La Stampa - 08.08.2019

(Barré) #1

.


IL CASO

Il voto in Parlamento segna la rottura definitiva tra No Tav e Cinquestelle


I grillini in crisi di identità. I duri: è vero, abbiamo tradito la valle


Dagli abbracci agli insulti


Grillo e Perino, fine di un idillio


BERNARDO BASILICI MENINI


L

a frattura in Val di Su-
sa, le divisioni a Tori-
no. E un monito lancia-
to dalla pagina No-
tav.info che suona come una
minaccia: se Salvini prova ad
allargare i lavori della Tori-

no-Lione «toccherà con mano
cosa significa cantierizzare un
territorio ostile». Di sicuro, pe-
rò, al momento c’è solo la fine
di un’amicizia, di un rapporto
in qualche modo storico. E la
firma è di Beppe Grillo, che at-
tacca Perino. «La sua è una pa-
catezza ipocrita. Il peggio è es-
sere stato al fianco di uno che
oggi mi dà del traditore. È una

delusione averlo così soprav-
valutato». Poi lo accusa di esse-
re dinamico come «un fermacar-
te, incapace di farsi delle nuove
domande». Parole pesantissi-
me, di rottura totale. Che però
sottovalutano un elemento: a
Torino gli eletti e gli attivisti la
pensano in modo molto diver-
so. Anche loro sono infuriati
con i propri parlamentari e i ver-

tici nazionali. Alcuni, inoltre,
hanno il cuore più in Val di Susa
che nelle cinque stelle. Non a ca-
so, tra chi sorregge Appendino


  • ieri chiusa nel silenzio, «in un
    vicolo cieco» secondo i radicali

  • nessuno segue Grillo. A parte
    il comunale Fabio Versaci, che
    condivide il post, e il suo colle-
    ga Antonio Fornari, che mette
    un like. Con gli altri la distanza
    è siderale. Per Daniela Albano
    «il tradimento è palese, nei con-
    fronti del movimento No Tav e
    di molti portavoce e attivisti
    del territorio. Con alcuni tra i
    più vicini alla Valsusa stiamo
    cercando una linea comune».
    Idem Viviana Ferrero, amica di
    Grillo ma molto radicata nella
    Valle: «La discussione in Parla-
    mento è di assoluta inutilità.
    Quando governi decidi, e se fai
    accordi e sei in maggioranza, li


fai nel tuo interesse. Vado a
camminare che smaltisco la
rabbia e penso a cosa fare». An-
che Francesco Sicari, presiden-
te del Consiglio comunale e di
solitosu posizioni morbide,
spiega: «Non mi domando co-
sa resterà del Movimento 5
Stelle in alcuni territori, la ri-
sposta già la conosco: percen-
tuali da nulla cosmico e oltre».
Francesca Frediani, consi-
gliera regionale, lancia un ap-
pello quasi disperato: «Vi pre-
go, tutti a casa, e cerchiamo di
recuperare il nostro meravi-
glioso progetto per com’era
concepito. È l’ultima possibili-
tà per dire basta e ripartire».
Poi lo slogan «ridateciilm5s».
È l’avvio, anzi, l’ennesimo capi-
tolo di una crisi attesa, ma co-
munque sentita. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

ANDREA ROSSI
I No Tav lo aspettano al varco
(cioè al cantiere) con «la sua
banda del buco». Ma anche i
sindaci della Valsusa, per lo
meno quelli che fanno parte
dei tavoli istituzionali sulla To-
rino-Lione, aspettano la visita
di domani del presidente della
Regione Alberto Cirio: da lì ri-
partirà la caccia ai primi 35 mi-
lioni di compensazioni (ne so-
no poi previsti altri 56).
Oltre a un’evidente opera-
zione di marketing - con lui ci
sarà l’intera giunta e alcuni
protagonisti dell’ondata Sì tav
come le madamine e Mino Gia-
chino - nel blitz di Cirio in Val-
susa c’è anche molta sostanza.
La decisione del premier Con-
te e la lettera del governo a

