Che disperazione! Che sconforto terribile causato sia dalla ignoranza professionale degli oncologi,
comunque incolpevoli, sia dalla triste consapevolezza che, per colpa dei massoni che avevano
bloccato da anni la mia attività, chissà quante migliaia di cittadini stavano morendo non avendo
potuto reperire la prestazione salvavita!
Usufruendo della termoablazione delle metastasi epatiche, sarebbe accaduto qualcosa di miracoloso
dal punto di vista clinico: i pazienti sarebbero entrati nella struttura sanitaria da malati, colpiti da un
cancro al fegato, e ne sarebbero usciti totalmente guariti dopo una sola seduta!
Davvero una soluzione clamorosa per chi lotta fra la vita e la morte.
Con la dovuta urgenza io e mio padre partimmo per un importante viaggio della speranza, ma una
volta arrivati sul posto, purtroppo, la direttrice del reparto mi riferì che quella tecnica era praticabile
sino a un numero massimo di 5 metastasi e visto che papà ormai ne aveva 7 - 8 non si poteva più
eseguire! Mi precisò anche che sarebbe stato sufficiente che ci fossimo recati da loro 5-6 settimane
prima, perché le metastasi sarebbero verosimilmente rientrate nel numero massimo di 5, infatti
pochi mesi prima papà ne aveva soltanto 3!
Che dramma assurdo ed insormontabile! Se avessi scoperto poche settimane prima la disponibilità
di quella prestazione miracolosa avrei potuto salvare la vita a mio padre!!!
In realtà la termoablazione veniva eseguita soltanto in tre centri in tutta Europa, e l’Italia era stata
l’ultima ad avvalersene, l’Humanitas appunto, solo poche settimane prima, infatti reperii per caso la
news pubblicata in internet dalla stessa struttura, nel loro sito, come una goccia nell’oceano!
Ma com’è possibile che una notizia così importante veniva pubblicata in modalità così limitate?
Terribile conclusione che rendeva ancora più amara la considerazione che se avessi avuto il mio
progetto già attivo e funzionante, avrei sicuramente reperito la prestazione salvavita molto prima, e
mio padre si sarebbe potuto salvare!! E come lui altre migliaia di pazienti in Italia!