Corriere della Sera - 13.03.2020

(Nancy Kaufman) #1


CorrieredellaSeraVenerdì13Marzo2020
PRIMOPIANO

21



celafaremo


Dalledimissionidiun’anzianadonnacontagiata


allamobilitazionepersostenere ipiùdeboli


digentecomune epersonaggifamosi


Quattrostoriedell’Italiachenonsiarrende


ImessaggiDaTorino(asinistra,LaPresse)aRoma(adestra,Afp)sloganehashtagappesiaibalconi:dalcelebre«Andràtuttobene»conl’arcobalenoa«Stiamotuttiacasa».Unadonna(alcentro,Epa)mandaunbaciodisegnatosullamascherina


AGenova


Èguaritalaprimaturista


infettataadAlassio


Ilprimario:«Sirecupera


ancheinetàavanzata»


È


una singola guarigione ma ha unvalore
particolare: è stata dimessa dall’ospedale
San Martino di Genova la «paziente
zero» della Liguria. Inregione ilcoro navirus
aveva fatto la suacomparsa in un albergo di
Alassio, in provincia di Savona, dove
soggiornava una numerosacomitiva di turisti
lombardi. L’hotel «Bel Sit» si è trovato
improvvisamente alcentro di
una bufera: una signora di 79
anni che si era giàreca ta una
primavolta all’ospedale di
Albenga accusando un
generico malessere ed era
stata rimandata in albergo,
era risultata dopo una
seconda visita positiva al
coro navirus. Il 25febbraio la
signora di Castiglione D’Adda
— invacanza con il marito —
è stata presa in cura dal San
Martino nelreparto di
malattie infettive. Da ieri è
tornata acasa dove resterà
ancora per un periodo sotto
osservazione anche se è
ormai negativa al tampone.
«È la dimostrazione che
questa malattia ècomplessa
ma si può guarire, anche in età avanzata, e si
torna alla vita di prima — spiega il primario,
Matteo Bassetti — bisogna avere fiducia. Altri
cinque pazienti sono pronti a essere dimessi.
In tutto abbiamo già avuto tredici
guarigioni». Altri tre pazienti ricoverati in
terapia intensiva sono in sensibile
miglioramento e possonorespirare
autonomamente.
Erika Dellacasa
©RIPRODUZIONERISERVATA

DaValentinoRossi


aLucianaLittizzetto


Pioggiadidonazioni


perl’emergenza


IlpanettiereGino:


«Primaregalavorosette,


adessolemascherine


fatteconlacartaforno»


Giovanimediciinaiuto


aipazientipiùarischio


«Portiamoacasaloro


laspesaeifarmaci»


Lasolidarietà ANapoli APisa


I


n principio fuSteven Zhang. Il giovane
presidente cinese dell’Inter ha donato 100
mila euro all’ospedale «Sacco» di Milano
per combattere l’emergenzacoro navirus. Ieri
ha replicatoregalando 300 mila mascherine e
altro materiale alla Protezione civile. Invece, il
Milan ha devoluto 250 mila euro all’Azienda
regionale emergenza urgenza lombarda.Per
gli ospedali della Basilicata è
sceso incampo Simone Zaza.
In realtà non è solo il mondo
del calcio che si mobilita ma è
tutto lo sport. Dal pilota
ValentinoRossi che ha dato
un «generosocontributo» per
l’azienda ospedaliera Marche
Nord a Filippo Magnini che
sostiene l’attività medica
degli ospedali del gruppo San
Donato. Il «Piemonteteam»
aggrega il mondo dello
spettacolo, della musica e
dello sport. Da Arturo
Brachetti a Piero Chiambretti,
passando per Edoardo
Molinari, Gabriel Garko,
SamuelRomano (Subsonica).
I fondi raccolti andranno alla
campagna dellaRegione
Piemonte per aiutare
strutture ospedaliere, medici e infermieri.Per
l’Unità di crisi della medesimaRegione, ha
donato 20 mila euro Luciana Littizzetto, che
ha apertocosì una sottoscrizione su
GoFundMe. La stessa usata da ChiaraFerragni
e Fedez che hanno già raccolto 3,7 milioni di
euro per l’ospedale «San Raffaele» di Milano,
oppure dalvolto Rai Salvo Sottile per
finanziare leterapie intensive dellaRegione
Lombardia.
Alessio Ribaudo
©RIPRODUZIONERISERVATA

