Chi affronta la lettura di un libro così impegnativo deve sapere che in alcune parti si compirà un
viaggio estremo, sia nel male che nel bene, e dev’essere disposto a mettere in campo tutta la
pazienza e la comprensione possibili.
Comprensione intesa anche come effettiva capacità di non escludere nessun tipo di conclusione,
cioè essere pronti anche ad accettare l’esistenza e la veridicità di episodi assolutamente
sovrannaturali, infatti alcuni della mia infanzia li ho già narrati, perché la Fede è così: tutto sembra
assurdo e tutto surreale ma è tutto meravigliosamente vero!
Certamente non si tratta di un bel romanzo fantasioso che proprio per essere tale avrebbe potuto
aspirare ad un notevole successo editoriale, oppure in versione scenografica teatrale o televisiva
avrebbe potuto confermare il trionfo classico delle fiction! Qui di finto non c’è nulla, di fantasioso
nemmeno; si tratta di vita vera, vissuta pienamente ed anzi narrata “per difetto e non per eccesso”.
Faccio i complimenti, quindi, ai coraggiosi che hanno deciso di proseguirne la lettura nonostante la
stranezza e mediocrità delle prime pagine. Sappiate però che più avanti ne arriveranno di molto più
dure, e la vostra pazienza, nonché attenzione e gradimento, verranno messi a dura prova.
È anche vero, però, che il Buon Dio mi ha concesso, nei 30 anni di sofferenze sociali narrate, di
vivere gioie incredibili, emozioni straordinarie, Amori Infiniti, che ho tentato di rappresentare
entusiasticamente, per cui la sensazione che avrete sarà come quella di trovarsi in un luna park: ci si
potrebbe sentire storditi a volte dalla confusione, a volte dalla paura, a volte dalle salite e discese
rapidissime dei giochi acrobatici!
Ecco, la mia vita è stata proprio così, costellata da salite entusiasmanti e discese rapidissime e
terrificanti, in un vortice di sensazioni contrastanti dagli esiti sempre sorprendenti, nel bene e nel
male.