■Continua la guerra dei su-
per-eroi. Com’è noto sono due co-
lossi , la Marvel più Disney e la Dc
più Warner, a monopolizzare il
mercato, un mercato che vorrem-
mo saturo ma che purtroppo non
lo è. E come potrebbe esserlo dato
cheAvengers Endgamesi sta av-
viando a essere il film più redditi-
zio degli ultimi trent’anni, e che
l’ultimoSpidermanl’ha fatta da
padrone a luglio?
Però come non di rado accade,
la (indubbiamente forte) doman-
da ha messo in moto una sproposi-
ta offerta. Una vagonata di super
incombe sul pubblico per le prossi-
me stagioni. Dagli uffici stampa
dei due colossi partono tre annun-
ci al giorno, e la maggior parte dei
progetti non riguarda più gli eroi
canonici di Stan Lee, ma personag-
gi fumettati di cui molti di noi non
conoscevano nemmeno l’esisten-
za. Come il cineseShang Chieil
sudamericano Blue Beetle. Tra
Marvel e Dc sembra in atto una gara
leggermente paranoica che ricorda
un antico fumetto di Paperon de Pa-
peroni. L’obiettivo dei due colossi è
evidente: la conquista di mercati lati-
no americani e asiatici che finora era
apparsi secondari (basta quindi con
gli eroiwasp, ogni squadra super sarà
senz’altro multietnica). Multietnica è
anche “diversa”. È in arrivo anche un
eroe gay. Appena si trova un attore
propenso a fareouting.
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Il cinema s’è ridotto a una lotta tra super-eroi
La Disney e la Warner si spartiscono il mercato
GIORGIO CARBONE
■Anno 2028. Un futuro ab-
bastanza prossimo e appun-
to per questo inquietante.
Los Angeles non è più la città
degli angeli, ma una metropo-
li caotica con tendenza all’in-
fernale. Dove la mala spadro-
neggia, la polizia è gestita da
privati, manca l’acqua potabi-
le e la protesta (per l’acqua) è
arrivata a livelli di guerriglia
urbana. Al terzo giorno di
guerriglia, una banda di gang-
ster cerca di approfittare del
gran bordello per assaltare
una banca. Ma il colpo va ma-
le e il gruppo malconcio è co-
stretto a rifugiarsi nell’unico
rifugio possibile, l’Hotel Arte-
mis.
L’Artemis una volta era un
hotel a cinque stelle. Ora, in
pieno degrado è stato rilevato
da un boss di Malibu che ne
ha fatto un ospedale all’avan-
guardia riservato a una speci-
fica clientela, i criminali.
Un’incredibile infermiera (Jo-
die Foster, afflitta da un truc-
co orrido) li accoglie, li fa cu-
rare, li lega finché stanno lì a
una disciplina quasi carcera-
ria (fra l’altro, c’è l’obbligo
dell’anonimato per chiun-
que entra, finché stanno lì do-
vranno usare un sopranno-
me). A tenere in riga la turbo-
lentissima clientela è bastato
sempre il braccio destro di Jo-
die. Che ha la possa temibilis-
sima e lo sguardo crudele
(quando vuole) del wrestler
Dave Bautista
I rapinatori di banche sono
appena arrivati (e per entrare
hanno pagato profumata-
mente) che l’hotel è quasi al
tutto esaurito. C’è una sexy as-
sassina francese (Sofia Butel-
la) che arriva con un braccio
malridotto. E un trafficante
d’armi che meritava ampia-
mente di esser fatto fuori pri-
ma dell’ingresso nell’Arte-
mis. Del tutto inaspettata,
piomba una poliziotta ferita.
Non avrebbe diritto al ricove-
ro. Ospitarla per Jodie Foster
sarebbe contravvenire alla
sua deontologia professiona-
le (ma sì). Ma la sbirra appar-
tiene al passato di Jodie e per
questo la terribile infermiera
è pronta a fare un’eccezione.
Ma la può fare? All’Artemis ar-
riva nient’affatto annunciato
il Re dei Lupi (Jeff Goldblum)
ovvero il boss di cui sopra uni-
co azionista dell’Artemis.
Non è nemmeno solo. Lo ac-
compagnano la sua guardia
del corpo e dal figlio psicopa-
tico.
Il destino dell’Hotel (e dei
suoi occupanti) è destinato a
compiersi in una notte.
PIACERÀ
A patto che stiate al gioco.
Un gioco che il neoregista
Drew Pearce (sceneggiatore
di best-seller comeIron Man
eFast and Furious) ha voluto
assurdo, esagitato, tirato alla
morte perché tutto (dal desti-
no dell’albergo a quello dei
suoi orridi occupanti) deve
concludersi nel giro di poche
ore. Se andate dietro al com-
medione sanguinoso e baroc-
co di Pearce, il divertimento è
(quasi) assicurato. Perché i
personaggi sono tutti da gode-
re (e il godimento è garantito
perché Pearce li fa entrare in
scena coi tempi spettacolari
dei grandi maestri della com-
media). Perché non poche
scene (tra tutte quella in cui
Jodie Foster insegna le regole
della casa al personaggio più
scostante, il mercante di ar-
mamenti) sono scritte da un
grande degliscreenplay.
