Corriere della Sera - 01.08.2019

(Joyce) #1
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CorrieredellaSeraGiovedì1Agosto
ESTERI

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L’ultimopassodiSiddhartha


Suicidailreindianodelcaffè


Fondòunimpero,erapressatodalfisco.Ilsuocorpotrovatonelfiume


Ilpersonaggio


diAlessandraMuglia

Brexitefrontiere,


ancheBelfast


minacciaBoris


diMicheleFarina

Diplomazie


DALNOSTROINVIATO

LONDRAUomootopo? Boris
Johnson la diceanche in
latino:authomoautmus.La
usa in ufficio,achi arriva
primo nelle sfide: man or
mouse? L’alternativache gli
scotta tra le mani nonèuno
scherzo: dealono-deal?
Accordocon l’Europa o
divorzio bruto?
All’insediamentoera stato
lapidario: il 31ottobrevia
«senza seesenza ma».
Domenicaisuoi ministri
hanno rincarato: «Il no-deal
èloscenario su cui
lavoriamo». Questa
settimana,conlasterlina ai
minimi, Boris ha girato
l’Unione (la sua) per sentire
l’aria che tira. In Scozia
persino la leader del suo
partito, Ruth Davidson, gli
ha dettono-deal mai.Ela
premier NicolaSturgeon ha
promesso: se sbatti la porta,
vogliamo un altro
referendum
sull’indipendenza. In Galles
stessa musica:equando
Boris ha visitatoun
allevamentodipolli, la
padrona dietrolequinteha
parlatodel no-dealcome di
una legnata.Tensione
ancora più palpabile ieri a
Belfast. Mary Lou
McDonald, presidentedel
SinnFéin,èstata dura: «Se
Boris sceglie il disastrono-
deal, non potrà direche non
gli era statodetto».Einquel
caso,inazionalisti
chiederanno unreferendum
sulla riunificazione
irlandese.Arischio l’accordo
di pacetra cattolici e
protestanti. Boris glissa e
incassa il sì sibillino di
ArleneFoster, leader
unionista del Dup (i cuivoti
tengonoagalla la
maggioranzaaLondra): il
no-dealresti sul tavolo delle
trattative. Ma il nodo
irlandeseèl’intoppo
maggioreper un addio
dolce. Il backstop negoziato
da Theresa Mayèrinnegato
da Boriscome «una
mostruosità»: quelconfine
conl’Irlandacontinuerebbe
senza guardie nécontrolli,
conlaGran Bretagna nel
mercato comune fino a
un’intesacommercialecon
la Ue.Inaccettabile per Boris,
che manda ilconsigliere
David Frost sulcontinente
per incontri esplorativi. Ma a
Bruxelles rimangonofermi:
il backstop non sitocca.
Uomootopo? Boris ha tre
mesi per scegliere.
©RIPRODUZIONERISERVATA

L’


ha fatta finitaconun
tuffodal ponte.Ealle
prime luci dell’alba le
acque del Netravati, il
fiume sacroche scorrelento
nello statoindiano di Bangalo-
re,hannorestituitoilsuocor-
po. Acompiere il gesto estre-
mo nonèstatol’ennesimocon-
tadino strangolatodai debiti
ma uno degli uomini più ricchi
del Subcontinente: ilre deltè
V. G. Siddhartha.Unpescatore
ha notato il suocorpo, riaffio-
rato senza vita ieri mattina. Era
scomparso misteriosamente
lunedì sera dopo aver chiesto
al suo autista difermarsi vicino
al fiume perchévolevafareuna
passeggiata. Delrestoper rilas-
sarsi questoimprenditorevi-
sionario, che ha creatonegli
anni ’90iprimi Internetcafé
indianiben prima dell’arrivodi
Starbucks, era solito fare lun-
ghecamminatelungo le sue
sterminatepiantagioni dicaf-
fè, eredità di famiglia. Questa
volta peròSiddhartha non era
alla ricerca di se stessocome il
protagonista delromanzodi
Hesse, piuttostoinfuga dal
macigno che sentivasulle sue
spalle: il giogo semprepiù
strettodella finanzaelepesan-
ti pressioni dei creditori.
«Hocombattutoalungo ma
ora lascio, non posso piùreg-
gerelepressioni di una società
partner di privateequity che
insisteperché riacquisti delle
azioni» scrivevainuna lettera
struggenteindirizzata alcda
della Coffee Day doveammet-
tevaper la primavolta di aver
compiutotransazioni finanzia-
rie clandestine all’insaputa del
boardedei managerepren-
dendosi tutta laresponsabilità
per questo. L’autenticità delte-
stoèancora da provare, nel
frattempo la società ha annun-
ciatoindagini.
Nella missivaSiddhartha si
dice«perseguitatodal fisco»
chehatorchiatolesedi della
societàconuna rafficadicon-
trolli.Un«accanimento» che
stavafacendo sgretolareunim-
perocostruitoin30anni di la-
voro.Unimperodi12mila etta-
ri di piantagioni,centinaia di
impianti di stoccaggioetorre-
fazione, macchine da barelo-
cali. «Non ho maivolutoruba-

bucks indiana» nelregno del
tè,Siddhartha ha intuito—
ben prima del rivale americano
sbarcato qui nel 2012—che il
caffèpotevadiventareunnuo-
vo business in un’India in rapi-
da trasformazione sulvolano
delle liberalizzazioni economi-
che.
Unsuccesso stroncatodal fi-
scoche dal 2017 lo avevamesso

alle strette.Forse per questoil
suocero, S.M. Krishna,exmi-
nistrodegli Esteri fino al 2012,
ha lasciatodopo decenni il par-
tito del Congresso per passare
proprio nel 2017 ai rivali del
Bjp,inazionalisti indù del pre-
mier Modi che ha fattodella
lotta dura all’evasione fiscale
uncavallo di battaglia: «Non
capivamo il motivodiquesto
saltodella quaglia, oraèchiaro
che stavacercando protezioni
per il genero» diceinvia confi-
denziale alCorriereun im-
prenditoreindiano.
Pareche Siddhartha avesse
avviatonegoziaticonlaCoca
Cola per salvarelasocietà. Ma
le sue speranzesisono spente
nelle acque del Netravati.
©RIPRODUZIONERISERVATA


Laparola


CAFÉCOFFEEDAY


Il nome della
catena di
internetcafé
fondata a
partiredal
1996 dal
magnate
indiano V. G. Siddhartha.
Oggiconta oltre1700 locali
dislocati in 245 città
indianeepoi sbarcata
anche all’estero, anche a
Vienna, Praga, Malaysia ed
Egitto. Dà lavoroa30mila
persone.

Magnate
V. G.
Siddhartha
è nato 59 anni
fa nel
Karnataka, lo
stato indiano
di Bangalore.
In una lettera
indirizzata nei
giorni scorsi al
cda della sua
società, Coffee
Day, aveva
definito
l’atteggia-
mento del fisco
«persecuto-
rio»

Pioniere
●V.G.
Siddhartha
aveva iniziato
la sua attività
commercializ-
zando il caffè
raccolto nelle
piantagioni
di famiglia

●Nel 1996
ebbe l’idea di
creare nel
Paese del tè
la prima catena
di internet café

re oingannare, ho fallitocome
imprenditore» scriveva il ma-
gnate. Eppureèstatounpio-
niere, un innovatore:nel 1996
hafondatoaBangaloreilsuo
primo Coffee Day,conweb gra-
tis ed ariacondizionatacome
non sen’erano ancora visti in
India, il primo di unacatena tra
le più grandi al mondocon
1700 locali. Creando una «Star-
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