Un fiore per Kabul
Un fiore che brucia.
Un bimbo che muore.
Kabul oggi, Sarajevo ieri.
Odio, violenza e sorrisi cancellati nel tempo.
Fra qualche anno nella piazza di Kabul
metteranno un monumento alla miseria umana;
quattro bimbi di bronzo che giocano
con una bomba che esplode.
Sotto di esso in bella grafia:
“ A perenne ricordo della miseria umana”.
Questa è la nostra civiltà vero?
Possibile che il rispetto della vita altrui
non sia radicato dentro al nostro cuore?
Ogni essere su questa Terra
è un tutto unico ed irripetibile.
Perché tanta morte e miseria?
La nostra vita è
accumulare,
possedere,
calpestare gli altrui diritti alla vita.
Niente porteremo con noi.,
tutto di noi sarà dimenticato
nel breve volgere di un battito d’ali.
Ci sarà il giorno in cui
l’uomo vivrà per dar vita ad altra vita.
Ci sarà il giorno in cui
il sorriso non sarà mai cancellato dalla follia omicida.
C’è tempo purtroppo.
C’è tutto il tempo.