La Stampa - 05.08.2019

(Barré) #1

.


LIDIA CATALANO


«Q

uale sarebbe la
novità di questa
norma? Di Ma-
io aveva assicu-
rato che avrebbe abolito il cot-
timo per restituire dignità ai la-
voratori più sfruttati. E invece
questa mossa puzza di presa in
giro, l’ennesima. Di lui e delle
sue promesse non ci siamo
mai fidati».
Per capire gli umori dei ri-
der torinesi dopo l’annuncio
via Facebook fatto ieri dal mi-
nistro del Lavoro basta ascolta-
re lo sfogo di Luca, 26 anni,
che fa le consegne in bicicletta
per Glovo. «Queste fregature
arrivano sempre d’estate quan-
do tutti sono sotto l’ombrello-
ne, così il governo prova a far-
le passare in sordina. Ma noi -
incalza - non abbassiamo la
guardia e siamo pronti a orga-
nizzare nuove proteste». Tra i
fattorini la delusione si mesco-
la alla rabbia. E dire che il mini-
stro ieri nella sua diretta Face-
book aveva usato toni quasi
trionfali. «Vi ricordate quei ra-
gazzi che incontrai per primi
appena arrivai al ministero del

Lavoro? Ci abbiamo messo un
po’ ma siamo arrivati a una
svolta - ha detto -. D’ora in poi
ai fattorini che hanno come da-
tore di lavoro una app verran-
no riconosciute tutele assicura-
tive, rimborsi spese, assisten-
za sanitaria e un salario mini-
mo, perché non siano più sfrut-
tati». La norma, ha fatto sape-
re il ministro, sarebbe pronta
ad approdare sul tavolo del
Consiglio dei ministri, forse
già in settimana, prima della
pausa estiva.

Cosa prevede
Nel dettaglio il decreto frutto
dell’intesa tra M5S e Lega pre-
vede la copertura Inail obbliga-
toria e un mix tra paga oraria e
cottimo, che non subirebbe
quindi uno stop totale. La pa-
ga in base alle consegne deve
però essere «in misura non pre-
valente», mentre si riconosce-
rebbe la paga oraria a condizio-
ne che, per ogni ora si accetti
«almeno una chiamata». Pro-
prio questi ultimi punti hanno
fatto infuriare i rider. «Perché il
cottimo non viene eliminato
completamente come ci era sta-
to assicurato più volte? - sbotta
Alessia, 23 anni - Un decreto co-
sì l’avrebbero potuto scrivere

anche le multinazionali che ci
sfruttano». Anche sull’ammon-
tare della paga oraria per ora re-
gna il mistero. «Chi decide a
quanto ammonterà? Lo stabili-
scono le aziende o si fa riferi-
mento al contratto nazionale
della logistica e dei trasporti? »,
ragiona Luca. Che si dice «mol-
to scettico» rispetto al «mix»
prospettato. «Se in giornate di
agosto come queste non rice-
vo neanche un ordine di conse-

gna continuerò a lavorare sen-
za essere retribuito. Questa la
chiamano dignità?».
Anche i lavoratori stranieri,
per i quali oggi la prestazione
di servizio per le piattaforme
di «home delivery» non è vali-
da ai fini del rinnovo del per-
messo di soggiorno, si doman-
dano che cosa accadrà. A po-
che ore dall’annuncio, le uni-
che cose certe sono la confusio-
ne e l’incertezza, oltre alla brut-

ta sensazione di sentirsi beffa-
ti. «Se anche dovesse passare
questa legge annacquata- si
chiede Luca - entro quando le
aziende dovrebbero adeguar-
si? E chi vigilerà? Il rischio è
che se vedranno salire i costi le
aziende procederanno a mol-
tissime “disconnessioni” forza-
te». E a pagare saranno ancora
i fattorini. Giù dalla sella e fuo-
ri dalla app. —
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I fattorini torinesi: “Non ci siamo mai fidati del ministro Di Maio

Aveva detto che avrebbe abolito il cottimo per restituirci la dignità”

“La nuova norma sui rider

è l’ennesima presa in giro

Daremo ancora battaglia”

regione

Stanziati 4 milioni
per le scuole
d’infanzia paritarie

Ammontano a quasi quattro
milioni di euro, cifra superio-
re a quella dello scorso an-
no, i contributi stanziati a fa-
vore delle scuole dell’infan-
zia paritarie per l’anno scola-
stico 2018-2019.
In questo modo la Regione
Piemonte «riconosce la fun-
zione sociale e formativa
svolta dalle scuole dell’infan-
zia paritarie, non dipenden-
ti da enti locali territoriali,
purché – si legge in una nota


  • non abbiano fine di lucro e
    siano aperte alla generalità
    dei cittadini».
    Sono 233 i Comuni finanzia-
    ti, a cui si aggiungono i fondi
    destinati direttamente a 51
    istituti scolastici sparsi per il
    Piemonte. «Si tratta di un at-
    to che conferma la nostra at-
    tenzione per i territori – spie-
    ga l’assessore regionale all’I-
    struzione, Elena Chiorino – e
    per le scuole che, in questi
    territori, svolgono un’impor-
    tantissima funzione sociale
    ed educativa». —
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ALESSIA
RIDER, 23 ANNI

