Corriere della Sera - 02.08.2019

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CorrieredellaSeraVenerdì2Agosto2019 7


Berlusconiazzera icoordinatori


ETotiannuncial’addioalpartito


DirettorioacinqueperFI.C’èancheCarfagna,maleisisfila:«Nonesco,macosìmoriremo»


ROMA«Precisa ed esclusivavo-
lontàdiSilvio Berlusconi». Alle
18.02, quando la nomina di un
nuovocoordinamentoallarga-
to che azzera il ticket Carfagna-
Toti ha già provocatol’apocalis-
se nel partito,fonti della presi-
denza diForza Italia chiarisco-
no alle agenzie che la firma in
calceall’ennesima rivoluzione
azzurraèquella di Silvio Berlu-
sconi. Il bilancio dell’ultimo
provvedimentopreso ad Arco-
re,che arrivaaventiquattr’ore
esattedall’annuncio della svol-
ta centrista dell’Altra Italia, sta-
volta noncontempla tatticismi
di maniera. GiovanniToti an-
nuncia l’addio al partito. Mara
Carfagna, che pureèstata inse-
rita all’interno del nuovodiret-
torio che accompagnerà il par-
titoalcongresso, si chiama
fuori. «Apprendo dalla stampa
di uncoordinamentodicui
nessuno mi ha chiestodifare
parteedicui non intendo fare
parte», scriveinuna nota la vi-
cepresidentedella Camera. Più
tardi, in serata, lo sfogocongli
amici più stretti: «Io non lascio
Forza Italia perché dentroFor-
za Italia sono nataecresciuta.
Ma proprio perché qua dentro
ci sono nataecresciuta, non
voglio esseretracoloroche
ammazzeranno il partito. Que-
stoèl’ultimo chiodo sulla bara.
Io rimango ma il chiodo non
saròioapiantarlo».
Passo indietro.Ametà pome-
riggio,icomponenti del tavolo
delleregolecongressuali sono
riuniti al quartier generale. La


proposta delle primarie aperte
èstata di fattoliquidataeToti,
virtualmente, ha già levaligie
in mano. Alcontrario di Anto-
nioTajani, di Annamaria Ber-
nini, di Mariastella Gelmini,
che limano ilregolamento. È

prevista l’elezione deicoordi-
natoriregionaliesidibattesul
fattoseilcoordinamentona-
zionale che guiderà il partito,
compostodai vincitori di un
congresso cheaquestopunto
potrebbe anche noncelebrarsi

mai se non «proforma», deb-
bano esseretreocinque.Tec-
nicismi, insomma. Fino alcol-
po di scena, che prendeforma
suitelefonini dei presenticon
la nota di Arcorecheformaliz-
za «il superamento» del ticket

Carfagna-Totieilvarodiun
nuovocoordinamentocompo-
stodaTajani, Carfagna, Berni-
ni,Gelminiedal deputatoSe-
stino Giacomoni, che fa parte
della segreteria ristretta dell’ex
premier. Carfagna, che aveva
appena abbandonatolariunio-
ne, pensaauno scherzo.Per
tuttoilgiorno precedente, di
frontealle ormaicertedimis-
sioni diToti, Berlusconi l’aveva
convinta ad accettarel’incarico
dicoordinatoreunico,conil
mandatodiaccompagnare
Forza Italia alcongresso. In
nemmeno mezza giornata,
sparisceilticketcompostoil
giugno, sparisceilcoordina-
mentounicoesimaterializza
questonuovoorganismo.
«La strada maestraèl’Altra
Italia»,continuaaripetereBer-
lusconi in privato. L’expre-
mier, che ha deciso di presidia-
reil centrodella politicaormai
sguarnito,convintoche l’equi-
distanza tra laPdeSalvini sia la
rotta del domani,èsicurodi
essereancora quello meglio
sintonizzatosulle onde radio
del futuroprossimo. Il presen-
te,però,èquello di un partito
ormaibalcanizzato. In cui la li-
nearossaèquella che separa
chi escedachi rimane.Toti è
uscito. La Carfagna rimane ma
non sicandiderà alcongresso.
Nel gruppo parlamentarec’è
chi minaccia l’abbandono. Il
fantasma della scissione ha
presocorpo.Eancheforma.
TommasoLabate
©RIPRODUZIONERISERVATA

