La Stampa - 08.08.2019

(Barré) #1

.


MARIA TERESA MARTINENGO
Sono tanti i modi di riposare,
di rigenerarsi, di «staccare». E
tra chi non sceglie il diverti-
mento forzato, la musica a pal-
la, il «pacchetto confeziona-
to», cresce il desiderio di silen-
zio lontano dall’assedio delle
suonerie, delle chiacchiere,
dei post. Lo testimonia, tra l’al-
tro, l’interesse dimostrato dai
lettori per l’Eremo del silen-
zio, raccontato lunedì in que-
ste pagine.
Senza allontanarsi molto
dalla città sono numerose le
possibilità offerte da santuari
e monasteri per prendersi qual-
che giorno per sé, per medita-
re, ritrovarsi. A cominciare
dall’antica abbazia della Nova-
lesa, in Val Cenischia, ai piedi
del Moncenisio. I monaci met-
tono a disposizione camere sin-
gole per persone «desiderose
di ricarica spirituale, di aprirsi
ai valori del Vangelo nel racco-
glimento, nella preghiera e nel-
la carità con i monaci». L’ospi-
te partecipa alla liturgia e può
avere un incontro spirituale
con un monaco e con lui può fa-
re la lectio divina. A Susa, la Ca-
sa di spiritualità Villa San Pie-
tro delle suore di San Giusep-
pe offre le sue stanze «ai cerca-
tori di Dio» e dal 24 al 30 ago-
sto propone una settimana di
esercizi spirituali aperti a tutti.
Il Santuario di Sant’Ignazio,
a Pessinetto, in Val Grande di
Lanzo, promuove giornate di
esercizi spirituali per gruppi ai
quali possono aggregarsi sin-
goli. «Il santuario è in ristruttu-
razione, non ha una cucina in-
terna e il catering è possibile
solo quando ci sono gruppi»,
spiegano i diaconi Mario e Ste-
fano. Lunedì partirà una tre
giorni di meditazione sugli an-
geli attraverso l’arte con l’ico-
nografo don Gianluca Busi. Al-
tri esercizi destinati a laici so-
no previsti a fine mese. Più in
su, a Groscavallo, il santuario
di Forno Alpi Graie, immerso
nel bosco e nel silenzio offre
13 posti nella foresteria da po-
co restaurata. Il programma
prevede preghiera alle 8,30,

poi lavoro per il santuario, Eu-
carestia, pranzo comunitario.
Alle 16 l’ora biblica, alle 18,30
l’ora del silenzio, la cena. «So-
no stato trent’anni cappellano
in ospedale - dice don Sergio
Messina, rettore -: le mie rifles-
sioni riguardano la Bibbia, la
sofferenza e la morte».
A San Valeriano, Cumiana,
dove i monaci sono eccellenti
biblisti, la giornata è fatta di

molta preghiera, molto studio
e quattro ore di lavoro. «Chiun-
que - spiegano -, animato dal
desiderio di cercare Dio nella
preghiera, nel silenzio e nella
austerità, può condividere la
giornata della Fraternità. Le
porte sono aperte: si può trova-
re un ambiente adatto alla pre-
ghiera e persone disposte ad of-
frire un aiuto spirituale». —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

SUDOKU

Junior Sudoku

La soluzione dei giochi di ieri

Medio

Medio

Junior 1

Difficile Junior 2

1 3 7 2 5 8 6 9 4
5 9 2 6 4 1 3 8 7
6 4 8 3 9 7 2 5 1
4 7 6 8 2 5 1 3 9
2 8 1 9 7 3 4 6 5
9 5 3 4 1 6 7 2 8
7 2 4 5 3 9 8 1 6
3 6 9 1 8 4 5 7 2
8 1 5 7 6 2 9 4 3 6 4 3 2 5 1

5 3 6 1 2 4
1 2 4 5 6 3
3 1 5 6 4 2
4 5 2 3 1 6
2 6 1 4 3 5

2

1

3

4

3

4

1

2

4

3

2

1

1 2 4 3 2 1 3 4

61

234

15

4

143

45 6

278

76 2 3

42

81

135

5

3 79 2

91

2 7834

76

68

45

37

91

56

83

2483 5

7 2 8 1 5 9 3 6 4
5 9 3 4 6 7 8 2 1
6 4 1 8 3 2 7 9 5
9 6 4 3 7 8 1 5 2
8 7 5 2 1 4 9 3 6
1 3 2 5 9 6 4 8 7
2 8 9 7 4 5 6 1 3
3 5 7 6 8 1 2 4 9
4 1 6 9 2 3 5 7 8

SULLA STAMPA

Sulla Stampa lunedì l’articolo
sull’Eremo del silenzio nelle ex
carceri Nuove a Torino. Un luo-
go che ospita le persone che cer-
cano pace e concentrazione


  1. Juri Nervo consegna a Papa France-
    sco la bandie-ra dell’Ere-mo con le
    firme dei de-tenuti. 2. Una cella
    dell’Eremo nell’ex carce-re Le Nuove.