Unione europea e Francia -
molto più che il voto parlamen-
tare di ieri - ha sancito il punto
di non ritorno: la Tav si farà, a
settembre entrerà nel vivo la
gara d’appalto per tre lotti del
tunnel di base dal valore com-
plessivo di 2,3 miliardi. E poi-
ché i lavori vanno avanti i sin-
daci si preparano a battere cas-
sa e chiedere la prima tranche
delle compensazioni pattuite
con il governo.
La lettera inviata lo scorso
febbraio dall’allora presidente
della Regione Sergio Chiampa-
rino e dall’ex commissario di
governo Paolo Foietta non ha
ricevuto risposta. Si sollecita-
va lo stanziamento delle risor-
se necessarie per avviare i lavo-
ri promessi in diciotto comuni

della valle. Il ministero dei Tra-
sporti non ha mai risposto e si
possono ipotizzare almeno
due ragioni: la prima riguarda
i rapporti di Chiamparino e Fo-
ietta con il ministro Cinquestel-
le Danilo Toninelli, che mai li
ha voluti ricevere e tantomeno
ha replicato alle loro lettere; la
seconda riguarda l’incertezza
sul futuro dell’opera che all’e-
poca era ancora sotto la scure
dell’analisi costi-benefici e del-
le valutazioni di Conte.
Ora che il quadro è cambia-
to i sindaci torneranno alla ca-
rica. E stavolta saranno guida-
ti da Cirio, presidente di cen-
trodestra che difficilmente il
governo sempre più a trazio-
ne leghista potrà ignorare. Si
apre allora la partita per i 35

milioni già destinati agli undi-
ci comuni su cui la Tav avrà
un impatto diretto (Chiomon-
te, Susa e Salbertrand i più
coinvolti, poi Bussoleno, Ve-
naus e Giaglione, infine Mat-
tie, Mompantero, Exilles, Gra-
vere e Meana).
Alcuni degli interventi pat-
tuiti tra le compensazioni so-
no urgenti per un territorio sof-
ferente. Bussoleno, ad esem-
pio, attende circa 2 milioni e
mezzo che serviranno a risol-
vere i guai degli ultimi anni
(frane, inondazioni, incendi)
grazie alla messa in sicurezza
del versante e dei torrenti. An-
che a Salbertrand alcune zone
abitate sono a rischio frane o
smottamenti e servono 3 milio-
ni per metterle in sicurezza.

Le compensazioni prevedo-
no poi interventi contro lo spo-
polamento della montagna: di-
gitalizzazione, incubatori
d’impresa, agricoltura, turi-
smo (a cominciare dalla valo-
rizzazione delle strade d’alta
quota). E un piano massiccio
per risollevare il simbolo della
lotta per o contro la Tav, Chio-
monte, stremato da decenni di
tensioni. Nel comune del can-
tiere sono previsti oltre 16 dei
35 milioni: serviranno per ri-
lanciare la produzione vinico-
la e la stazione sciistica del
Frais, sistemare l’impianto
idroelettrico Touron e realiz-
zare una nuova centrale, com-
pletare la rete di metano e quel-
la del gas. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

La mossa dei sindaci della Valsusa


“Subito 35 milioni di compensazioni”


Domani la giunta Cirio a Chiomonte: una lettera al governo dopo il sì di Conte alla Tav


  • LA STAMPA
    La ripartizione della spesa


TRATTA TRANSFRONTALIERA
(MILIARDI DI EURO)

Francia
Italia

Unione
Europea

3,0

2,0

3,6

35%

25%

40%

PRIMA FASE DEI LAVORI
(MILIONI DI EURO)