L’intervista


diTommasoLabate


«L’hosaputodaltelefonino


QuifinisceForzaItalia,


lì dentrorestaundeserto»


Ilgovernatore:«Silviononhavolutocambiare»


ROMAGiovanniToti,sieteal
puntodinonritorno?Lascia
ForzaItalia?
«Sì, lascioForza Italia. Non ci
sono più ragioni per rimane-
re,sinceramente. Ho sperato
fino all’ultimo checifosse la
volontà di far rinascereilparti-
to,diaprirlo, di allargarlo alla
società civile. Ma questa non è
semplicementeladata in cui
GiovanniToti lasciaForza Ita-
lia. Questaèladata in cui fini-
sceForza Italia. Evidentemen-
te non sono bastatelesconfit-
teallePolitiche, alle Europee,
il crollo nei sondaggi al6per-
cento. Qualcuno non ha avuto
voglia dicambiarerotta».
QuelqualcunoèSilvioBerlu-
sconi?
«Sì, senz’altroèBerlusconi.
Nonèdatosapereinche misu-
ra “in proprio”oquantomal


consigliato,resta il fattoche il
presidenteBerlusconi non ha
datoseguitoall’attodigenero-
sitàconcui, il 19 giugno scor-
so, avevapromesso unreale
cambiamento».
Dallanominaacoordinatore
insiemeaMaraCarfagnaè
passatopocopiùdiunmese.
Oraleivaviaenasceundi-
rettorioallargatodacuila
Carfagnasichiamafuori...
«Siamo passati in pochissi-
motempo dalla tragedia alla
farsa. Eravamo riuniti alcomi-
tatoper leregole delcongres-
so. Mara era appena andata
via. Sultelefonino di tutti arri-
vala notizia di questocomuni-
cato surreale di Berlusconi che
liquidaiduecoordinatori e
annuncia uncoordinamento
allargato».
Nonseloaspettava?

«L’ho appreso daltelefonino
in quel momento, non ne sa-
pevonulla».
Eglialtripresentiallariu-
nione,daTajaniallaBernini?
«Lorohanno dettodinon sa-
perne nulla. Seèveroono,
non lo so. E, sinceramente, a
questopuntom’interessa an-

che poco. Il succopoliticodel-
la faccenda, quello sì,m’inte-
ressa eccome.Forza Italia, in-
vecedi aprirsi, si chiude in se
stessa. Vincelamozione “me-
no siamo, meglio stiamo”,co-
me il titolo delvecchio pro-
gramma di Arbore. Che però,
in politica, non funziona. A
meno che l’obiettivonon sia
conservarelecariche di qual-
chedirigentesedutoalla gui-
da di un partitoche oggivale il
6percento, domani il 5, dopo-
domani il 4».
Berlusconihalanciatol’Altra
Italia,unafederazionedi
partitichepresidiailcentro.
«Lo ripeta ad altavoceeveda
come suona, “unafederazione
di partiti che presidia ilcen-
tro”.Amesembra il lancio di
un’autod’epoca: non ci paghi
il bollo,èvero; ma nonvaine-
anche troppo lontano. Invece
di scommetteresul rilancio di
un partitoche ha fattolastoria
di questoPaese, lo si riducea
unafederazione insieme a
qualchecespuglio dicentro,
equidistantedal PdedaSalvi-
ni, prontoadallearsi alla biso-
gna indifferentementecon
l’unoocon l’altro. Eravamo
Forza Italia; ora diventeranno,
elodicocol massimo rispetto,