  2. La cella trasformata in cappellina
    per la pre-ghiera


MARIA TERESA MARTINENGO
A

l Cottolengo, la pre-sentazione del libro «L’eremo del silen-
dentro le mura della città» di Juri Nervo, scritto con la gior-zio. Cercare la pace
nalista Ilaria Nava, è andata ol-tre ogni previsione. Il pubblico continuava ad arrivare, le suo-
re del monastero San Giusep-pe continuavano a portare se-die. Era il 20 luglio, un sabato
di calura. Tutti segni che il te-ma del silenzio tocca, coinvol-ge, assillati come siamo dal ru-
more, dalla chiacchiera, dalla tecnologia, dallo stress.Nel libro, pubblicato dalle
Edizioni San Paolo, prefazio-ne di Agnese Moro, Nervo - progettista di esperienze edu-
cative con l’associazione Esse-reUmani, attivo nelle scuole contro il bullismo, nel carcere
minorile, mediatore, volonta-rio accanto ai malati - racconta con sincerità ed umiltà il suo fa-
ticoso cammino di cristiano in ricerca. Ricerca di sé stesso, ri-cerca spirituale. Una risposta
la trova un giorno visitando l’ex carcere Le Nuove, in parti-colare l’ala utilizzata per le de-
tenute condannate per terrori-smo. Nel piccolo cortile anti-stante la palazzina dove è pian-
tato un piccolo ulivo: è lì che ha l’intuizione. Più immagina le vite recluse tra quelle mura
e più sente la sua libertà, più so-sta nel silenzio, più sente il de-

siderio di entrare in relazione con gli altri. E chiede a Felice Tagliente, che cura il Museo
del carcere, di poter trascorre-re del tempo in quegli spazi. Nascerà così l’Eremo del silen-
zio, oasi cittadina di celle recu-perate nell’ essenzialità, in po-vertà, a due passi da Palazzo di
Giustizia, in via Paolo Borselli-

no 3, diventata poco alla volta riferimento per cristiani e non. Un «posto» che, scrive Agnese
Moro, è «luogo», «spazio», «po-sizionamento». «Uno spazio di silenzio. Sono tanti i tipi di si-
lenzio che incontriamo nella vita. C’è quello dell’inimicizia che impedisce il dialogo; c’è
quello del dolore che taglia il respiro... Il silenzio che speri-menta Juri, invece, è un silen-
zio che accoglie, che protegge, che invita».
I viandanti«All’Eremo vengono molti tipi diversi di persone, sono passa-
ti anche due ragazzi in ricerca vocazionale. In una cella, in cit-tà, a aparlare con un laico. Poi


  • dice Juri, 42 anni, capace di profonda empatia - persone “giudicate”, prese a schiaffi,


magari anche in ambito reli-gioso. All’Eremo il marchio di fabbrica è la libertà, il non giu-
dizio. Non interessa chi sei, da dove arrivi». L’incontro: «Caf-fè, una buona tisana, la perso-
na porta la sua storia. Ha senti-to parlare dell’Eremo con il passaparola. O ha cercato “si-
lenzio” su Google. Ci sono mamme che sono venute a rac-contare le loro difficoltà, ra-
gazzi in ricerca, gruppi parroc-chiali affascinati dal fatto di sperimentare in città un’atmo-
sfera che di solito trovi lonta-no. Noi siamo un po’ dei pionie-ri, laici che cercano strade per
vivere la dimensione della con-templazione». Alcuni eremiti l’hanno scoraggiato. «Mi dice-
vano: sei in città, sei sposato? Non funziona. Finché ne ho in-contrato uno, in Calabria, che

