NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

Ma ormai il dramma era compiuto, nulla mi poteva sollevare da quel dolore immane ed improvviso,
e dopo qualche istante di terrificante silenzio tutti gli altri amici mi abbracciarono cercando
disperatamente di consolarmi. Qualcuno mi diede una benda per asciugare il sangue della mano
ferita. Poggiai il mio volto pieno di lacrime, coperto dalle mani, su una macchina parcheggiata a
fianco, nel tentativo di nascondere il mio dolore alla vista dei passanti ma fu inutile perché la scena
fu talmente straziante che accorsero anche persone estranee.


Eravamo sul marciapiede dove si trovavano tanti negozi in via Carmine, a largo Sinno, colmi di
gente, quasi ad ora di pranzo, e quindi si formò tutt’intorno a noi un gruppo di persone, anche adulti
ed anziani, che si fecero raccontare dai miei amici cosa fosse successo, e dopo aver compreso il
dramma cercarono di consolarmi anche loro.


Non mi sembrava vero, e non avevo la possibilità neanche di pensare che si trattasse di uno scherzo
di cattivo gusto perché i miei amici piangevano con me e mi tenevano abbracciato saldamente,
come in una morsa affettiva implacabile, anche per impedirmi altre gravi reazioni d’impeto.
Se la ricordavano benissimo anche loro Daniela, bella come il sole, sempre sorridente e disponibile,
sempre simpatica ed amichevole! Pensando a lei rividi il suo volto nella mia mente e capii, per la
prima volta, che quegli occhi così dolci e vivi avevano chiesto sempre consenso ed approvazione
perché in fondo anche lei, come me, aveva avvertito il bisogno di diventare una persona adulta, non
rinunciando all’amore come avevo fatto banalmente io ma vivendolo pienamente proprio per
crescere più felice e più forte.
Ed io glielo avevo involontariamente impedito. Mi sentii profondamente colpevole per la tristezza
che leggevo nei suoi occhi nei momenti in cui immaginavo il suo volto angelico.
Ma lei da Lassù iniziò già a proteggermi e mi rese soave il pensiero che si trovasse in Paradiso,
infatti ad un certo punto sollevai lo sguardo al Cielo e piangendo le inviai un bacio struggente,
ricevendo immediatamente un Divino sollievo.


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