Dopo tante emozioni continuiamo nel nostro peregrinare tra le memorie della gioventù, coi i suoi
ricordi incantevoli, alla ricerca della Verità.
Il lungo viaggio è ormai giunto alla fine, ed il nostro Tesoro è vicino.
La conoscenza, la consapevolezza, la comprensione, rappresentano un Tesoro Immenso quando
sono riferiti a Dio.
Torniamo ad osservare stupiti quel bambino che viveva emozioni contrastanti, desiderava tenere
sempre vicino a sé Gesù, ed ambiva anche ad una vita dinamica e scintillante.
Ma c’era qualcosa nei miei progetti che non combaciava con il mio essere.
Qualcosa che mi turbava perché rappresentava un forte rischio di poter perdere Gesù nel cammino
della mia particolarissima esistenza.
Allora ripresi ad avere comportamenti strani, incomprensibili.
Qualche ennesimo episodio da bimbo maldestro ed emotivamente disagiato mi scosse
ulteriormente.
Nonostante la mia profonda Fede non sempre le mie azioni erano benevole ed umanitarie, infatti ne
combinai di pessime, a volte anche involontariamente per la verità, durante tutta la mia esistenza,
ma la peggiore la realizzai verso i 9-10 anni dicendo una bugia colossale a mio padre e facendo
incolpare un ignaro bambino come me che nulla ebbe a che fare con l’episodio.
Infatti un giorno attraversai la strada uscendo da scuola per andare a casa - erano le prime volte che
lo facevo ed avevo insistito tanto per ottenere l’autorizzazione dai miei genitori - ma un’automobile
mi prese in pieno, mi investì anche se lentamente e nonostante fossi sulle strisce pedonali,
facendomi cadere a terra e provocandomi un vistoso ematoma alla gamba sinistra.