mi ha detto: sarà il tempo che dirà se hai ragione». Così Ner-vo ha incominciato a parlare
di «eremitaggio urbano». Part time, ovviamente. «Mi aiuta un francescano. L’Eremo è un
alveare che ti modifica. Poi tor-ni a casa e applichi». Niente di impossibile, solo una ricerca
di umanità. «Poca tivù, spengo il telefonino la domenica, scen-do dal tram una fermata prima
per guardarmi intorno e pren-dermi un po’ di tempo. Piccole prassi che cambiano la vita.
Un laboratorio perenne di ri-cerca di spiritualità, di contem-plazione. Di queste esperienze
in Italia ormai ce ne sono tante - dice l’educatore -. In ottobre la Rete del Silenzio si incontre-
rà a Roma, organizzerà il pri-mo evento pubblico». —c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

che il clima del luogoAgnese Moro scrive Nella prefazione
«accoglie»

LA STORIA

Juri Nervo, educatore e mediatore, ha creato nella “palazzina delle terroriste” delle Nuove uno spazio di spiritualità“Arrivano persone di tutti i tipi”. E adesso esce un libro che racconta l’Eremo, un riferimento non solo per i cristiani
Giovani, madri e gruppi parrocchiali
Nell’ex carcere i pellegrini del silenzio

Il volume che racconta l’espe-rienza di Juri Nervo e dell’Eremo del silenzio è stato appena pub-
blicato da Edizioni San Paolo.

IL LIBRO

2 3

1

Intervento dei carabinieri

MASSIMILIANO PEGGIOQuesta volta i carabinieri lo hanno utilizzato davvero il
Taser, non solo per spaventa-re. Per la prima volta è stato impiegato in un intervento
per rendere inoffensivo un giovane che si era scagliato contro i militari, con l’inten-
zione di aggredirli fisicamen-te impugnando dei cocci di vetro. L’uomo è stato immo-
bilizzato con una scarica elet-trica e arrestato. È accaduto lo scorso saba-

to notte, in corso Giulio Cesa-re, al bar «Corazon». Alcune pattuglie dei carabinieri so-
no intervenute a seguito di una segnalazione per una ris-sa in corso tra alcuni avvento-
ri. All’arrivo dei militari, le persone sono fuggite corren-do, allontanandosi nelle vie
limitrofe. Lì, di fronte al loca-le, è rimasto un giovane «visi-bilmente alterato per abuso
alcolico, che proferiva frasi offensive nei confronti dei ca-rabinieri». In più ha tentato

aggredirli prendendo dei cocci di bottiglia da terra. Lo hanno invitato a calmarsi.
Dopo alcuni tentativi, hanno adottato la procedura previ-sta per l’impiego del Taser, la
pistola ad impulsi elettrici. L’hanno puntata, come effet-to deterrente. All’ennesimo

avvertimento andato a vuo-to, il carabiniere gli ha spa-rando i «dardi» addosso, atti-
vando la scarica elettrica. Una volta reso inoffensivo è stato immobilizzato.
rino, colpito dal Taser in do-tazione in via sperimentale Così il primo arrestato a To-
agli equipaggi dell’Arma, è un giovane di origine maroc-china: Mouhcine El Baz, 27
anni. Per precauzione è stato portato al San Giovanni Bo-sco per controlli e subito di-
messo. I militari hanno accer-tato che era stato coinvolto in una rissa con altre 8 perso-
ne nel dehors del locale, ri-masto danneggiato. È stato arrestato per violen-
za, resistenza, rissa e danneg-giamento. —c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

LUCA LORUSSO

Rissa in un bar di corso giulio cesare
Aggredisce i carabinieriBloccato con il Taser

IN BREVE

Farmacie

REPORTERS

BalangeroArrestato il predone
delleI carabinieri di Lanzo e Viù hanno inseguito e ar- ville
restato Dani Ilic, un no-made croato di 37 anni ritenuto dei più pericolo-
si razziatori di ville e ap-partamenti, con una sfil-za di precedenti lunga
una decina di pagine. Lo slavo, domiciliati nel campo di via Germagna-
no, è stato bloccato ve-nerdì sera a Balangero dopo un rischiosissimo
inseguimento. La folle gimkana sulla strada provinciale 2 è iniziata
alle 21,30 quando l’uo-mo, al volante di un’utili-taria, non si è fermato
all’alt dei militari, co-mandati dal capitano Giacomo Moschella, im-
pegnati a Lanzo in un po-sto di blocco.
Malore in quotaMuore escursionista
diUn escursionista di 69 Carmagnola
anni, residente a Carma-gnola, è morto per un malore sul sentiero ver-
so il Rocciamelone, a val-le del rifugio Ca’ d'Asti, nel territorio del comu-
ne di Mompantero (Tori-no). L'intervento dell'e-liambulanza del 118 è
stato immediato, ma per l'uomo non c'era più nulla da fare. La salma è
stata recuperata e ripor-tata a valle dalle squa-dre a terra per liberare
l'elicottero a causa dell'arrivo della nebbia.