come l’Udc. Il sottoscritto, e
non ne ho mai fattomistero, è
ancoratoconforza all’interno
delcentrodestra,conlaLega e
Fratelli d’Italia».
UscitodaForzaItalia,fonde-
ràunsuopartito?
«Oggi (ieri, ndr) sono uscito
daForza Italia. Domani non
entrodanessuna parte.Faccio
il governatoredella Liguria,
ovviamente. E, da settembre,
inizieròungiroper l’Italia per
aggregaretutti quelli che
avrannovoglia di aderireauna
sola parola d’ordine. “Cambia-
mo”».
Leierailconsiglierepolitico
diSilvioBerlusconi.Com’è,
umanamente,separarsi?
«Sono davverodispiaciuto.
Soprattuttoper non essere
statoingrado diconvincere
una persona che ha fattotanto
per questoPaese chefosse ar-
rivata l’ora di mettersi di nuo-
voin gioco, dicambiare, di es-
seregenerosi. Ma inForza Ita-
lia, ieri, la logicaegoisticaha
prevalso sulla generositàela
codardia sulcoraggio. Me lo
lasci dire. Anche dal puntodi
vista umano, percom’èandata
afinire, là dentroèrimastoil
deserto».
©RIPRODUZIONERISERVATA


Inizieròda
settembre
ungiro
perl’Italia
per
aggregare
tuttiquelli
cheavranno
voglia
diaderire
aunasola
parola
d’ordine:
“cambiamo”

1 Illeader
diForzaItalia
Silvio
Berlusconi
durantela
campagna
perleelezioni
europee

(^2) Berlusconi
conAntonio
Tajani,
presidente
uscentedel
parlamento
Ueeche
avevascelto
comevice
delpartito
(^3) La
deputata
Mara
Carfagnaedil
governatore
ligure
GiovanniToti,
agiugno,
diventano
coordinatori
forzisti
(^4) Totilancia
ilmovimento
«L’Italia
increscita»
alBrancaccio
diRoma
Letappe
1
3
4
2
Primopiano Ipartiti
Sud,Pilsottozero
espopolamento
Siallargailgap
conilCentro-Nord
IlrapportoSvimez
I
lSud—ilcui Pil, nel
2019, segnerà una
variazione di -0,3%—è
ripiombato«nella
recessione da cui troppo
lentamenteera uscito». E
se raccogliessimo tutti i
cittadini meridionali che
tra il 2002eil2017 si sono
trasferiti al Nordo
all’estero, ci troveremmo di
fronteauna città grande
come Napoli: il saldo
migratorio, al nettodei
rientri,ènegativoper 852
mila persone.Afar luce
sulla gravità della
situazione economicae
demograficadel Sudèil
rapportoSvimez, che
indicaquella
dell’emigrazione dal
Meridionecome la «vera
emergenza italiana».
L’allarme riguarda
specialmentelaperdita di
popolazione giovanile e
qualificata, che viene solo
parzialmentecompensata
dai flussi di immigrati: nel
solo 2017, ad esempio, gli
emigrati dal Sud sono stati
132.187, 66.557 dei quali
(oltreil50per cento) erano
giovani. «Se l’Italia
rallenta, il Sud subisceuna
bruscafrenata»,continua
il rapporto, «si sta
consolidando il “doppio
divario”: dell’Italia rispetto
all’Unione Europeaedel
Sud rispettoalCentro-
Nord».
©RIPRODUZIONERISERVATA

Laparola
CENTRODESTRA
Leforzeche sicollocano nelcentrodestra
(Lega,Forza ItaliaeFratelli d’Italia) si sono
presentateuniteincoalizione alle elezioni
amministrative, dai Comuni alleRegioni.Per
quantoriguarda il governo, invece, solo il
Carroccio partecipa all’esecutivo, mentrele
altreduecomponenti sono all’opposizione.

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