La accolse quasi all’altare infatti posizionarono la bara al centro, innanzi alle prime file di panchine,
e papà restò seduto proprio accanto tra i fedeli senza servire la Messa assieme al Sacerdote,
probabilmente perché non ce l’avrebbe fatta essendo troppo commosso. Lui e la bara di mamma
erano vicinissimi, un paio di metri di distanza al massimo, ed io, seduto dietro in seconda fila, ogni
tanto scorgevo lo sguardo amorevole di mio padre che la osservava mentre pregava per lei.
La cerimonia fu molto toccante e furono tante le persone che vollero non solo porgere il saluto
estremo a mamma, ma anche dare conforto a papà e a noi figli. Ricordo tante mani che mi
accarezzarono il volto e mi abbracciarono, e tante bocche che pronunciarono frasi di affetto e mi
baciarono teneramente. Era presente quasi tutta la comunità dei Neocatecumeni di cui facevano
parte i miei genitori e si avvertì fortemente il profondo senso di appartenenza a Dio, comune a tutti.
Nella vita ciò che conta davvero è fare il bene del prossimo, lasciare in dote agli altri, parenti ed
amici, un Amore incondizionato, sincero, puro, come fece mia madre. E ne eravamo tutti testimoni.
Toccò a me leggere il Salmo Responsoriale che fu “Il Signore è il mio Pastore”: