NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

Arrivò in sede con un fare più sereno del giorno precedente, forse memore delle belle parole che ci
eravamo scambiati il giorno prima, ed anche della complicità che si era manifestata tra noi.


Notai che la sua presenza mi rallegrava ed avevo sempre voglia di raccontarle tutto della mia vita,
della mia famiglia, dei miei progetti, delle mie passioni. Mi sentivo un fiume in piena, parlavo di
tutto con lei, per ore ed ore, e non mi era mai accaduto prima con nessun’altra donna.


Lei d’altro canto sapeva ascoltare, e faceva anche tante domande, per cui mi invogliava ad essere
sempre più spontaneo e loquace.


Mi resi conto, col passare del tempo, che le parlavo di ogni aspetto della mia vita, inclusi i ricordi
della mia infanzia, come se ogni racconto fosse un dono per lei, per offrirle la considerazione, la
felicità e la serenità che cercava. Probabilmente lei ascoltava ed accoglieva tutti i racconti
effettivamente come se fossero omaggi perché le stavo donando tutto me stesso, ed una donna certe
cose le comprende anche prima di un uomo.
Raccontarle tutta la mia vita fu una testimonianza forte del mio profondo interesse per lei, e credo
che ne fosse pienamente cosciente, infatti mi lasciava sproloquiare a volontà.


Quando le presentai mio fratello maggiore, settimane dopo, stranamente anche lui avvertiva lo
stimolo di parlare a lungo con Mariella, come se fosse una persona attesa da tempo immemorabile
in famiglia.


Dopo qualche giorno dall’inizio del lavoro le chiesi di andare a cenare insieme, alla movida di
Salerno, e lei acconsentì, per cui la sera stessa l’attesi alla Chiesa di Santa Lucia all’imbrunire, ma
lei stranamente non arrivò all’appuntamento concordato.


Dopo quasi un’ora, preoccupato, mi avviai verso casa sua e la trovai seduta sul gradino della
Chiesa, a piangere!!


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