Il Sole 24 Ore - 01.08.2019

(vip2019) #1

18 Giovedì 1 Agosto 2019 Il Sole 24 Ore


Mondo

LA GIORNATA


Gli Stati Uniti compiono un altro passo verso le sanzio-


ni contro Nord Stream : la commissione esteri del Se-


nato americano ha approvato ieri ( a ) il progetto di


legge bipartisan che prevede sanzioni alle società o


individui coinvolti nella realizzazione del


gasdotto russo-tedesco, che secondo


l’amministrazione Trump rafforza il con-


trollo energetico del Cremlino sull’Euro-


pa. Il provvedimento deve passare al voto


del Senato e della Camera, ed essere fir-


mato dal presidente.


Il progetto di raddoppio del gasdotto


Nord Stream già esistente ha diviso l’Eu-


ropa, e in questo caso anche Donald


Trump si è espresso contro quello che ha


definito «un terribile errore». La legisla-


zione introdotta dal senatore repubblica-


no Ted Cruz e dalla democratica Jeanne


Shaheen ha nel mirino le navi che posano


i tubi, e i dirigenti delle loro compagnie. La svizzera


Allseas e l’italiana Saipem, secondo Shaheen. In realtà,


le sanzioni dovrebbero riguardare la costruzione sotto-


marina del gasdotto del Baltico, fino a  piedi di pro-


fondità, e non il pezzo finale dell’approdo a terra: il


tratto che è stato affidato a Saipem.


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Eni ha confermato il proprio impegno in Libia nonostante


la situazione politica sia ancora lontana dalla stabilità.


L’azienda energetica italiana rilancia portando per la pri-


ma volta nel Paese africano le rinnovabili, accanto alle


attività nelle fonti tradizionali avviate nel .


La nuova sfida è stata lanciata in occasio-


ne dell’incontro a Tripoli tra l’ad Claudio De-


scalzi e il capo del Consiglio di presidenza


del governo di unità nazionale Fayez al-Sar-


raj, incontro cui ha partecipato anche il pre-


sidente della National Oil Corporation (Noc)


Mustafa Sanalla. Descalzi ha confermato il


pieno impegno della società per quanto ri-


guarda le attività operative e progettuali nel


Paese, dove produce mila barili di petro-


lio al giorno, e ha rinnovato l’impegno di Eni


nel campo sociale, con particolare riferi-


mento alle iniziative intraprese nel settore


della generazione di energia elettrica. Eni ha


infatti fornito parti di ricambio e assistenza


tecnica che hanno permesso il ripristino nell’area di Tri-


poli di una potenza erogata pari  MW. Inoltre, Eni , che


ieri ha anche completato la partnership strategica con Ad-


noc annunciata a gennaio e acquisito i diritti di esplorazio-


ne e produzione di un blocco in Oman, continuerà a man-


tenere gli impegni a supporto della popolazione libica.


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INCONTRO TRA DESCALZI E AL-SARRAJ


Impegno dell’Eni in Libia


sulle energie rinnovabili


LE SANZIONI ALLA RUSSIA


Nord Stream 2 nel mirino


del Senato americano


Le vie del gas.


La preparazione


dei tubi di Nord


Stream 2, regione


di Leningrado


Tripoli. Claudio


Descalzi, ad di Eni,


ha incontrato ieri


il leader libico


Fayez al-Sarraj


Ponti-giardino, cannoni-acqua


Così Boris dice addio al rigore


I CONTI DI LONDRA


La tendenza a fare spese


costose (e inutili) è costante


nella carriera del premier


Il totale degli impegni, 


miliardi di sterline all’anno,


va ben oltre il dovuto alla Ue


Nicol Degli Innocenti


LONDRA


L’austerità non è nello stile di Boris


Johnson. Appena insediato, il nuo-


vo premier britannico ha fatto una


netta inversione di marcia rispetto


al rigore degli ultimi dieci anni di


Governo conservatore, spingendo


l’acceleratore sulla spesa pubblica


e promettendo tagli alle tasse e più


soldi a tutti, dagli ospedali alle


scuole alla polizia.