Aperte tutti i giorni: 1, sempre aperta atrio Stazione Porta Nuova (24 ore su 24)piazza Massaua dalle ore ;
7 alle ore 20(Auchan) Di sera (19,30-21,30): dalle ore 9 alle ore 21.; corso Romania 460 corso Belgio
97; corso Francia 1/bis: corso Traia-no 73; piazza Galimberti 7; via Foli-gno 69; via Sacchi 4; via San Remo
37; via Sempione 112.Aperte la sera e la notte: saua 1; via XX Settembre 5; via Nizza piazza Mas-
65; corso Vittorio Emanuele II 66 (aperta fino alle 24,00).Informazioni: http://www.federfarmatorino.it.

il caso

Preghiere, lavoro e camminate nei boschi


L’estate in monastero di chi cerca il silenzio


Dalla Val Cenischia alla Val Grande di Lanzo, gli itinerari di un turismo non solo religioso


Una nuova alternativa a spiagge affollate e rotte montane sempre più trafficate



  1. Il Santuario di Sant’Igna-
    zio a Pessinetto in Val di
    Lanzo. 2. Il Santuario del-
    la Madonna Nera di Forno
    Alpi Graie nel comune di
    Groscavallo. 3. L’Abbazia
    di Novalesa in Val Ceni-
    schia. 4. Il complesso abi-
    tato dai monaci cistercen-
    si di Prà ’d Mill a Bagnolo
    Piemonte


1

«N

ei monasteri
davvero ciò
che è più pre-
zioso è il si-
lenzio. Non sei più frastorna-
to, spesso ascolti eccellenti
conferenzieri che propongo-
no approfondimenti biblici. È
un ottimo modo per staccare
dai ritmi quotidiani». A rac-
contare è Marco Bonatti, gior-
nalista, già direttore del setti-
manale diocesano La Voce
del Popolo. Sorride: «Succe-
de che per alcuni il silenzio, la
possibilità di pensare, diventi
imbarazzante, troppo impe-
gnativa. La realtà è che ri-
schiamo di non essere più abi-
tuati a pensare».
Del silenzio parla anche
Paola De Andrea, psicotera-
peuta. Che ha fatto più volte
l’esperienza di una giornata
nel monastero cistercense
«Dominus Tecum» di Prà ’d
Mill a Bagnolo Piemonte: «Sa-
li per venti chilometri e arrivi
in una conca dov’è appoggia-
ta la chiesa con le casette dei
monaci e la casa di ospitalità.
La casa, modernissima, colpi-
sce per la cura con cui è stata
ristrutturata. La chiesa - rac-
conta - è spoglia, ma la sua at-
mosfera è calda, il legno e la
pietra creano purezza, sem-
plicità». A Prà ’d Mill, come ne-
gli altri monasteri, le giornate
di chi va in cerca, sono scandi-
te al ritmo della vita dei mona-
ci, che inizia ben prima dell’al-
ba. «Puoi partecipare a tutta
la successione della loro gior-
nata: quando non si prega c’è
libertà di girare nella struttu-
ra, ma rispettando la regola
del silenzio». Il silenzio è pro-
tagonista: «Arrivare nella con-
ca segna il distacco dalla vita
quotidiana. Per noi che tra-
scorriamo una giornata al mo-
nastero, è un po’ come un
viaggio nel silenzio, si attra-
versano momenti differenti,
arrivano tanti pensieri. È un
silenzio che si riempie, che
via via si approfondisce e di-
venta quasi una sospensione
di ciò che sei, della tua identi-
tà più ingombrante. Che la-
scia spazio a qualcosa che arri-
va dalla natura, dal cosmo,
dallo spirito». M. T. M. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Le voci

“Finalmente

ci si ritrova

con se stessi

senza ostacoli”

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GIOVEDÌ 8 AGOSTO 2019LASTAMPA 47
CRONACA DI TORINO

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