ALESSANDRO MONDO
In prima battuta l’avvio del si-
stema doveva partire a mar-
zo 2017. Il 22 gennaio scorso
L’Asl di Torino, su indicazio-
ne della Regione, scriveva al-
le aziende fissando a fine me-
se «il limite ultimo per conclu-
dere il collaudo della piatta-
forma e dunque iniziare effet-
tivamente l'attività». A meno
di improvvise accelerazioni
riesce difficile pensare che al-
la fine di quest’anno partirà
in tutto il Piemonte il Cup,
Centro unico regionale per le
prenotazioni sanitarie eletto
dalla giunta-Chiamparino co-
me il pilastro per abbattere le
liste d’attesa: da sempre la
prima linea della Sanità pie-
montese, e non solo; il vero
termometro in base al quale i
cittadini sperimentano diret-
tamente l’efficienza del siste-
ma sanitario.

Corsi e ricorsi
Nel frullatore delle date è en-
trato di tutto: l’aggiudicazio-
ne della gara al Consorzio La-
vorabile–Santer Reply (di-
cembre 2016); il ricorso e la
riaggiudicazione alla cordata
di imprese Diamante, Tele-
com, Engineering (marzo
2018); il fallimento di “Dia-
mante” e il subentro della so-

cietà E-digital.
Una trafila infinita - accom-
pagnata dalle preoccupazioni
dei lavoratori dell’impresa fal-
lita, poi riassorbiti - e seguita
con crescente nervosismo
dall’allora assessore alla Sani-
tà, Antonio Saitta, che marca-
va stretto le aziende convo-

candole a più riprese. Era la fi-
ne di febbraio. Oggi Luigi
Icardi, il successore, attende
la valutazione della speri-
mentazione del servizio, par-
tita soltanto due mesi fa nel
Novarese. «Tendenzialmen-
te sono favorevole al Cup uni-
co, ma prima di estenderlo a
tutto il Piemonte voglio vede-
re i risultati - premette con
comprensibile cautela a fron-
te di un dossier ricevuto in
eredità -. Se dimostrerà di
funzionare, bene. In caso con-
trario, apporteremo dei mi-
glioramenti». Insomma: par
di capire che non si è esatta-
mente ai nastri di partenza.

Servizio strategico
Tempi lunghi, anche al netto
degli incidenti di percorso,
per un servizio potenzialmen-
te strategico, che fornirà al si-
stema sanitario piemontese
un sistema unico di prenota-
zione per esami e visite specia-
listiche, un servizio di call cen-
ter, un sistema di recall e di di-
sdetta automatica, un servi-
zio di prenotazione on line,
una app per dispositivi mobili
utilizzabile per tutti i principa-
li sistemi operativi. Questo
prevedeva la gara - bandita
nel 2016 con un importo-base
di 17 milioni e 643 mila euro

per cinque anni, con possibile
rinnovo di altri tre anni per ul-
teriori 10 milioni e 586 mila
euro - «per l’attivazione di
un’unica base dati in cui far
confluire le agende di prenota-
zione di tutte le aziende sani-
tarie, relative a tutte le presta-
zioni erogate da strutture pub-
bliche e accreditate, compre-
se la libera professione, le vac-
cinazioni e la prevenzione se-
rena». Sempre in base ai detta-
mi della gara, il call center do-
vrà essere attivo dieci ore al
giorno dal lunedì al venerdì,
dalle 8 alle 18, e quattro ore il
sabato dalle 8,30 alle 12,30.

Lavori in corso
I lavori sono in corso. Si “puli-
scono” le agende delle preno-
tazioni e si unificano i codici
nel perimetro della sanità pub-
blica come della professione
in intramoenia. A seguire, lo
stesso lavoro andrà fatto sulle
agende delle strutture private
convenzionate con il sistema
sanitario. In base al cronopro-
gramma, dopo Novara il siste-
ma dovrebbe essere progressi-
vamente esteso al Nord Pie-
monte, Torino, Asti, Alessan-
dria e Cuneo. «Entro l’anno
tutti a bordo», spiegano i tecni-
ci di riferimento. Forse. —
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LUCA
RIDER, 26 ANNI

IL CASO

Non cambia nulla,
questo decreto
avrebbero potuto
scriverlo i colossi
che ci sfruttano

REPORTERS

la Regione cauta sulla misura messa a punto dalla giunta chiamparino per ridurre le liste di attesa

Sanità, il piano taglia-code resta sulla carta


La gara nel 2016, dopo ricorsi e fallimenti il nuovo Cup per le prenotazioni a Torino non è ancora attivo

Che cosa significa
questo mix? Avremo
un salario minimo o
restiamo a cottimo?
C’è troppa confusione

Una recente protesta dei fattorini «contro lo sfruttamento dell’app»


La sperimentazione del servizio è partita due mesi fa a Novara

17,6
L’importo a base di gara
ammontava a 17 milioni
e 643 mila euro
per cinque anni

3
La gestione del nuovo
servizio è stata affidata
ad un’associazione
di tre imprese

LUNEDÌ 5 AGOSTO 2019LASTAMPA 45
CRONACA DI TORINO

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