NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

Io le risposi subito con dolcezza: “no no scusa, nessuna gelosia, mi sono espresso male, sto
soltanto cercando di capire da dove viene questo profumo incantevole!”.


Poi mi venne in mente che nei pressi dell’ingresso del palazzo c’era un fioraio per cui feci una
nuova ipotesi che mi sembrò la più plausibile: “ah ecco, ci sono, sei passata davanti ai fiori del
negozio qui sotto e ne avrai annusato qualcuno, magari dei gelsomini o delle gardenie, o delle
violette, che emanano un profumo molto intenso, abbastanza simile a quello del tuo collo!”.


Lei rispose sarcastica: “Gianni, uffa, lo sai che a me i fiori non piacciono e non mi fermo mai ad
annusare, magari mi fanno venire anche l’allergia e quindi me ne tengo ben lontana! Ma sei
scemo?! Ti vedo in predo ad un delirio investigativo!”.


Ed iniziò a ridere a crepapelle!


Poi aggiunse: “non è che soffri di allucinazioni olfattive, o il troppo studio ti ha dato alla testa?”.


E continuò a sorridere scuotendo la testa a destra e sinistra, trasmettendomi un “no” dolcemente
sprezzante e sarcasticamente mortificante. E chissà quante altre stranezze avrà pensato su di me!


Poiché sembrava abbastanza convinta delle sue affermazioni grottesche, iniziai a pensare di essermi
davvero suggestionato, chissà perché poi.


Allora le dissi, per chiudere il caso: “va bene, può darsi, per cui fammi annusare un’ultima volta
così vedo se hai ragione”.


Lei prendendomi in giro rispose: “certo illustre professore, faccia le sue ricerche scientifiche e ci
faccia sapere l’esito, siamo tutt’orecchi!”, riferendosi anche ai bambini a cui aveva evidentemente
intenzione di raccontare l’episodio coinvolgendoli in qualche allegra burlata contro di me.


“Ecco, sono tutta tua, annusami, esaminami, studiami, ma fai presto che devo cucinare”, aggiunse.


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