La malinconia, quindi, ed è successo anche a me, risultava come una chiamata alle armi, una sorta
di squillo di fanfara per attivare le coscienze di tutti i Cristiani e indurli a combattere una battaglia
spirituale e culturale per la difesa della Fede e della sua evoluzione nei secoli!
Nella malinconia si avvertiva finalmente la solennità di Dio!
Ecco il percorso giusto per comprendere la storicità del Cristianesimo, l’importanza dell’esistenza,
della conservazione e della rivalutazione delle vecchie Chiese, la complessità della malinconia,
l’eternità delle Fede capace di sopravvivere alle rovine del tempo!
Ma non si tratta di un percorso semplice.
Ho paura che anche su questi argomenti possa valere il concetto del “passaggio di un cammello
nella cruna di un ago”, escludendo un attimo i ricchi ed applicandolo ai superficiali che non sono in
grado di cogliere l’immensità dell’evoluzione della Fede nei millenni. Chi non lo comprende
potrebbe non essere in grado di accedere al Regno di Dio? Se non conosce l’essenza di una Chiesa
come potrebbe conoscere Dio? Belle domande, ma rinviamo le risposte a prossimi saggi specifici.
Intanto personalmente l’aver ultimato il percorso di comprensione mi assicurava la sensazione di
aver superato una sorta di esame, di test attitudinale, per dimostrare di non essere un Cristiano
sprovveduto ed isterico che al primo accenno di degrado di una vecchia Chiesa fugge via.
Dopo aver superato un esame del genere avvertii solennemente la capacità di Dio di essere
superiore al tempo che aveva invecchiato e snaturato ogni cosa, e che davvero per il Padreterno
mille anni possono corrispondere soltanto ad una nottata, come citava San Pietro nelle sue lettere.
Pensando ai tanti giovani fuggiti dalle vecchie Chiese e dalla Fede, a volte pensavo grottescamente
che in quella nottata Dio si fosse distratto un attimo ed avesse dimenticato di realizzare un efficace
piano di comunicazione e di marketing strategico per attirarne molti di più.