Francia

Unione
Europea

485 615

814

1.914

I contributi Ue
della 1a fase

si devono

(^120) restituire
già
ricevuti
saranno
(^694) perduti
da
ricevere
Se non fatti
e non chiesta
proroga biennale
Per lavori
da eettuare
entro il 2019
Italia
L’ANNUNCIO
DI GIUGNO
Quota Ue da 40 a 55%
per il tunnel di base
e finanziamento al 50%
per la tratta nazionale
fino a Torino
8,6
COSTI PREVISTI PER LA TAV TORINO-LIONE
(SALVO REVISIONI UE E IMPATTO INFLAZIONE)
Ivrea
Aosta
Susa
Bussoleno
Bardonecchia Buttigliera
Avigliana
Scalo merci
Orbassano
Settimo
Torinese
Caselle
Saint-Jean- Modane
de-Maurienne
TORINO
Tunnel
di base
FRANCIA ITALIA
PPPPPPPPPPPPPPPiiiiieeeeeeeeemmmmmmmmmmmmmmmmmoooooooooonnnnnnnnnnnnnntttttttttttteeeeeeeeeeeeeee
VVVVVVVVaaaaaalllllllllllleeeeeee ddddddddddddddd’’’’AAAAAAAAAAAAAooooooooooosssssttttttaaaa
AV/AC: alta velocità/alta capacità
Torino-Lione: il progetto attuale
Ammodernamento
linee esistenti
Tunnel AV/AC
da fare
Linea AV/AC
progettata
Linee AV/AC
esistenti
Linee storiche
esistenti
Assi stradali
Chambéry
Avressieux
Saint-Jean-
de-Maurienne Modane
Susa
LIONE
TORINO
ITALIA
FRANCIA
TRATTA
FRANCESE
TRATTA
ITALIANA
SEZIONE
TRANSFRONTALIERA
Quattromila operai e al-
trettanti lavoratori nell’in-
dotto. È la stima prevista
per il cantiere che nel
2020 riaprirà a Chiomon-
te per proseguire la Tori-
no-Lione. Un esercito di
persone che dormono,
mangiano, prendono il caf-
fè nel paese e nei dintorni
andando a quadruplicare
la popolazione del centro
dell’Alta Valsusa che con-
ta meno di 900 abitanti.
Un tema caldo, che verrà
affrontato già domani nel-
la riunione della giunta re-
gionale convocata a Chio-
monte è quello dell’ospita-
lità sul territorio per gli
operai che dovranno esse-
re alloggiati vicino al can-
tiere. Sul piatto ci sono cir-
ca 50 milioni in 10 anni
che serviranno per vitto e
alloggio. «È importante
partire subito con il piano
per l’ospitalità delle mae-
stranze coinvolgendo le
imprese locali» , sottoli-
nea la presidente dell’An-
ce Piemonte Paola Mala-
baila. Prima ancora dei
bandi. «Per una volta sono
d’accordo con i No Tav,
questa mozione è stata so-
lo un modo per lavarsi le
coscienze ma come si fa a
cancellare oltre un anno
perso in polemiche inuti-
li?», si chiede Alessandro
Libri, operaio edile in cas-
sa integrazione che fino a
maggio 2018 lavorava al
cantiere e adesso non ve-
de l’ora di discutere di co-
se concrete: «la sicurezza,
l’ospitalità, i corsi di forma-
zione, cosa c’è da fare al la-
voro». Già in autunno spe-
ra di poter essere richiama-
to in servizio.
Una nota polemica ar-
riva dai sindacati nei
confronti del presidente
della Regione Cirio, che
domani a Chiomonte
non li ha convocati. «Ep-
pure – sostiene Gerlan-
do Castelli della Filca – è
con noi che si deve avvia-
re il discorso sugli aspet-
ti pratici». C. LUI. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
i lavori dal 2020
Pronti i fondi
per gli alloggi
degli operai
del cantiere
ALTA VELOCITÀ
Grillo e Perino a Torino
GIOVEDÌ 8 AGOSTO 2019LASTAMPA 43
CRONACA DI TORINO
T1 PR

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