Libero - 01.08.2019

(Axel Boer) #1
Inviateci una lettera per i vostri nonni: pubblicheremo
le migliori. Scriveteci all’indirizzo:
[email protected]

Non aveva figli


Il vedovo Pep, nonno


di tutti i bambini


Fuori dal comune: non cucina e non sferruzza


FEMMINISTA IN CATTOLICA


Ha 70 anni e il suo timore è che possa saltare fuori una foto in cui si vede


lei senza il reggiseno durante un’occupazione all’università di Milano ANNA SCAGLIARINI


■Nel tempo lontano e
dorato nel quale i bimbi
ancora non sanno distin-
guere le stagioni dell’an-
no l’una dall’altra, (per-
ché le stagioni di quando
si è fanciulli sono tutte
belle uguali), entrava una
lama di sole ad accarezza-
re la polvere della stanza.
La nonna Margherita in-
trecciava i capelli di Emi-
lia ed Emilia le chiedeva:
«Nonna, oggi è primave-
ra?». La nonna risponde-
va: «No», senza aggiunge-
re altro e continuava a in-
trecciare con cura, con de-
licatezza, con devozione,
come facesse scorrere tra
le dita i capelli di seta di
una bambola, malgrado
Emilia fosse una qualun-
que, una bimba di paese
con le ginocchia sempre
sbucciate e i capelli sem-
pre spettinati. Poi la non-
na legava due nastri bian-
chi alle estremità delle
trecce. Tanto bianchi, da
sembrare di zucchero.
La bambola di Emilia
era vestita alla maniera
della nonna, perché gli
abiti li confezionava la
nonna stessa, all’uncinet-
to. Abiti a volants, di lana
colorata e spessa, che si-
curamente dovevano
pungere il culo alla bam-
bola, perché la bambola
non indossava mai le mu-
tande, cosa che talvolta la
nonna aveva notato e di-
sapprovato, per una que-
stione di etica e di deco-
ro.
Ma poiché secondo la
nonna tutto ciò che ap-
parteneva ad Emilia era
comunque sacro e inno-
cente, anche la condotta
licenziosa della bambola
di Emilia diveniva fatto
perdonabile e trascurabi-
le, trattandosi, per l’ap-
punto, della bambola di
Emilia.
Ogni tanto la nonna
preparava il crème cara-
mel, guai a chiamarlo
“budino”: occorreva no-
minarlo con questo no-
me francese. Perché i
francesi, secondo la non-
na, erano i più bravi in as-
soluto nei dolci e nei pro-
fumi.
E a casa della nonna
era sempre primavera.
C’era sempre profumo di
dolci e di Francia. Un pro-
fumo dolce, antico, come
di zucchero fuso.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

FIORENZO BIANCO


■La mia nonna non è la
classica nonna e non posso
scriverle una lettera, troppo
tradizionale per lei, posso
solo raccontarla.
Dice di essere stata una
femminista ante litteram, è
molto orgogliosa di «aver
fatto il ’67. Perché noi, in
Cattolica, abbiamo iniziato
la contestazione un anno
prima degli altri». E mi fa
vedere il bottone della divi-
sa di un carabiniere che le
«restò in mano» durante il
pigia-pigia, lo spingi-spingi
di una occupazione. Lei, la
figlia di un operaio sugli
stessi banchi dei figli della
buona borghesia milanese!
Ha una specie di paura, ma
ride maliziosa, teme che pri-
ma o poi dall’archivio di
qualche giornale possa usci-
re la foto del giorno in cui
partecipò ad una manifesta-
zione e con le compagne fe-
ce ruotare il raggiseno sulla
sua testa; la nonna bis, sua
madre, non l’ha mai saputo
e se lo scoprisse adesso po-
trebbe venirle un coccolo-
ne.
Ha passato i 70 anni ma
certe volte si dimentica di
guardare la data di nascita
sulla carta d’identità e fa le
stesse cose di quando era
ragazza, per esempio: salta
in macchina e guida anche
per 150 km solo per visitare
una chiesetta romanica di
cui ha appena letto. E torna
a casa senza fiato.
Ecco, la lettura: legge tut-
to, anche la carta igienica
-dice- e tutte le etichette e
tutti i bugiardini; si lamenta
che ora la verdura e il pesce
non sono più incartati in fo-
gli di giornali: in passato pri-
ma di buttarli li leggeva da
cima a fondo.
Non è la nonna classica:
non mi regala maglioncini
sferruzzati da lei, non pre-
para torte per la colazione,
non fa le marmellate per
l’inverno, alla preparazione
del pranzo e della cena de-
dica solo mezz’ora «Tanto
-dice- il tuo nonno mangia
così in fretta che non sente
il sapore di nulla». Con lei
non si rischia l’indigestio-
ne!
E come occupa il tempo
che non dedica ai cosiddet-
ti lavori femminili - come li
definisce lei-?
Le piace camminare alla
scoperta dell’arte e mi tra-
scina in mostre e chiese, mi
ha portato in tutti i musei di
Milano, anche più volte. Ha
sempre un appuntamento
con gli artisti che espongo-
no a Milano, anche con
quelli morti.


