Le Scienze - 04.2020

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interagisce con sé stessa, e non possiamo rappresentare queste in-
terazioni semplicemente sommando le due soluzioni.
Alcuni scienziati avevano già suggerito che fosse necessario un
termine correttivo per rendere corrette le nostre equazioni. Que-
sta quantità è chiamata «parametro di Sorkin» perché era stata
prevista nel 1994 dal fisico Rafael Sorkin della Syracuse University
di New York. La maggior parte dei ricercatori riteneva però che
questo termine fosse così piccolo da essere trascurabile; e in effet-
ti sappiamo che non può essere troppo grande, altrimenti lo si sa-
rebbe osservato molto prima. Tuttavia, il nostro esperimento con
la tripla fenditura ha dimostrato che questo termine esiste e che
non è sempre abbastanza piccolo da poterlo ignorare. L’uso di tre
o più fenditure ci fornisce un banco di prova naturale per questo
termine di correzione perché possiamo misurare una grandezza
(il parametro di Sorkin) che sarà zero se il termine correttivo non
esiste e diversa da zero se esiste. Nel caso delle due fenditure que-
sto termine si somma a qualcosa che è già diverso da zero, e quin-
di è meno evidente.


Lavoro su esperimenti con una tripla fenditura da più di die-
ci anni. Nel 2010 i miei colleghi e io abbiamo pubblicato i nostri
primi risultati in un articolo su «Science». Poi, nel 2014, con il mio
gruppo di ricerca abbiamo iniziato a effettuare nuove prove del
nostro esperimento con la tripla fenditura usando le microonde
all’osservatorio astronomico di Gauribidanur, nello Stato del Kar-
nataka, in India. In realtà abbiamo portato avanti il nostro proget-
to all’aperto, in una tenda vicino a campi di mais. Sebbene la si-
stemazione possa sembrare strana per un esperimento di fisica di
precisione, il mais fornisce un buon assorbimento per le micro-
onde vaganti che avrebbero potuto interferire con le nostre mi-
surazioni; aiutava anche il fatto di non aver a che fare con pareti o
attrezzature nei dintorni, che potrebbero riflettere le onde. Inol-
tre la nostra posizione isolata era scarsamente raggiunta dalla re-
te per telefoni cellulari – un altro vantaggio nell’evitare la conta-
minazione – e abbiamo potuto effettuare il nostro esperimento su
una scala assai ampia.
La nostra configurazione usava due antenne a tromba: una per

Sorgente
luminosa


Parete con due fenditure

Figura di interferenza

Schermo

Parete con tre fenditure

Luce in
arrivo

Parete con
le fenditure
(dall’alto)

Figura di
interferenza

Posizione

Intensità della luce

Bassa Alta

Figure con due e tre fenditure
Quando in un esperimento si usano tre fenditure anziché due, si misura
una diversa figura di interferenza. Studiando questo nuova configurazione
un gruppo di ricerca ha scoperto un difetto nel modo tradizionale in cui
viene applicato il principio di sovrapposizione. Questo tipo di esperimenti
offre anche possibilità per il calcolo quantistico.
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