La Stampa - 09.03.2020

(Wang) #1

DANIELE MAMMOLITI


L


a Valle d'Aosta chiu-
de oggi, con un me-
se d’anticipo, la sta-
gione dello sci. Re-
sta per il momento fuori dal-
la zona «arancione» ma le
misure per arginare l’emer-
genza coronavirus sono dra-
coniane. A dire stop è stata
la Regione, d’intesa con le
società (tutte pubbliche)
che gestiscono gli impianti
di risalita, prendendo una
decisione a cui la Lombar-
dia è stata obbligata dal de-
creto del governo. Dopo
una riunione notturna la
giunta regionale deciso di
chiudere gli impianti fino al

3 aprile. «La stagione - dice
Ferruccio Fournier, presi-
dente dell'Avif, società che
gestisce gli impianti - a que-
sto punto possiamo conside-
rarla terminata. Diciamo
che per noi è sospesa e che
riprenderà al prossimo in-
verno». Una scoppola per
tutto l’indotto, a partire da-
gli albergatori. Filippo Gér-
ard, presidente dell’associa-
zione regionale che li rap-
presenta, dice che «è stata
una decisione presa in mo-
do consapevole» ma lancia
l'allarme sul fatto che «oltre
a settimane di importanti
perdite di fatturato ora le
strutture dovranno avvisa-
re i clienti e in molti casi si
dovranno restituire le ca-
parre». Resteranno aperte

le piste di fondo, che hanno
numeri più ridotti. Ma il set-
tore è in ginocchio. E ieri se-
ra a Cogne si è deciso di
chiudere tutte le strutture
ricettive, per prevenire ulte-
riori contagi.

Ha chiuso i battenti anche
il Casinò de la Vallée, altro
baluardo dell'economia val-
dostana, che già aveva con-
tingentato gli ingressi e che
ieri si è arreso, così come
hanno fatto le altre case da

gioco italiane. Per una setti-
mana i dipendenti del Casi-
nò - attualmente in concor-
dato preventivo - saranno
messi in ferie. Poi si punterà
all'attivazione di ammortiz-
zatori sociali. Porte sbarrate
anche sulla cultura, con la
chiusura fin da ieri dei castel-
li, dei siti archeologici, delle
mostre e del polo espositivo
del Forte di Bard. A partire
da oggi la serrata coinvolge-
ra anche le biblioteche regio-
nali e quelle di tutti i Comu-
ni. L’effetto coronavirus tra-
volge anche le elezioni regio-
nali in calendario per il 19
aprile. «Saranno sicuramen-
te rinviate» ha annunciato il
presidente della Regione,
Renzo Testolin.
Il crescere del numero dei
contagi e di quello delle per-
sone messe in quarantena -
82 ieri sera - mette in allar-
me le strutture sanitarie. L'u-
nico ospedale presente del
territorio ha aggiunto da ie-
ri 3 posti letto dedicati al Co-
vid-19 e altri 2 arriveranno
nei prossimi giorni nel repar-
to di terapia intensiva. —
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Le nevicate dei giorni scorsi avevano risollevato la stagione dello sci in tutta la Valsusa

Lo sci si adegua, ma prosegue


Operatori pronti a chiudere


Ma il sindaco di Sestriere vorrebbe attività ancora per due settimane

I colleghi di Bardonecchia e Pragelato: “Prima di tutto viene la salute”

IL CASO


La decisione adottata ieri dalla regione; chiuso anche il Casinò

La Vallée blocca tutte le piste


“Stagione finita per quest’anno”


