L’impegno che noi operatori del 118 dovevamo mettere in campo era ogni volta superiore al dovuto
perché oltre a risolvere le esigenze dei pazienti dovevamo anche combattere con la mole enorme di
inefficienze regnanti nel settore sanitario pubblico: ospedali chiusi, come quello di Agropoli, per cui
eravamo costretti a portare i pazienti a Vallo della Lucania che distava almeno 40 minuti; reparti di
pediatria presenti soltanto a Battipaglia e a Vallo della Lucania, molto distanti dalla nostra
postazione di Paestum; emodinamica presente soltanto ad Eboli, ed assente a Battipaglia e
Roccadaspide, per cui la scelta era limitata a quella struttura sempre sovraccarica o al solito
lontanissimo ospedale di Vallo; numeri civici, delle abitazioni dei pazienti, reperibili in pochissime
occasioni, oppure non presenti affatto, oppure errati, con i navigatori spesso impazziti che ci
conducevano in posti sbagliati; pazienti abbandonati a se stessi che non vedevano un medico di
famiglia a volte da anni, e quindi con terapie in atto spesso non più idonee e cause esse stesse delle
emergenze mediche; posti letto quasi sempre non disponibili nei reparti idonei al paziente, per cui
spesso doveva essere dirottato nei corridoi oppure in altri ospedali; in caso di utilizzo di presidi,
come la spinale, i medici degli ospedali ci obbligavano ad attendere ore prima di restituirceli in
quanto effettuavano prima tutti gli accertamenti diagnostici quali Tac o Rmn, e pertanto
l’ambulanza restava bloccata e non disponibile per altri interventi!
E potrei continuare ancora ad elencare i vari e gravissimi disservizi regnanti nel settore!
E’ davvero assurdo che quella che era una delle migliori sanità pubbliche al mondo - intorno al
2005 quando io vivevo a Roma e conoscevo bene il nostro sistema sanitario pubblico che era
ammirato da tanti altri paesi del mondo che infatti venivano al nostro Ministero della Salute per
apprenderne i principi - dopo 10-15 anni di politica demoniaca realizzata dai maledetti governi che
si sono succeduti, venne distrutta al punto da risultare quasi da terzo mondo! Questa realtà è emersa
col coronavirus: 70mila posti letto persi in 10 - 15 anni di governo scellerato; 359 reparti chiusi; 37
miliardi sottratti alla sanità; chiusi numerosi ospedali che erano strategici per il territorio!
gianni zito
(Gianni Zito)
#1