Johnson si prepara a demolire


dieci anni di sforzi dei cancellieri


Tory per ridurre il deficit di bi-


lancio dal % del Pil del  al-


l’attuale ,% del Pil. Nella strate-


gia del premier però, di fronte al-


l’imperativo di attuare Brexit e


alla necessità di mantenere il po-


tere, i conti pubblici passano in


secondo piano.


Esimi professori e prestigiosi


istituti di ricerca hanno fatto i loro


calcoli e hanno concluso che le


promesse di Johnson, se mante-


nute, costerebbero circa  mi-


liardi di sterline all’anno, ben ol-


tre il cosiddetto “conto del divor-


zio” da Bruxelles che il premier


minaccia di non pagare. Farebbe-


ro “esplodere il debito pubblico”,


secondo l’Office for Budget Re-


sponsibility (Obr).


Qualcosa non torna. Nella car-


riera inusuale di Johnson, però,


caratterizzata da convinzioni on-


divaghe e punti di vista mutevoli,


forse l’unica costante è stata la


tendenza a fare promesse gran-


diose e a impegnarsi in progetti


troppo costosi.


Quando era sindaco di Londra,


Johnson era stato criticato per i


suoi “vanity project”, progetti


inutili in alcuni casi e irrealizzabi-


li in altri, che sono costati quasi un


miliardo di sterline,  milioni


per la precisione.


Si era innamorato ad esempio


dell’idea di un nuovo aeroporto su


un’isola nell’estuario del Tamigi,


commissionando studi di fattibili-


tà e un progetto di Foster & Part-


ners costati oltre  milioni. Altret-


tanta passione aveva messo nel


promuovere il progetto del Garden


Bridge, un ponte-giardino pedo-


nale, costato  milioni e poi ab-


bandonato dal suo successore Sa-


diq Khan perché «inutile».


Le bici in affitto note come “Bo-


ris Bike” sono costate  milioni di


sterline e, al contrario delle bici pa-


rigine, non sono una fonte di red-


dito ma costano tuttora milioni


ogni anno al Comune di Londra.


Costosi ma bellissimi gli  auto-


bus rossi a due piani disegnati dal-


l’architetto Thomas Heatherwick,


costati  milioni di sterline, men-


tre la teleferica da  milioni che


unisce le due sponde del Tamigi


viaggia quasi vuota.


AFP

La questione irlandese. Boris Johnson ieri a Stormont House, Belfast


La Germania, intenzionata ad


allentare le tensioni con l’Iran,


non parteciperà alla missione


navale a guida Usa per


rafforzare la sicurezza nello


Stretto di Hormuz.


Usa-Iran


Missione navale


nello Stretto


di Hormuz, no


della Germania


Pyongyang ha lanciato due


missili al largo della costa


orientale della Corea del Sud.


Il lancio, il secondo in una


settimana, è stato effettuato


dalla città di Wonsan.


Corea del Nord


Nuovo lancio


di missili


balistici


a corto raggio


+Pyongyang lancia due


missili nel Mar del Giappone


http://www.ilsole24ore.com


Breaking news.


La notizia data


dalla tv sudcoreana


Il sindaco Johnson aveva anche


voluto comprare tre cannoni ad ac-


qua Wasserweffer, che la polizia


avrebbe dovuto usare in caso di


nuovi scontri di piazza come nel


. Peccato che l’allora ministro


dell’Interno, tale Theresa May,


avesse prontamente bandito l’uti-


lizzo di cannoni ad acqua. Il Comu-


ne di Londra li ha rivenduti lo scor-


so anno con una perdita netta di


mila sterline.


Le spese passate del sindaco Bo-


ris diventeranno insignificanti in


confronto alle spese future del pre-


mier Johnson, se manterrà le pro-


messe fatte in campagna elettorale.


