Alcuni devono essere ascoltati in condizioni di assoluta pace per poterne comprendere il senso.
Si tratta di brani che inducono sensazioni molto forti e richiedono un profondo raccoglimento.
A solis ortus cardine Gloria Resurrexit Credimus
Entravo ogni giorno nelle Chiese, soprattutto quando erano vuote, per assaporare il piacere della
preghiera in solitudine, senza confusione, rivolgendomi, oltre che al Buon Dio ed alla Madonna,
anche agli Angeli ed ai Santi rappresentati dai vari affreschi, dai mosaici, spesso da tombe e reliquie
vere, e ci restavo per ore.
Indossavo le cuffie ed ascoltavo i miei adorati brani del Coro, ed a volte pregavo.
In altri orari invece ascoltavo la Santa Messa, spesso di mattina presto.
Quei momenti di sacro raccoglimento erano molto importanti per me, anche perché avevo bisogno
di comprendere perché nella mia vita accadevano sempre ingiustizie, inefficienze, tradimenti.
La Chiesa dove mi recavo più di frequente era Santa Maria in Aquiro perché vicina al mio ufficio.
Dare un senso alle tribolazioni è un’opera molto ardua, spesso impossibile, e per tentare di
raggiungere la verità occorre scavare nelle pagine della propria vita, nei ricordi, nei vari percorsi,
per capire se qualcosa le ha generate, se abbiamo sbagliato strada, se abbiamo fatto del male a
qualcuno, se abbiamo peccato.
O se stiamo vivendo, se pur nella tribolazione, un periodo di Grazia.
Quel genere di tribolazioni che affliggevano me, in realtà, non nascevano mai da torti fatti a
qualcuno o da strade sbagliate intraprese inconsapevolmente, ma sembravano insite nel mio essere,
sembravano predestinate chissà da quanto tempo, forse da sempre.