Ero già entusiasta, anche senza sapere cosa mi attendesse, perché Miriam nella mia vita aveva
sempre portato notevoli emozioni.
Infatti era stato soltanto grazie a lei che, nei decenni precedenti, avevo effettuato i primi viaggi in
aereo, vissuti sempre come imprese particolarmente eroiche visto che per rivedere Miriam
sconfiggevo la grande paura di volare, ed avevo conosciuto Londra, Parigi, Casablanca, Rabat.
“Adesso è la volta di Madrid, sempre grazie a Miriam!”, pensai tutto elettrizzato!
Ero nel pieno di una trance emotiva, anche se l’incontro sarebbe avvenuto in una veste totalmente
nuova perché lei aveva un nuovo fidanzato e me lo avrebbe presentato.
Ovviamente avvisai Anna che stavo andando a Madrid invitato da Miriam e dal suo nuovo
fidanzato, e lei ne fu molto sorpresa, quasi incredula, infatti dovetti poi inviarle alcune foto che
scattammo tutti insieme, per mostrarle che era tutto vero.
“Eh, la gelosia delle donne, è sempre la stessa”, pensai grottescamente.
La mattina dopo partii per Barcellona ed arrivato a destinazione la sera presi di corsa l’ultimo treno
disponibile per Madrid, subendo anche l’atteggiamento razzista di un addetto alla biglietteria il
quale, nervoso probabilmente perché avevo nominato la capitale spagnola che i Baschi odiano
terribilmente, non volle parlarmi in nessun’altra lingua che non fosse il dialetto catalano stretto che
ovviamente non capivo, motivo per cui mi mortificava ripetutamente ed a momenti mi faceva
perdere il treno! Infatti mi rese difficile persino la semplice operazione di pagamento con la carta di
credito perché la procedura in vigore era piuttosto complessa ed inusuale!
Mi venne in soccorso una ragazza in fila dietro di me, effettuando al mio posto tutte le strane
operazioni del caso: inserire la carta, togliere la carta, rimettere la carta, toglierla dopo alcuni
secondi, rimetterla di nuovo!!
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