Per poterla aiutare, e dare più enfasi alle mie parole, cercai di assumere un atteggiamento da ometto
sicuro di sé, ma la mia dichiarazione d’amore spirituale, tanto improvvisa quanto inattesa, la
commosse ancor di più e trascinò anche me in una delle emozioni più intense della mia vita, infatti
ci abbracciammo e piangemmo insieme, ciascuno tentando di nasconderlo all’altro, sotto la statua
della Madonnina ed il Crocifisso!
Fu un magic moment straordinario, e spesso mi tornò alla mente nei decenni successivi, soprattutto
nei momenti più bui della mia vita, per consolarmi e ricordarmi che l’Amore di Dio è reale e
tangibile, a qualsiasi età, sia da ragazzini che da adulti.
La Suora dopo quell’abbraccio commovente mi accompagnò nella traversina dove mi aveva trovato
e mi invitò a rientrare in Chiesa ma fu inutile perché nel frattempo la Messa era finita, per cui decisi
di rientrare a casa. Come raccomandazione finale la Suora mi precisò che ogni volta che avrei
voluto sarei potuto andare in Istituto a salutarla.
Tornando a casa ripensai a tutto quanto accaduto che fu straordinario e che realmente ribaltò la
sofferenza precedente, culminata in un pianto sconsolato, per trasformarla in un altro pianto, ma di
gioia irrefrenabile e sorprendente.
Da allora amo infinitamente tutte le Suore, di tutto il mondo, anche quelle che appartengono a
diversi ordini religiosi internazionali, infatti ho una predilezione particolare per Madre Teresa, una
delle Sante più commoventi della storia dell’umanità.
Le Suore rappresentano un enorme dono di Dio per le famiglie, per i ragazzi di qualsiasi età, per le
comunità, e credo che potrebbero ottenere ruoli anche più importanti nella gerarchia ecclesiastica,
soprattutto in questa fase di difficoltà storica della Chiesa Cattolica nel comunicare con un mondo
che appare troppo lontano perché distratto dalla grave frenesia che tutti patiamo e che tutto travolge.