E Cogne sceglie
la serrata di tutte
le strutture ricettive
per evitare contagi

Per il «branco» l’emergen-
za Coronavirus è pretesto
per agire. Nella notte tra
sabato 7 e domenica 8
marzo a Rivoli è stato ap-
piccato un incendio al
King, ristorante giappone-
se gestito da cinesi in piaz-
za Martiri della Libertà.
Le fiamme, domate dai vi-
gili del fuoco, hanno di-
strutto la serranda d’in-
gresso. I carabinieri, che
indagano sull’accaduto,
hanno sequestrato due
bottiglie contenenti del li-
quido infiammabile e stan-
no visionando le telecame-
re di sorveglianza della zo-
na. Il sospetto è che il re-
sponsabile sia un mino-
renne. «Giovedì sera ab-
biamo subito un’aggres-
sione» racconta Tommy,
36 anni, in Italia da oltre
venti, titolare del locale.
«Intorno alle 23, mentre
stavamo per chiudere, un
gruppo di cinque ragazzi
ha iniziato a prendere a
calci la serranda. Avranno
avuto tra i 16 e i 20 anni».
Gli hanno urlato: «Cinesi
portate i virus. Vi brucia-
mo il locale». Un amico di
Tommy ha cercato di ri-
portare la calma, ma si è
preso una bastonata in te-
sta. «Nei prossimi giorni
andrò a fare denuncia.
Giovedì sera è stato impos-
sibile – spiega – Ho accom-
pagnato il mio amico all’o-
spedale di Rivoli per farsi
medicare, ma, dopo qual-
che ora di attesa, abbiamo
dovuto tornare casa: il
pronto soccorso è stato
chiuso per un caso sospet-
to di Coronavirus». Il risto-
rante è aperto da tre anni.
«Non c’è mai stato nessun
problema». I. FAM. —
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LUCIA CARETTI


La montagna aspetta. Con la
sensazione che lo sci potreb-
be finire presto, con l’ango-
scia di quello che succederà
al tessuto economico se si fer-
meranno le seggiovie. E con i
dubbi e le polemiche delle ul-
time ore: perché consentire
gli assembramenti sulle pi-
ste, perché attirare le perso-
ne sulla neve se a tutta Italia
si chiede di non uscire per tu-
telare la salute propria e al-
trui. Una giungla di doman-
de su cui si attendono rispo-

ste dal Governo e dalla Regio-
ne. Dovevano arrivare ieri,
ma il chiarimento sul turi-
smo è stato rimandato, così
oggi nelle stazioni torinesi si
scierà regolarmente.
«Abbiamo ridotto la ca-
pienza di funivie e cabino-
vie» spiega il presidente del-
la Vialattea Giovanni Brasso.
«Sanificheremo i locali e ripe-
teremo con gli altoparlanti di
tenere la distanza di sicurez-
za. Nei prossimi giorni intro-
durremo dei distanziatori
per le code. Ma per le norme

attuali, adottando queste
precauzioni, si può andare
avanti. Se ci chiederanno di
chiudere, lo faremo subito».
Il comprensorio che unisce
Sestriere, Sauze, Cesana e
Claviere, è stato preso d’assal-
to dalle famiglie delle secon-
de case, nelle ultime settima-
ne. Lo stesso è successo a Bar-
donecchia, complici le scuo-
le chiuse, le nevicate record e
l’assenza di contagi in valle.
Ieri sera il sindaco della cit-
tadina Francesco Avato, con
una nota, ha chiesto alla po-

polazione di «rimanere il più
possibile a casa e limitare i
contatti». Naturale, dopo la
stretta imposta dagli ultimi
provvedimenti. Ma pur sem-
pre uno choc: ancora sabato
si discuteva di sconti e pro-
mozioni per reagire alle di-
sdette dei turisti stranieri.
Sulle montagne olimpiche il
virus ha spazzato via un me-
se di incassi e gli albergatori
per giorni hanno provato a ri-
lanciarsi. Ora comincia a pre-
valere la preoccupazione per
l’emergenza sanitaria. E pu-

re i numeri di un possibile
stop fanno paura. Migliaia di
persone potrebbero improv-
visamente trovarsi senza sti-
pendio per almeno un mese.
Il settore infatti conta per lo
più lavoratori stagionali, po-
co tutelati. Solo la Vialattea
ne ha circa 400; il gruppo
Abc, 11 hotel, ne ha 350. Poi
ci sono un migliaio di mae-
stri di sci e centinaia di im-
prenditori.
In generale, è il caos. I resi-
denti temono di essere lascia-
ti soli ad affrontare le conse-
guenze della serrata. La gen-
te delle seconde case è con-
vinta che in montagna ci sia-
no meno rischi di ammalarsi.
I sindaci di Bardonecchia e
Pragelato dicono che «viene
prima la salute»; il collega di
Sestriere aggiunge che «biso-
gna salvaguardare l’indu-
stria e provare a fare attività
ancora per un paio di settima-
ne». La Val d’Aosta ha deciso
di fermare lo sci, ma lì la pro-
prietà è pubblica. Qui tocca
ai privati: ieri sera il Club
Med di Pragelato stava valu-
tando se chiudere. —
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IL CORONAVIRUS


Rivoli

Ristoratori


cinesi insultati


Poi la serranda


va a fuoco


LUNEDÌ 9 MARZO 2020LASTAMPA 41


CRONACA DI TORINO


T1

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