IN GIRO PER MOSTRE

Una volta, avrò avuto 6
anni, mi portò a Brera, mi
piazzò davanti al quadro di
Caravaggio, tirò fuori un li-
brino che appoggiò sulla


mia testa e cominciò a leg-
gere l’ultimo capitolo del
Vangelo di Luca, quello in
cui si racconta della Cena
in Emmaus. In un lampo ci
trovammo accerchiati da
un sacco di gente, qualcu-
no con gli occhi lucidi, qual-

cuno con un sorriso ebete
per nascondere l’imbaraz-
zo dell’emozione, io avrei
voluto sprofondare (e an-
che lei), mi prese per mano
e mi trascinò versò l’uscita.
Adesso mi vuole portare
a Matera, ma prima mi ha

fissato “un appuntamen-
to”: dobbiamo incontrare i
Preraffaelliti, a Palazzo Rea-
le. Chi sono? Mi ha anche
incaricato (no, ordinato) di
cercare notizie su internet.
Vado!
Nonna, arrivo, aspettami:

scarpe comode e una botti-
glietta d'acqua, e sono pron-
to ad una nuova avventura
-parola grossa- con te.
PS. Lei mi chiama Blume,
dice che vuol dire Fiore in
tedesco.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

CariNonniviscrivo


Margherita


A casa sua


era sempre


primavera


L’occupazione dell’Università Cattolica di Milano nel maggio 1967

GIAN PIERO PERUCCHINI


■Sono ormai un vecchio di ottanta-
tré anni, non ho avuto il piacere di co-
noscere i miei nonni, diciamo che so-
no nato un po’ tardi. Sono l’ultimo di
quattro fratelli di una famiglia contadi-
na di un piccolo paese (Spessa) in riva
al fiume Po nella bassa Pavese. Ma an-
ch’io, così come tutti gli altri bambini
del cortile, abbiamo avuto un nonno.
Durante le vacanze estive, in verità era-
vamo un po’ all’abbandono, perché i
nostri genitori lavoravano nei campi e
noi eravamo sorvegliati, ma neanche
tanto, dall’anziana del cortile.
Vicino al nostro cortile abitava un
vecchio di nome Pep vedovo senza fi-
gli, invalido della Prima guerra mon-

diale, ferito ad un piede camminava
con il bastone e viveva con il minimo
sussidio che gli passava lo Stato e qual-
che scodella di minestra che gli passa-
vano a turno le massaie del cortile.
Ad una certa ora del mattino ci radu-
nava tutti quattro o cinque bambini e
ci portava naturalmente a piedi sull’ar-
gine del fiume che dista circa mezzo
chilometro dal paese. Percorrevamo
la strada provinciale, ma ai tempi le
macchine erano molto rade e non era
così pericoloso.
Arrivati all’argine ci sedevamo
sull’erba per guardare il ponte che or-
mai era ridotto ad un traghetto per
causa dei continui bombardamenti de-
gli aerei degli alleati. E Pep per tenerci
quieti ci raccontava tutti i giorni la bat-

taglia di Vittorio Veveto durante la qua-
le era rimasto ferito e durava così fino
al tempo del ritorno a casa.
Durante il tragitto, e peggio ancora
quando eravamo tranquilli sull’argi-
ne, al minimo rumore di un aereo in
arrivo (Pep ci aveva addestrati) saltava-
mo come un fulmine e ci faceva sdraia-
re nel fossetto che costeggia l'argine o
la strada. Questo capitava spesso.
Eravamo sì in pericolo, ma Pep dice-
va che con la guerra c’era pericolo an-
che a restare in casa. E con la sua pa-
zienza e saggezza riusciva a tenerci
bravi per tutta la mattinata.
Pep non ha avuto figli ma certamen-
te tanti nipotini che ancora lo ricorda-
no. Come me.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Questa C.U.C. indice una procedura aperta telematica per l’affidamento C.U.C. CUSTOZA GARDA TIONE-Bando di gara
dei servizi relativi all’attuazione dell’atto di programmazione “Piano Regionale per il contrasto alla povertà 2018-2020” ambito Distretto
4 Ovest V.se. per il Comune di Sona (comune capofila). Durata del contratto: 3 (tre) anni con decorrenza stabilita dal Capitolato speciale
d’appalto. Lotto 1 CIG: 7985689F05- Lotto 2 CIG: 79857132D7 - Lotto 3 CIG:7985732285. Importo: € 1.267.812,00 (lotto n. 1), € 1.021.430,
(lotto n. 2) ed € 411.300,00 (lotto n. 3) + IVA. Termine offerte: 16/09/2019 h. 12:00. Info e doc: https://custozagardatione.maggioli-
cloud.it/PortaleAppalti. Invio alla GUUE: 26/07/2019.Il Resp. della Centrale Unica di Committenza Ferroni dott.ssa Annachiara

17
giovedì
1 agosto
2019
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