Perché il neo regista è riu-
scito in un exploit che a parec-
chi veterani è inibito. Partire
da un futuribile inquietante
(la rivolta nelle strade, la leg-
ge e l’ordine in mano alle
multinazionali) per approda-
re a una resa dei conti grotte-
sca truculenta dove nessun
clichédelnoirè risparmiato.
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Criticando
Hotel Artemis
REGIADrew Pearce
CASTJodie Foster, Sterling K. Brown, Sofia Boutella, Dave
Bautista, Jeff Goldblum, Jenny Slate, Zachary Quinto
GENEREthriller
DURATAore 1.33
VOTO★★★
Una famiglia al
tappeto
Regia:Stephen Merchant
Cast:Dwayne Johnson,
Lena Headey
Genere: sportivo
Durata:ore 1.48
Voto:★★
LA TRAMA
Storia abbastanza incredibile
ma vera. Quella della famiglia
Bevis, un clan inglese dove i fi-
gli venivano allevati per il wre-
stling. L’educazione impartita
dalla bellissima mamma (una
stupefacente Lena Headey) ai
figlioli era semplice: i vostri litigi
dovete risolverli a botte. A furia
di risolvere i due arrivano ai
campionati della World Wre-
stler. E la giovane Paige li vince
addirittura.
PIACERÀ
Perchè il regista Stephen Mer-
chant (che viene dallesituation
comedy) ha saputo raccontare
una vicenda (atroce se uno ci
pensa) coi toni giocosi di una
commedia disneyana. Con un
azzeccato inserimento di Dway-
neThe RockJohnson che fa da
nume tutelare all’aspirante
campionessa.
Nevermind
Regia:Eros Puglielli
Cast:Giulia Michelini
Genere:drammatico
Durata:ore 1.50
Voto:★★
LA TRAMA
Cinque storie di disperata uma-
nità s’incrociano in un’anonima
città di provincia. C’è una baby
sitter senza baby, un aspirante
cuoco dagli istinti omicidi, il ma-
rito della sitter alla caccia di de-
naro a ogni costo, un avvocato
maniaco sessuale (feticista
all’ultimo stadio); uno psicologo
che ogni volta che esce viene
investito da un carro attrezzi.
PIACERÀ
A patto che in questa lunga esta-
te calda non entriate nel cine-
ma con la normale pretesa di
un comune spettatore. Cioè di
capire dov’è nata la disperazio-
ne dei personaggi e magari
comprendere come va a finire.
Se ci riuscite, allora entrerete in
untourbillond’angoscia esisten-
ziale dal quale sarà difficile sot-
trarvi.
Dolcissime
Regia:Francesco Ghiaccio
Cast:Giulia Barbuto
Genere: sportivo
Durata:ore 1.40
Voto:★★
LA TRAMA
Tre ragazze cicciotte reagisco-
no a un maligno video su inter-
net che le ritrae in costume da
bagno offrendosi di far parte
della squadra di nuoto sincro-
nizzato. In piscina avranno la
loro rivincita (perché quel parti-
colare tipo di nuoto è roba da
stremare anche le snellissime).
SPIACERÀ
Perché anche se la storia è sim-
paticamente recitata dalle tre
extralarge, alla regia di Ghiac-
cio manca la giusta dose
d’umorismo. La vicenda che è
poi una variante della favola
del brutto anatroccolo è preve-
dibile dall’inquadratura nume-
ro uno. E le sofferenze acquati-
che delle tre non coinvolgono.
Le poverine soffiano, ma lo
spettatore si chiede chi gliel’ha
fatto fare.
Isabel
Regia:Robert Heydon
Cast:Adam Brody, Zoe Belkin
Genere:horror
Durata:ore 1.21
Voto:★★
LA TRAMA
Una coppia che sembra veleg-
giare alla grande (lui avvocato
rampante, lei bellona in prossi-
ma maternità) si trasferisce in
un quartiere per ricchi o aspi-
ranti tali. Purtroppo la loro nuo-
va vicina di casa sembra una
portasfiga e difatti lo è. Inizia
mandando in malora il parto (il
bimbo muore, la mamma qua-
si). Poi s’attacca come una mi-
gnatta alla madre mancata, ri-
velando la sua natura demonia-
ca.
SPIACERÀ
Anche se la regia di Heydon è
senz’altro professionale, lelo-
cationgiustamente inquietanti
e Zoe Belkin mette paura appe-
na la vedi. Perché degli 81 mi-
nuti di metraggio non ne passi
uno senza la sensazione delDé
jà vu. Quindi niente ti coglie di
sorpresa. Cosa che non dovreb-
be mai succedere per un hor-
ror sia pure estivissimo.
CINEMA
CINEPRIMA/ «Hotel Artemis»
L’INFERMIERA DEI CRIMINALI
Un film truculento ma molto avvincente con un’irriconoscibile e brava Jodie Foster
Interpreta la terribile direttrice di un ospedale di Los Angeles gestito dai gangster
GIACOMO FERRARI
DA VEDERE DA EVITARE
Jeff Goldblum (66 anni) e Jodie Foster (56) in una scena del film diretto da Drew Pearce, da oggi al cinema
28
giovedì
1 agosto
2019
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