NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

Mi sbatteva forte il cuore, vivevo dentro di me un dramma ed un’emozione spirituale fortissima
nello stesso tempo, ma le dovevo nascondere assolutamente a tutti, mio padre compreso.
Lui era sereno e tranquillo, intento a raccontare un episodio simpatico della sua gioventù in
Calabria, un’ennesima marachella che realizzò con suo fratello Carmelo: andarono entrambi a
mangiucchiare una torta nascosta dalla loro madre, ma la sgranocchiarono da sotto in modo che
osservandola non si notasse il sabotaggio, ma al momento di tagliarla ovviamente sprofondò non
avendo supporto sottostante, scoprendosi la loro malefatta!
Ci fece tanto ridere in quella cerimonia, come sempre perché mio padre e mia madre hanno
dedicato tutta la loro vita alla felicità dei figli, e quindi ogni occasione era buona per farci sorridere.


Papà raccontando la sua marachella si accorse che qualcosa dentro di me stava avvenendo, e che mi
ero avvicinato per osservare meglio i suoi occhi, registrando il video più da vicino e - nessuno potrà
mai togliermelo dalla testa - sono certo che capì esattamente cosa stavo pensando perché ad un certo
punto mi guardò intensamente anche lui, facendo finta di niente ma trasmettendomi con assoluta
autorevolezza sia la necessità di tenere segreta per noi la Verità che avevamo condiviso in quegli
attimi eterni, sia di continuare imperterrito il suo racconto amorevole e divertente!
Il suo fu uno sguardo severo: mi impose in pochi attimi, e con notevole forza spirituale, di bloccare
qualsiasi reazione emotiva rispetto a quanto mi avevano comunicato quei suoi occhi meravigliosi,
pieni di Riflessi di Dio.
Fui colpito dalla forza enorme della sua consapevolezza: sapeva che erano gli ultimi giorni della sua
vita, avvertiva lui stesso, nei suoi occhi, la Luce di Dio, intuiva che io li avevo scrutati e avevo
capito la Verità!


Fui colpito anche dalla sua determinazione assoluta nel non parlare neanche con me - e non
permettermi di farlo con nessuno - del segno Divino dei suoi occhi, della presenza di Dio che stava
predisponendo la sua Anima per essere accolta nella Luce Eterna del Paradiso.


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