Le riforme fiscali annunciate –


alzare la soglia alla quale scatta


l’aliquota massima del % da


mila a mila sterline e la soglia


alla quale si iniziano a versare con-


tributi – costeranno  miliardi di


sterline all’anno, secondo l’Institu-


te for Fiscal Studies.


Un altro miliardo sarà speso


per reclutare mila poliziotti, 


miliardi saranno investiti nelle


scuole, , miliardi iniziali per


portare la banda larga supervelo-


ce nelle “zone dimenticate” del


Paese. Questa settimana nel suo


primo viaggio da premier ha pro-


messo  milioni per sostenere


le economie di Scozia, Galles e Ir-


landa del Nord.


La convinzione di Johnson è che


i tagli alle tasse rilancerebbero


l’economia e quindi porterebbero


a un aumento degli introiti fiscali.


L’impatto negativo di “no deal” pe-


rò vanificherebbe tutti i presunti


benefici. Le previsioni ufficiali del-


l’Obr sono di una recessione in ca-


so di hard Brexit.


L’altra convinzione del premier,


in questo caso giustificata, è che le


sue promesse sono popolari. Dopo


dieci anni di tagli la gente è stanca


di austerità e lieta di sentir parlare


di aumenti della spesa pubblica,


conditi dall’insopprimibile ottimi-


smo di Boris Johnson che tanta


parte ha giocato nella sua vittoria.


Come un grande architetto John-


son ha tracciato il disegno. Spetta


ora agli apprendisti di bottega


riempire gli spazi vuoti, e fare i cal-


coli necessari per trasformare lo


schizzo in realtà.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

VANITY PROJECTS


940 milioni


Spese pazze nella capitale


È l’ammontare, in sterline, dei


progetti “inutili” o mai realizzati


da Johnson sindaco di Londra


300 milioni


Promessi alle nazioni del Regno


Nelle visite di questi giorni il


neopremier ha annunciato


stanziamenti a sostegno delle


economie di Scozia, Galles e


Irlanda del Nord


100 milioni


Sponsorizzazione Brexit


È il costo della campagna


pubblicitaria per vendere Brexit ai


cittadini in autunno


50 miliardi


Tagli di tasse e sovvenzioni


La somma promessa per il 2020


(tagli alle tasse, investimenti in


scuole, polizia, sanità)


IL CAMMINO DI BREXIT


Anche per Johnson l’Irlanda


resta l’ostacolo più difficile


La terza tappa del primo viaggio


da premier di Boris Johnson è


stata la più difficile. Dopo Scozia


e Galles, il premier britannico ha


visitato ieri l’Irlanda del Nord e


incontrato i leader politici,


tentando invano di rilanciare i


negoziati per un nuovo Governo.


L’Irlanda del Nord è senza un


Governo autonomo da oltre due


anni in seguito a contrasti tra i


partner della coalizione, i


repubblicani di Sinn Fein e gli


unionisti del Dup. Londra non


vuole infiammare la situazione


tornando a imporre il suo


“dominio diretto”, ma Brexit


complica le cose.


La leader di Sinn Fein, Mary


Lou McDonald, ieri ha avvertito


che un referendum sulla


riunificazione dell’Irlanda sarà


inevitabile se la Gran Bretagna


lascerà la Ue senza un accordo.


Mentre Arlene Foster, leader del


Dup e alleata di Johnson, ha


detto che una riunificazione è


«fuori discussione».


L’Irlanda del Nord aveva


votato per restare nella Ue e la


questione del confine interno


irlandese è stata e resta il


problema più difficile da


risolvere nei negoziati tra


Londra e Bruxelles.


Il Congresso americano


intanto ha avvertito Johnson che


bloccherà l’accordo


commerciale bilaterale sognato


dal premier e promesso da


Donald Trump se Brexit


danneggerà l’Irlanda.


Washington è garante degli


Accordi di pace del Venerdì


Santo che prevedono non ci sia


un confine tra le due Irlande.


—N.D.I.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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