Saper vivere una vittoria, senza esaltazioni spropositate del proprio ego, è un importante risultato
che ci assicura la Sapienza, altra grande virtù che occorre sempre richiedere al Buon Dio.
Come recita la Sacra Bibbia, infatti “La Sapienza non entra in un’anima che compie il male, né
abita in un corpo oppresso dal peccato”.
Come la Fede va preservata con la Semplicità e la vita vissuta con la Sapienza, così le battaglie
quotidiane spirituali vanno condotte consumando tutte le energie fisiche e psichiche a disposizione
ogni giorno, perché se le teniamo soppresse dentro di noi, non libere di esprimersi, esse si
ribelleranno contro noi stessi arrecandoci danni enormi sia nella mente che nel fisico.
La Bibbia infatti recita: “Vale più La Sapienza che le armi da guerra ma un solo errore può
distruggere un bene immenso”.
Per questo occorrono coraggio ed impegno fisico nel vivere le emozioni spirituali, probabilmente è
questa la battaglia più importante della nostra esistenza perché l’Anima si nutre di sentimenti, di
passioni, di gioie e tribolazioni che devono essere vissute in pieno, mai soffocate o soppresse, ma
vissute nella Santa Semplicità che riesce a regolarle e plasmarle secondo le nostre esigenze e
fragilità.
Quando è necessario occorre piangere, correre, saltare, strillare, pregare, gioire, baciare,
abbracciare, amare, scrivere, comprendere, aiutare, cioè vivere le Passioni sempre intensamente,
senza limitazioni.
Senza soffocare la nostra identità e le nostre energie spirituali, altrimenti si vive una vita martoriata,
ed i mali sono sempre pronti ad approfittarne per produrre danni esistenziali gravissimi.
Uno degli errori più comuni, anche tra i Cristiani più attenti e sensibili, infatti, è alzare un muro tra i
sentimenti, le passioni, le emozioni dovute alla Fede, e le reazioni emotive corrispondenti.