioni didonne hanno giudicato
non emendabileuna proposta
che è unpesante ritorno indietro
e che, dietrola bandiera della bi-
genitorialità, abolendol’assegno
di mantenimento per i figli e im-
ponendo lamediazione,si tra-
duceinunpeggioramento nella
vitadei bambini e inuna ulte-
riore difficoltà al momento della
separazione per le donne»conti-
nua Ulivi. «Va ricordato, infatti,
che inItalia lavoranomenode-
gli uomini, sonopagate peggio e
si occupano dipiù del lavorodi
cura, per non dirediquelle che
vivonorelazioni violente. Finoa
quandonon ci sarà unchiarose-
gnale politico, la mobilitazione
non si fermerà».
Sequestaè lapiù stringenteat-
tualità, i ritardi antichi della situazione
delle donne italiane- i bassi tassi di occu-
pazione che ci vedono al penultimo posto
inEuropa, la disparità salariale oggetto
della campagnadi Valore D#nopaygap, i
numeri ancora esigui della rappresentan-
zapolitica- sonoil fulcrodell’attività di
associazioni e gruppididonne, già noti
o che arrivanoadesso alla ribalta.Èil
casodel neonato network- finora conta
35 associazioni tra professioniste divari
setto-ri, giovanidigitali e sigle storiche-
che, sotto l’hashtagInclusione donna, ha
elaboratoundocumento per chiedere
algoverno un’interlocuzione sulle que-
stioni del lavorofemminile e della rap-
presentanza politica.«Abbiamocercato
ciò che potevaunire inunim-
pegno comunele associazioni e
le consulte delle donne», spiega
lamanager SilaMochi che da
mesi lavoraalla costruzione di
questaalleanza insieme a Clau-
dia Torlasco, presidentediAid-
dache riuniscedirigenti d’azien-
dae imprenditrici, e a Caterina
Mazzella che presiedela Fidapa.
Bastagiocare indifesa
«Tutteinsieme chiediamo algo-
verno diagevolareil lavorofemminile,
l’effettivaparitàintermini diopportu-
nità, conciliazione e salari. L’altro tema
è la rappresentanza: oggisu 63 membri
di governo ci sonosolo 11donne, il 79,2
degli incarichi istituzionali è inmano
agli uominie c’è bisogno diun
Ministero delle pariopportu-
nitàche si occupiditutto que-
sto»continuaMochi. «Èneces-
sario battereuncolpo, si rischia
ditornare indietro», spiegacosì
lasua adesione dall’Università
Bocconiladocente Paola Pro-
feta, esperta dieconomiae di-
seguaglianzedigenere.Infine
sesi chiedeaduna vocesegui-
8 marzo: a che punto siamo?
GiuliaBlasi,
autrice di
Manuale
per ragazze
rivoluzionarie
(Rizzoli).
tainrete,GiuliaBlasi - suo l’hashtag
#quellavoltacheche nel 2017hadatovita
alMeToo italianoscoperchiando attra-
verso undiluvio dirisposte unpervasi-
vomondo dimolestie e sessismo- se l’8
marzo haancoraunsensola risposta è
unchiarissimo sì. «Perannimihair-
ritatovederelecomitivedidonne che
uscivanolaseradell’8marzo:misem-
brava svilente. Poi hocapitoche mela
stavoprendendocon il bersaglio sbaglia-
to. C’è dalottare, tanto più adesso:c’è
unpotente revanscismo che cicostrin-
gea giocare indifesa, mentre le voci del
femminismosonoconfinateanche dal
punto divista mediatico inuna nicchia.
Però, sia inrete che presentando ingiro
per l’Italia il mioManuale per ragazze ri-
voluzionarie,vedo altrisegnali: la rispo-
sta delle giovaniche hanno bisogno di
una comunicazione accessibile e aperta
com’è stata #quellavoltachee l’affacciar-
si diuominigiovaniche non vogliono
più esseresolo alleati delle donne maco-
mincianoa metterein discussione il mo-
dello maschile».
SEGUITO
Manuela Ulivi,
della Casa
delle donne
maltrattate
a Milano.
“Vedo uomini
giovani a cui non
bastaessere alleati
delledonnema
inizianoa mettere
in discussioneil
modellomaschile”
Giulia Blasi
“Il disegnodi legge Pillonrende
più difficilela separazioneper
le donne,soprattutto se vivono
relazioniviolente. E peggiora
la vita dei bambini” ManuelaUlivi
79,2%
incarichi
istituzionali
degli
è in mano
agli uomini