Unico neo dal punto di vista pratico, piuttosto angosciante per me, di cui mi dispiaccio ancora oggi
quando ci penso, fu il pagamento dell’albergo perché, a differenza di quanto avevo programmato
prima, cioè di poter essere in grado di offrirlo io, purtroppo non fu possibile perché proprio in quel
periodo non potei incassare il mio stipendio in quanto emersero problemi economici aziendali
arrecati dagli ennesimi soci traditori, e pertanto dovettero provvedere al saldo i miei genitori.
La vergognosa ed inattesa difficoltà economica mi spiattellò in faccia, con violenza, il ritorno alla
realtà dopo un periodo davvero meraviglioso, e di conseguenza iniziai ad odiare seriamente e
profondamente la mia attività professionale!
Mi stava arrecando troppi danni esistenziali ed affettivi, e tutti gravissimi!
Vivere tutti i giorni affianco a soci traditori era davvero deprimente, soprattutto in rapporto alla
gioia provata a fianco ai miei genitori nel condividere la dolcissima Fede.
Iniziai davvero ad odiare il mio progetto perché mi obbligava a trascorrere le mie giornate con gente
infame che, come sciacalli, attendevano la mia resa per usurparmelo.
Non era quello il mio mondo, ed in cuor mio decisi clamorosamente di abbandonarlo, preferendo la
gioia dell’umiltà e della meravigliosa Fede in Dio.
Sapevo che ci sarebbe voluto del tempo per sbarazzarmi del mio supplizio, anche perché per
vendere il progetto sarebbe dovuto prima divenire un’attività vera e propria, ma ormai la decisione
era presa e sapevo cosa fare.
Mai più quel mondo infernale mi avrebbe allontanato da Dio.
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