Ad un certo punto, esausto, pensai: “esco di scena per sempre non da sconfitto, come si potrebbe
immaginare, ma da vincitore assoluto perché non ho mai tradito i miei ideali, non ho ceduto i miei
progetti ad usurpatori, ho combattuto da solo contro migliaia di nemici invisibili e vili, e non ho
mai rubato nulla a nessuno! Il poco pane che mangiano i miei figli è pulito e sudato! Quello che
mangiano i figli dei criminali è sudicio come loro stessi!”.
Poi aggiunsi tra me e me: “non sono stato e non mi sentirò mai un succube nei loro confronti.
Ovviamente non tutti i massoni d’Italia sono farabutti come quelli che avrebbero voluto usurpare le
mie aziende senza mai riuscirci, anzi ne conosco alcuni che sono persone molto corrette, educate,
disponibili verso il prossimo, e ricoprono ruoli di prestigio nella società senza aver mai realizzato
alcuna forma di sopruso verso i più deboli e verso persone singole come me che non avrei potuto
opporre alcuna resistenza oltre quella eroica che ho messo in campo per anni!”.
Erano pensieri corretti, infatti non a caso si usa il termine di “massoneria deviata” per descrivere
quelle bande di balordi, come i miei nemici, che saccheggiando tutto quanto possibile in tutta Italia,
danneggiano l’immagine della stessa massoneria che invece, in alcuni casi, ha una storia prestigiosa
ed è composta da soggetti assolutamente degni di stima e rispetto.
Spero che prima o poi qualche Gran Maestro abbia il coraggio di purificare la massoneria da questi
delinquenti e le possa restituire gli antichi fasti.
Giunto a queste eroiche conclusioni, chiusi per sempre quel progetto ormai desueto, decidendo di
cambiare vita professionalmente, confidando nella mia capacità di individuare nuove iniziative,
considerata la mia notevole creatività in tal senso.
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