A


bitualmente alforno di GinoVarriale si
regala il pane. A fine giornata pagnotte,
rosette e sfilatini nonvendutivengono
dati gratuitamente a chi ne fa richiesta.
Adessoc’è qualcosa che pare più prezioso e
desiderato del pane, eVarriale si è adeguato:
regala mascherine. Tramite uno dei tanti
tutorial che circolano sulweb ha imparato a
realizzare quelle fattecon la
carta forno, gli elastici e la
spillatrice. Non saranno il
massimo, ma di questitempi
bisogna accontentarsi. E
infatti la sua iniziativa ha
avuto moltissimo successo.
La bottega che Gino gestisce
insieme alla moglie Lisa a
Ercolano fa parte di quegli
esercizicommerciali che
possonocontinuare arestare
aperti, ecosì da ieri chiva a
comprare il pane trova anche
le mascherine. «Ne avevo
fatte centocinquanta e
credevofossero sufficienti»,
spiega Gino. E invece non
sono bastate affatto, anzi,
sono andate esaurite in
pochissimotempo. «Me ne
hanno chieste altre e mi sono rimesso
immediatamente al lavoro. Anche il parroco è
venuto, perché vuole distribuirle a chi non
può comprarle». In pratica da ieriVarriale ha
un doppio lavoro: di notte fa il pane e di
giorno le mascherine. «In questo momento
dobbiamo sostenerci tutti, essere solidali. E
solidarietà è anche aiutare gli altri a
proteggersi».
Fulvio Bufi
©RIPRODUZIONERISERVATA

A


vederlicon i camici bianchi e le buste
della spesac’è da restare un po’
interdetti. Sonocommercianti di
negozi di alimentari? No, sono giovani
medici, molti dei quali specializzandi e
studenti di medicina vicini alla laurea, che a
Pisa hanno deciso di aiutare le persone più
esposte alcoro navirus. Hanno organizzato il
gruppo «Spesa sicura» e ogni
giorno si mettono a
disposizione di anziani,
infermi e immunodepressi.
L’idea è partita
dall’associazione di
volontariato «Cecchini cuore
onlus» che si occupa della
lotta alla morte improvvisa e
ha installato 531 defibrillatori
pubblici a Pisa. «Siamo
partiti in tre — racconta
Maurizio Cecchini,
card iologo — e nel giro di
ventiquattro ore siamo
diventatiotto tra medici e
studenti. Riusciamo acoprire
Pisa e dintorni e Lucca
centro». Ma anche altre
associazioni partecipano
all’iniziativa e il numero dei
volontari è già raddoppiato. «Abbiamo
deciso dicoinvolgere medici e studenti di
medicina — spiega NikoPasculli,referente
dell’onlus «Sguardo di vicinato» che opera
nello stesso progetto — nel loro doppio
ruolo divolontari, professionisti ed esperti.
Oltre alla spesa, infatti, i medici portano ai
loro assistiti anche medicinali econtrollano
il loro stato di salute».
Marco Gasperetti
©RIPRODUZIONERISERVATA

❞Bisogna
avere
fiducia,
altricinque
pazienti
sonopronti
aessere
dimessi
Intutto
abbiamo
avuto
giàtredici
guarigioni

❞Dall’Inter
materiale
sanitario
alla
Protezione
civile,
dalMilan
250mila
euro
all’Azienda
emergenza
urgenza
lombarda

❞Neho
preparate
150
esonofinite
subito,così
misono
rimesso
allavoro
Ilparroco
leporta
achi
nonpuò
comprarle

❞Siamo
partitiintre,
manelgiro
di24ore
siamo
diventati
otto
tramedici,
specializ-
zandi
estudenti
vicini
allalaurea
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