La richiesta più importante che si può trasmettere a Dio è proprio la Fede che scenderà, nel tempo
dovuto, nei nostri cuori e nelle nostre Anime grazie allo Spirito Santo.
Non bisogna mai andare di fretta però. Mai.
I tempi per la discesa dello Spirito Santo non dipendono da noi, e non possiamo imporre a Dio il
periodo nel quale trasmetterci la Salvezza, ma è sempre Lui a scegliere il momento opportuno: tutto
può accadere in meno di un secondo oppure nel corso di anni.
A Dio non piace la fretta. Come scrisse San Pietro: “davanti al Signore un giorno è come mille
anni, e mille anni sono come un giorno solo”.
Pertanto la Fede va vissuta senza fretta, con grande saggezza, grande serenità, grande calma anche
innanzi a episodi sovrannaturali, a Miracoli, che possono risultare copiosi nella vita di tutti noi se
siamo in grado di riconoscere quelli che, anche quotidianamente, si realizzano nella nostra vita.
Quando chiediamo qualcosa al Signore non si deve accennare ad alcun tempo, perché a Dio non
piace la fretta.
Il tempo è sottoposto al Padreterno che infatti ha sconfitto finanche la morte, e quindi le nostre
richieste, quando lecite, possono realizzarsi all’istante oppure dopo tanti anni, o magari soltanto in
punto di morte; altre soltanto in Paradiso.
Mio padre era ormai vicino alla morte, e lo sapevamo entrambi, per cui Dio più che mai ci garantì il
Suo Amore sconfinato, tutelandoci e offrendoci ciò che Gli avevamo chiesto per una vita intera:
essere sempre presente in mezzo a noi.
Soprattutto nei momenti più solenni.
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