Il Settimanale 32

(Francesco CaccavellaNHp1fh) #1

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VENERDÌ 14 APRILE 2023

L’EDITORIALE


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L'Eneide


...continua dalla prima pagina

povertà, quello è evidente. È soprattutto il simbo-
lo della disuguaglianza che ormai divide sempre di
più gli italiani in due paesi. Uno che sta molto bene
o comunque bene, che lavora, guadagna e a Pasqua
spende (le casse del nostro turismo laicamente rin-
graziano) per il meritato riposo, che riempie le città
d’arte, mangia al sole in spiaggia o si gode l’ultima
sciata. L’altra che rimane a casa a guardare calcio,
reality o serie a go-go, oppure fa la gita di Pasquet-
ta nel parco più vicino. Se va bene. Sennò, anche
peggio, fa i conti per mutui e bollette e non compra
neppure l’uovo di cioccolato al supermercato. Del-
la colomba neanche l’odore, e hanno fatto discute-
re proprio nella Milano dove è stato abbandonato
Enea le colombe luxury di alcune pasticcerie a più
di 400 euro. E ancor più ha fatto discutere che c’era
gente che se le comprava. A proposito di discussio-
ni, siccome lo diciamo sempre noi siamo gli eredi
nevrotici dei guelfi e dei ghibellini, anche il povero,
in tutti i sensi, Enea non ha solo commosso ma ha
fatto pure litigare. La pietra dello scandalo è stato
il supervip, e presumiamo super ricco Ezio Greggio
che nell’anelito di aiutare chi ha abbandonato il pic-
colo a riprenderselo ha sbagliato linguaggio, tipo
il bambino ha bisogno di una madre vera etc etc.
Subito i social lo hanno sbranato e subito l’associa-
zione di turno, quella dei genitori adottivi, è insor-
ta. Conosco Ezio da tanto tempo, gli studi dove per
anni ho fatto Studio Aperto erano confinanti con
Striscia la notizia, non credo che abbia voluto of-
fendere nessuno, tantomeno l’autenticità dell’amo-
re di chi adotta un bambino. Giuste le precisazioni,

però per me la generosità vince sul politicamente
corretto, mentre purtroppo con il web non abbia-
mo nulla da fare, entra ormai anche negli affreschi
del neo-realismo moderno. Allora, più che ai social
torniamo al messaggio sociale della storia. Nessu-
no deve dimenticare chi ha di meno, noi tutti come
cittadini, le istituzioni locali e nazionali, la Politi-
ca con la p maiuscola. La discussione è già a livelli
alti sul reddito di cittadinanza ma con l’equivoco
ideologizzato della definizione di povertà assoluta.
Una democrazia non può non proteggere chi deve
essere aiutato in toto, ma ha il dovere di assicu-
rare la dignità del lavoro a tutti, come prevede il
primo articolo fondante della nostra Costituzione.
Poi attenzione, mentre la ricchezza si concentra in
tutto il mondo e anche da noi in poche mani, una
parte di una sterminata classe media del XXI seco-
lo si impoverisce sempre di più. Se Virgilio nell’e-
poca del progresso tecnologico è un po’ passato di
moda, le Eneidi dei nostri poveri giorni leggetele
e rileggetele con grande attenzione. n

Claudio Brachino
claudio.brachino@
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