La vita felice a Napoli
Ci furono tutte le condizioni per dare il meglio di me e compiere una vera impresa, sorretto
dall’amore di mio padre e mia madre, di Mariella, dei miei figli che finalmente potevo godermi in
un contesto da sogno.
Studiavo più di 12 ore al giorno, escogitando tutte le soluzioni possibili per restare incollato alla
sedia tutto il pomeriggio e la serata, visto che la mattina andava dedicata ai corsi universitari.
Armai la mia scrivania con un arsenale di bontà perché non me ne allontanassi: caramelle, biscotti,
cioccolate, dolci, torte, succhi di frutta, orzate, amarene, e tanti altri ben di Dio!
Ingrassai tantissimo ma ne valse la pena.
Anche il mese di agosto passò così, riuscendo a fare un solo bagno a Capo Miseno una domenica.
I frutti di tanto impegno arrivarono inesorabili: esami brillanti sostenuti uno dietro l’altro,
addirittura riuscii a rimediare sei 30 di fila, un record mai riuscito prima nella mia carriera
universitaria!
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