mortuario col suo nome e cognome, ed inizialmente non potei credere che si trattasse
proprio di lui, era impossibile anche soltanto ad immaginarlo, perché era sempre stato bene
ed aveva solo 39 anni! Ed io lo avevo incontrato pochi mesi prima!
Invece purtroppo si trattava proprio di lui, ed era volato in Cielo dopo pochi mesi di lotta
contro una malattia terribile e molto rara, infatti soltanto qualche decina di pazienti al
mondo ne erano rimasti colpiti in quel periodo.
Fu una notizia terribile, tragica, devastante, agghiacciante!
Avevo perso un grande amico! Un fratello! Un pezzo di me stesso, della mia infanzia e
gioventù, della mia vita!
Capii soltanto allora perché Pasquale mi abbracciò così intensamente al suo studio pochi
mesi prima, e mi disse di volermi bene! Perché sapeva già di essere gravemente malato e
che quella sarebbe stata l’ultima volta che ci saremmo incontrati, e purtroppo così fu.
Oggi Pasquale lo penso spessissimo anche perché la mia compagna Annabella è stata
fidanzata 13 anni col suo fratello minore Gaetano e continuano ad essere ottimi amici e
colleghi, per cui fa parte anche lui del mio quotidiano. Negli occhi e nell’espressione di
Gaetano rivedo spesso il mio grande amico Pasquale, ed ogni volta provo emozioni forti
anche perché quando giocavamo insieme a casa sua durante l’infanzia, a 10-11 anni,
Gaetano ne aveva solo 6 e nonostante fosse un bambino pretendeva di partecipare.
Oggi sento che Pasquale, dal Cielo, mi aiuta anche nella mia vita quotidiana, dopo essere
stato un grande fratello per me, per tanti anni.
Che Dio lo abbia sempre in Gloria.Dopo aver ricordato l’incontro con Pasquale nella cittadella universitaria, ed il suo importante
incoraggiamento, ero ancora in attesa del mio turno per discutere la tesi quando all’improvviso mi
chiamarono, proprio in quel momento, e mi precipitai emozionato.
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