citava: “dietro i vetri dorme la città e con l’alba un sogno morirà, resto qui a guardare la tua
immagine svanire, lasci qualche pagina di te scritta di silenzi e di perché... bella sarai nei lunghi
anni tuoi e io ti amerò finché respiro avrai, anche se ormai tu non ritorni, resta qualcosa, restano i
giorni, bella sarai, solo un ricordo in più dei giorni miei dei giorni tuoi..”
Bella sarai
Quella giornata fu incantevole, eravamo da soli nel mio letto a fare l’amore entrambi per la prima
volta, ad ascoltare musica meravigliosa, ed in certi momenti accesi persino le luci psichedeliche che
posizionai il giorno prima nella stanza, apposta per creare un’atmosfera incantata e per mostrare a
Daniela con quanta premura avessi predisposto tutto.
Lei ovviamente apprezzò la scelta audace e fu felicissima per tutte le dolcezze che riuscimmo a
scambiarci, infatti a fine giornata eravamo esausti per le intense emozioni vissute.
La sera la accompagnai a casa col motorino e lei mi teneva stretto, abbracciandomi da dietro,
poggiando il suo volto sul mio collo in modo che riuscissi a vederla nello specchietto retrovisore e
le potessi inviare continuamente baci e sguardi d’amore, per tutto il viaggio.
La sera stessa, dopo quella giornata memorabile, andai a Paestum col motorino dai miei genitori,
così come mi avevano raccomandato di fare, per trascorrere l’estate con loro.
Ovviamente in quei giorni non riuscii a resistere a lungo senza Daniela, ed oltretutto ero anche
piuttosto geloso e preoccupato che qualcuno me la portasse via, considerato che andava al mare con
i suoi genitori in un lido, lo “Scoglio 24”, a suo tempo molto frequentato da ragazzi vispi e piuttosto
audaci. Una ragazza come Daniela non sarebbe mai passata inosservata.
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