Gli stessi dirigenti regionali non capivano né perché Paolo avesse imposto un blocco operativo
nonostante tutti gli sforzi prodotti sino a quel momento e nonostante tutta le rete vendita possedesse
una gran mole di clienti già pronti ad aderire, né perché io non fossi a conoscenza di tale assurda
imposizione!
Allarmato da quella gravissima informazione ottenuta riservatamente dai dirigenti regionali, li
pregai di non riferire a Paolo di avermi confessato che il blocco lo aveva imposto proprio lui in
persona.
Non ne feci menzione neanche allo stesso Paolo per cercare di capire cosa stavano complottando
contro di me.
Fu proprio Paolo, un paio di giorni dopo, a chiedermi di parlarmi in privato perché, a suo dire la
situazione finanziaria era grave ed il fatturato pervenuto non era quello atteso!
Guarda un po’! Chissà perché il fatturato non perveniva da una rete vendita composta da circa 650
venditori in tutta Italia, selezionati da mesi ed ansiosi di dare inizio all’attività dopo una lunga fase
di preparazione! Se ciascuno di essi avesse prodotto soltanto un contratto al mese, al minimo del
listino, avremmo ottenuto tutti i fondi di cui c’era bisogno in quel periodo! Ma i contratti attesi in
realtà sarebbero dovuti essere uno al giorno da parte di ciascun venditore, non uno al mese, senza
particolari sforzi ma svolgendo una regolare e serena attività commerciale, molto ben supportata da
tutto quanto avevo predisposto col mio impegno personale nei mesi precedenti: conferenza stampa,
brochure, sito internet, convenzioni con gli Enti, partenariati vari!
Quindi il fatturato in condizioni normali, senza il blocco imposto da Paolo, sarebbe stato enorme,
come da attese del preciso business plan, condivise da tutti.
Un demonio, Paolo, si era messo di traverso e stava impedendo che la mia attività idilliaca potesse
nascere!